Martinez risolleva il Castelsardo: «Solo sfortuna, ora vinciamo a Pomezia»

Andrea Martinez, 21 anni, è uno dei più interessanti giocatori d’attacco che il nord Sardegna ha prodotto negli ultimi anni. Alghero e Fertilia alcune delle piazze che di recente lo hanno visto protagonista. Roberto Sanna un tecnico che lo ha forgiato ed allenato nell’ultima stagione giocata proprio Fertilia, e che in estate lo ha portato con sé A Castelsardo, in Interregionale, dove oggi Martinez gioca e segna.

Il momento però, sotto la rocca dei Doria, è difficile da decifrare. Da quattro turni Cutolo e compagni non portano a casa i tre punti, confermando però l’inviolabilità del Comunale di via Sedini a dispetto di un ruolino da trasferta che, senza vittorie, ha portato in cassa un solo punto dall’inizio del campionato.

La punta rossoblù ha le idee chiare: «È un periodo un po’ così. Giochiamo bene, siamo in crescita ma non riusciamo a raccogliere quanto seminato. Domenica scorsa in casa col Genzano, ad esempio, avremmo realmente meritato qualcosa di più, loro sono venuti a giocarsela per il pareggio ed alla fine hanno centrato l’obiettivo. Ma a parte la partita persa con la Viterbese, in tutte le altre circostanze non abbiamo demeritato anche quando i risultati non ci hanno sorriso. Ci assumiamo le nostre responsabilità, probabilmente ci manca un pizzico di fortuna, sicuramente ci dobbiamo lavorare su. Ma lo stiamo facendo, questo posso garantirlo».

Un penalty concesso al Cynthia a pochi minuti dalla fine del match, ed il successo sfuma in un pareggio. «Tutto sommato mi sento di dire che il rigore assegnato al Cynthia poteva anche starci. Sono quei rigori che l’arbitro può decidere di fischiare o meno – afferma Martinez – come del resto quello che qualche minuto prima non ha fischiato a noi. Potevamo vincere, abbiamo pareggiato. Adesso voltiamo pagina ed andiamo avanti per la nostra strada».

Una strada che passa per un «campionato nel quale vinci e sfiori il paradiso, perdi e rischi di finire sul fondo. L’equilibrio è una costante. Ora però a noi serve una vittoria in trasferta, magari proprio a Pomezia domenica prossima. Loro sono tre punti sotto ma non sono da sottovalutare, noi andiamo la per vincere».

Giovane età, esuberanza, voglia di giocare, capacità d’inserirsi appieno nel progetto castellanese: «Mi trovo ad affrontare le difficoltà come un qualunque giovane quando gioca a calcio in certe categorie. Io mi sento bene, mi trovo bene con i compagni. Stiamo lavorando per trasformare il nostro bel gruppo in una squadra. Ci manca ancora qualcosa, ma una volta raggiunta giusta amalgama e convinzione, allora penso potremmo essere in grado di fare il salto di qualità». Gio Des