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Francesco Loi, allenatore, Muravera
«Parlerò con la società, qui ho trovato uomini veri»

Muravera, Loi non chiude la porta: «Finito un gran ciclo triennale ma può aprirsene un altro»

Si è conclusa una stagione lunga, lunghissima, durata quasi undici mesi che per il Muravera non ha avuto la coda dei playoff pur avendo dimostrato la squadra di avere le potenzialità per centrare il prestigioso traguardo. Il tecnico Francesco Loi riassume così il campionato chiuso al settimo posto insieme con il Lanusei a quota 47: «I playoff non sono arrivati perché probabilmente gli altri sono stati più bravi di noi. Nel calcio bisogna riconoscere i meriti altrui, noi abbiamo avuto tre squadre che ci hanno battuto sia all'andata che al ritorno: Monterosi, Latina e Formia, cioè le due corazzate e la sorpresa del girone. Ma siamo stati capaci di andare in Campania e vincere quattro partite e pareggiarne due, vincere a Savoia, a Sassari con la Torres, con la Nocerina, dar battaglia a Monterosi e Latina in casa, fare grandissime prestazioni in certi stadi cosa che, quando sono arrivato qua tre anni fa, si pensava a giocare con squadre di altro blasone rispetto a quelle citate. I 47 punti fatti sono il record in serie D del Muravera, li abbiamo fatti esprimendo per buona parte un grande calcio nelle difficoltà più assolute avendo avuto due giri di Covid che ci hanno massacrato nei momenti in cui stavamo meglio. Però è stata una grandissima prova sia a livello calcistico che umano, abbiamo vissuto nelle difficoltà e siamo stati bravi a uscirne. Spero che il Muravera si stabilizzi in questa parte di classifica negli anni, se lo merita la società per il lavoro e i sacrifici fatti. Abbiamo visto quanto è difficile farlo e cosa può mancare ma dobbiamo ringraziare un grandissimo gruppo di giocatori che non si sono mai tirati indietro, facendo i professionisti a 360° e facendo crescere un gruppo di giovani importante che sarà il futuro del Muravera».

E, del proprio del futuro coi sarrabesi, il tecnico Loi lascia la porta aperta spiegando meglio il senso delle dichiarazioni dopo il ko col Formia: «Ho parlato di una chiusura del ciclo che prevedeva in tre anni di salire in serie D; ci siamo riusciti al primo anno, al secondo abbiamo fatto un campionato senza patemi, quest'anno abbiamo viaggiato sempre dal terzo al sesto-settimo posto, e penso che sia stato un gran ciclo. Per gli allenatori, quando le società credono in un progetto, i cicli durano tre anni ma questo non vuol dire che non se ne possa aprire un altro. Di questo ne discuterò con la società per vedere intenzioni, progetti e potenzialità. Mi sembra un discorso fatto da persona seria e non fatto a caso».

Nell'ultima settimana si sono rincorse le voci di un approdo di Loi ad Arzana o Nuoro: «Prima di pensare a qualsiasi altra cosa, sono abituato a chiudere nel miglior modo quello che ho iniziato. Ora si è chiusa una stagione, prenderemo tempo perché è stata devastante, non ci siamo fermati un giorno da fine luglio ed è giusto riposarsi per poter fare le scelte giuste. Poi si vedrà, si parlerà con grande stima verso delle persone vere e non dimenticherò mai il fatto che mi hanno preso dopo un esonero, credendo in un progetto e dandomi spazio. Quando si vince siamo tutti bravi ma nelle difficoltà si vedono gli uomini e io li ho visti nella società e nei calciatori, e di questo ne sono orgoglioso».

In questo articolo
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2020/2021
Tags:
34ª giornata