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L'ultima scommessa di Nativi: «Smetto quando il Tempio tornerà in serie D»
Il capitano: Vittoria all'esordio? Restiamo umili

L'ultima scommessa di Nativi: «Smetto quando il Tempio tornerà in serie D»

Coi suoi 36 anni potrebbe fare da papà ai tanti giovani che giocano ora nel Tempio, in campo però ci mette la stessa voglia ed entusiasmo di come quando esordiva in serie C2 (1993-94) coi galletti al fianco di mostri sacri come Massimo Demartis, Giovanni Pittalis e Marco Pau. Carlo Nativi, classe 1976, è l'anima del Tempio che ha vissuto i momenti di gloria del professionismo (fino al 2000), della prima ripartenza con lo scudetto dei serie D (2006-07) e della seconda ripartenza (Prima categoria e Promozione) a seguito della mancata iscrizione in C2. «Dopo tante vicissitudini passate con retrocessioni e fallimenti – dice il capitano tempiese – ci siamo ripresi l'Eccellenza. Siamo tornati nel calcio che conta in Sardegna».

 

Subito tre punti - Vittoria per 1-0 all'esordio sul campo del Castiadas: «Meglio di così non potevamo partire, squadra giovane con ragazzi locali e abbiamo dimostrato che possiamo starci in questa categoria». Tre punti sudati ma «guadagnati con merito», dice con orgoglio Nativi. Che aggiunge: «Abbiamo sofferto un po' la nostra inesperienza, avevamo più di sei fuoriquota in campo ma pur soffrendo siamo riusciti a vincere la gara». Il capitano degli azzurri loda il gruppo: Il capitano: «In Promozione abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti, pagheremo un po' l'inesperienza ma col ritorno di Foresti e con Rusani al meglio ce la giocheremo partita dopo partita e penso che faremo bene».

 

Obiettivo salvezza - Nativi vola basso però: «La società ci ha chiesto la salvezza, ci sarà da lottare fino all'ultimo». L'esempio di chi non molla mai viene proprio da lui, che in difesa continua a giganteggiare: «Finché sto bene voglio giocare e mi diverto. Il mio obiettivo? Tornare in serie D col Tempio, sarebbe una giusta ricompensa dopo tante sofferenze, solo allora potrò smettere col calcio giocato». A Tempio si rivede la luce dopo cinque anni passati tra Prima categoria e Promozione. «Bisogna ringraziare i veri tifosi che ci hanno seguito in questi anni nelle categorie minori e la società che è voluta ripartire dal basso facendo una scommessa attraverso le gestioni di Balata, Fara fino a questa nuova col presidente Caterina Pala e gli altri dirigenti. E grazie al mister Gianni Mureddu che ha voluto accettare questa sfida, se adesso riusciremo a convincere la nostra città a seguirci numerosi potremo toglierci grandi soddisfazioni». Con tre punti in tasca sale l'entusiasmo per l'esordio in casa col Porto Corallo: «Siamo una squadra giovane e non dobbiamo montarci la testa, sarebbe sbagliato, bisogna sempre fare le cose con umiltà».

In questo articolo
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2012/2013
Tags:
Sardegna
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