Bocciata la Reggina che vuole ripartire dalla D come il Pordenone
Consiglio di Stato: Lecco e Brescia in serie B e Casertana in C, ora la Lnd può stilare gironi e calendari
Lecco e Brescia giocheranno in serie B, il Perugia resterà in serie C mentre la Reggina dovrà ripartire dai dilettanti. Questi sono gli effetti delle decisioni del Consiglio di Stato che - nel confermare le decisioni del Tar dello scorso 2 agosto - ha respinto sia il ricorso del Perugia che chiedeva la non ammissione del Lecco in serie B e il proprio reintegro al posto dei vincitori dei playoff di serie C, sia quello della Reggina per la riammissione nel prossimo campionato di serie B dopo l'esclusione per non aver onorato il debito erariale di 757mila euro entro il 20 giugno, ossia la scadenza vincolante per le società di calcio professionistiche. Perciò, al posto dei calabresi ci sarà il Brescia in serie B. Di conseguenza, il posto del club lombardo in terza serie verrà preso dalla Casertana, quale seconda squadra avente diritto dopo che la prima, l’Atalanta U23, aveva già preso il posto dell’escluso Siena.
In questo gioco del domino, la casella vuota lasciata dalla Casertana in serie D viene colmata dal Progresso, che diventerebbe la sesta squadra ripescata dopo Portogruaro, Caravaggio, Trestina, Boreale e Città di Varese. In questo modo, per la Lega Nazionale Dilettanti ci sono le 166 squadre in organico, il che potrebbe portare domani a stilare i gironi e calendari della serie D la cui data d'inizio è fissata per il prossimo 10 settembre. Ma, a questo punto, ci potrebbe essere il caso di inserimento in sovrannumero del Pordenone, per il quale c'è una sospensiva di 60 giorni dell'istanza di fallimento che scadeva il 21 agosto e una richiesta di tempo per integrare l'istanza di ammessione al concordato preventivo in continuità per ripartire appunto dalla serie D. E c'è da capire per la stessa Reggina ci siano ancora i termini per la richiesta di ammissione in sovrannumero in serie D.