«Il Bosa è un'ottima squadra, arriviamo con assenze pesanti»
L'Ossese scalda i motori verso la finalissima play-off, Borrotzu: «C'è grande voglia di riscatto ma siamo tranquilli»
Non è sicuramente piacevole perdere un campionato sul filo di lana, dopo aver trascorso gran parte della stagione al primo posto, proprio come è capitato all'Ossese, ma non è assolutamente facile, né tanto meno scontato, ripartire, con la mente sgombra da tutte le scorie negative e la determinazione al massimo, a caccia dell'Eccellenza. Nonostante i tanti problemi di formazione, i bianco-neri si sono aggiudicati la sfida valida per il primo turno dei play-off contro il Caloforte ed ora sono pronti a giocarsi il tutto per tutto nel big-match contro il Bosa. Tra i protagonisti principali dell'incontro, c'è da scommetterci, ci sarà ovviamente anche Antonio Borrotzu, che nel mercato di riparazione invernale è stato ad un passo dall'accettare la proposta dei rosso-blu, ma che ora, per uno strano gioco del destino, si troverà davanti, nei novanta minuti che valgono per un anno intero, proprio i suoi mancati compagni di squadra.
«Quella di domenica è stata una partita molto tirata — dichiara Borrotzu commentando la sfida interna contro il Carloforte — anche se all'inizio abbiamo preferito non sbilanciarci più di tanto, al contrario di quanto accade solitamente nelle partite casalinghe, soprattutto perché dalla nostra avevamo due risultati su tre a disposizione per passare il turno».
L'1 a 0 finale porta la firma di Sechi. «Uno dei nostri punti di forza sono le occasioni che riusciamo a creare sulle palle inattive e la partita è stata decisa proprio da un episodio di questo tipo. Dopodiché ci siamo difesi bene, aspettando gli avversari nella nostra metà campo, a cui abbiamo concesso davvero poco, a voler essere sinceri».
Il passaggio del turno ora vale per la finalissima contro il Bosa. «Ci arriviamo con il pieno di tranquillità, per noi è una partita come le altre, anche se la posta in palio è ovviamente altissima. La cosa che più ci dispiace è non poter contare su tutti gli elementi della rosa, a causa di diversi infortuni; l'unico rammarico è proprio questo: avremmo voluto giocarci lo spareggio a ranghi completi, ed invece ci toccherà stringere i denti».
Come peraltro successo nella precedente uscita. «Abbiamo un po' gli uomini contati, è vero. Considera che domenica il primo cambio, la mia sostituzione, è arrivato all'87'. E' una situazione di emergenza che va avanti da diverso tempo: negli ultimi due mesi non c'è stata pace in questo senso». Un aspetto che ha inciso pesantemente nella corsa al titolo. «Dispiace per come sono andate le cose: abbiamo mantenuto la testa della classifica per lunghissimi tratti, soprattutto nel girone di ritorno, ed invece alla fine è sfumato tutto sul più bello, alla terzultima giornata. Perdere la vittoria finale per un punto da fastidio».
Onore al Porto Rotondo però, che ha messo in mostra, tra le altre cose, un attacco spaventoso. Borrotzu spende parole importanti per i suoi giovani colleghi.
«Mulas e Ruzzittu sono giocatori molto bravi e interessantissimi. Credo proprio che in Promozione non ci facciano niente, ora avranno la possibilità di confrontarsi con categorie superiori e potranno mettere in mostra tutto il loro valore, hanno delle qualità notevoli».
La stagione regolare comunque è acqua passata: ciò che conta sono esclusivamente i prossimi novanta minuti. Borrotzu fa il punto sul suo stato di forma.
«Dal punto di vista fisico mi son ripreso, quando sono arrivato qui a Ossi ho dovuto fare i conti con qualche problema atletico di troppo, causato per lo più dal fatto che a Ittiri mi allenavo soltanto due volte a settimana. Le mie condizioni sono piuttosto buone ora».
Il trasferimento alla corte di mister Sechi ha rappresentato l'epilogo di un intreccio di mercato che ha riguardato direttamente proprio il Bosa, tra le pretendenti principali per assicurarsi le prestazioni del fortissimo attaccante. «Ho avuto modo di chiarire tutto con i diretti interessanti. Salvatore Carboni è un mio amico, ci conosciamo da oltre 20 anni, ha capito subito come sono andate le cose e le mie motivazioni. Per me comunque non si tratta di una rivincita, nella maniera più assoluta».
Segnare in una delle partite più importanti dell'anno sarebbe ovviamente fantastico. «Io cerco di fare gol ogni domenica, ma se non arriva vanno benissimo ugualmente quelli che realizzano i miei compagni. Proveremo a vincere la partita, ma sappiamo che non sarà facile. Dopo aver perso un campionato però, l'unico modo per riscattarci è regalare a noi stessi e alla nostra gente una soddisfazione immensa».
L'avversario però non sventolerà facilmente bandiera bianca. «Sono una squadra quadrata, molto ordinata e ben organizzata, che esprime tra l'altro un'ottima manovra. Un collettivo importante, in cui spiccano però le caratteristiche individuali di ciascuno di loro. Sicuramente dovremo stare attenti a non sbilanciarci troppo, loro in contropiede sono pericolosissimi, con due terminali offensivi di tutto rispetto come i fratelli Carboni, ma non dimentichiamoci di Di Angelo che pur giocando come terzino sinistro riesce comunque ad arrivare sul fondo in maniera pericolosissima almeno dieci volte a partita».