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Mister Leoncini non soffre di vertigini:”Per ora siamo la squadra da battere, la pressione non disturba l'Andrea Doria”
"Il segreto della nostra difesa è l'umiltà"

Mister Leoncini non soffre di vertigini:”Per ora siamo la squadra da battere, la pressione non disturba l'Andrea Doria”

Una delle più grandi protagoniste del girone H è sicuramente l'Andrea Doria guidata da mister Leoncini: dopo 4 giornate infatti sono arrivate 4 vittorie, che rappresentano sicuramente un ottimo biglietto da visita per il nuovo campionato e trasmettono enorme fiducia all'ambiente.
Tra poco più di 48 ore, arriva l'ennesimo banco di prova: la sfida contro il Chiaramonti darà indicazioni più precise sul reale valore di una squadra che sino a questo momento sta stupendo tifosi e addetti ai lavori per la compattezza e la grandissima determinazione.

"In pochi lo sanno, perchè noi non facciamo notizia - dice l'allenatore - ma da un anno sul nostro campo cogliamo sempre i 3 punti. Quella di domenica è stata la nostra sedicesima vittoria consecutiva".

Mister Leoncini, con il successo di domenica per 2 a 1, è arrivata la quarta vittoria consecutiva; non male come inizio.
«Domenica abbiamo avuto un po' di difficoltà, probabilmente anche per il fatto che venivamo da tre vittorie contro tre squadre molto difficili; forse l'abbiamo presa un po' sottogamba e abbiamo faticato soprattutto a sbloccare il risultato, ma in definitiva è andato tutto abbastanza bene.
Abbiamo subito il gol del 2 a 1 a partita ormai finita, era il 93'.
Sono contento per ora dei risultati, ma non significa niente: sono passate quattro partite, il campionato è ancora lunghissimo.
Qualsiasi tipo di discorso, in questo senso, si può fare dalla undicesima, dodicesima giornata; ora è tutto troppo relativo: tutte le squadre sono li, abbiamo il fiato sul collo di 5 o 6 avversarie.»

 

Certo, è anche vero però che Andrea Doria e Brunellese sono le uniche due squadre ancora imbattute, e che voi avete per di più collezionato 4 vittorie consecutive.
Anche se in modo parziale quindi, alcune indicazioni stanno già arrivando.

«Per noi questo avvio di stagione è stata una sorpresa; rispetto all'anno scorso abbiamo cambiato qualcosa, alcuni giocatori ad esempio sono andati a giocare in altre categorie, al Tergu, per essere precisi, e per noi è stata una perdita importante.
Siamo comunque riusciti a sopperire a questa mancanza, come confermano appunto i risultati ottenuti sino ad ora.
La squadra è stata costruita un po' all'ultimo momento, ma il gruppo storico, quei sette-otto giocatori che costituiscono lo zoccolo duro, hanno continuato a far parte del progetto.
Anche nello scorso campionato siamo andati abbastanza bene: siamo una squadra, non so se sia un record, che vince in casa da sedici partite di fila; non sono poche.»

 

C'è un segreto dietro a queste sedici vittorie?
«Non saprei proprio dirtelo, soprattutto perchè ci capita di stentare decisamente di più in trasferta; almeno l'anno scorso era così.
Facevamo fatica a mantenere il risultato: in molte partite, pur essendo passati in vantaggio, ci facevamo prendere dall'ansia, dalla paura di vincere e non riuscivamo a portare a casa il bottino pieno.
E' una questione di mentalità, bisogna essere abituati a certe pressioni; l'anno scorso eravamo un po' carenti da questo punto di vista.
Per quest'anno ancora non posso dire nulla a proposito, perchè su quattro partite ne abbiamo disputato soltanto una in trasferta, a Biasì, che non è sicuramente un campo facile: abbiamo vinto, soffrendo, ma non è un dato su cui si possono fare tante considerazioni.
Per quanto ci riguarda, non siamo partiti per vincere il campionato: le squadre che si giocheranno il campionato quest'anno secondo me sono le galluresi; ovviamente se noi ci troveremo in una posizione interessante, nel finale di campionato, ci giocheremo le nostre carte in questo senso.
Ora come ora abbiamo incontrato squadre forti come Berchidda e Montealma e abbiamo dimostrato, sul campo, di non avere niente da invidiare nei loro confronti.
Non conosco ancora nello specifico la Brunellese o il Golfo Aranci: sulla carta, leggendo i nomi dei giocatori che compongono i loro organici, sono squadroni; poi bisogna vedere il campo, che è quello che comanda e decide.
Per vincere un campionato devono combaciare tanti fattori, non è sicuramente semplice.
Per il momento ci godiamo questo primato, sin quando ce lo lasciano (ride), poi si vedrà.
E' ancora presto per parlare, anche se ti devo dire la verità siamo contentissimi di quanto ottenuto sino ad ora.»

 

Una curiosità sulla difesa dell'Andrea Doria: con due soli gol subiti è la migliore del girone e tra le migliori dell'intera categoria; quale è il segreto? Curate particolarmente la fase difensiva o si tratta semplicemente di fortuna?
«Anche l'anno scorso avevamo la seconda miglior difesa del torneo, pur classificandoci quarti; e il terzo attacco.
Abbiamo trovato gli equilibri giusti, e nel reparto arretrato praticamente ci sono gli stessi uomini che hanno fatto benissimo nello scorso campionato; stanno semplicemente continuando a fare bene.
Sono dei ragazzi umili, si impegnano in allenamento e si impegnano durante la partita: in questi campionati ciò che fa la differenza è l'umiltà; conta molto anche la tecnica, sia chiaro, ma questi son tornei dove si lotta, e noi lo facciamo abbastanza bene.»

 

Domenica siete attesi dalla trasferta con il Chiaramonti: loro sono ancora a secco di vittorie e sono reduci dallo stop rimediato nel confronto con la Brunellese. Altro dato curioso, non hanno ancora segnato un gol.
«Penso che sarà una grossa battaglia; ora come ora siamo la squadra da battere, aggiungici il fatto che loro in casa sono una squadra rognosa.
Hanno due punti in classifica, ottenuti in casa, grazie a due 0 a 0; questo significa che è una squadra non facile, soprattutto di fronte al loro pubblico.
Hanno strappato uno 0 a 0 contro il Perfugas, sbagliando peraltro il rigore decisivo al 95'; e poi per la legge dei grandi numeri un gol lo dovranno segnare anche loro prima o poi, stesso discorso per la prima vittoria; io spero che aspettino ancora un'altra giornata (ride).»

 

Ultima curiosità: sentite un po' la pressione, come mi dicevi prima, di essere la squadra che tutti vogliono battere? E' una cosa che vi disturba o, al contrario, vi carica?
«Sia per me che per i ragazzi è soltanto un immenso piacere: a noi nessuno ci ha imposto un obbiettivo particolare, nessuno ci ha detto che siamo obbligati a vincere il campionato.
La società, anzi, da questo punto di vista è stata abbastanza chiara: prima ci salviamo e meglio è.
L'anno scorso avevamo fatto un discorso di tutt'altro tipo: volevamo fare un campionato per divertirci, e in effetti, arrivando quarti, ci siamo divertiti un sacco; vincendo il derby e togliendoci un sacco di soddisfazioni, come la miglior difesa di cui parlavamo prima; son tutti aspetti che contribuiscono a farti andare avanti nel migliore dei modi.
Tornando al discorso della pressione, non è assolutamente un problema, anzi mi auguro proprio che continui (ride).»

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
4 Andata
5 Andata
Girone H