«Avversari accaniti, finiamola con certe pratiche»
Muravera raggiunto in vetta, il presidente Aresu: «Cercheremo di vincere le ultime tre gare ma senza usare stratagemmi»
Chi pensava ad un campionato già chiuso con il Muravera in picchiata verso la serie D ora dovrà ricredersi dopo l'aggancio effettuato alla capolista da parte del Castiadas capace di recuperare 5 punti nelle ultime due gare. La corsa al primo posto è stata azzerata dal successo del Ploaghe sul campo dei gialloblù sarrabesi e dalla contemporanea vittoria dei “cugini” biancoverdi a Calangianus.
Ma al club di Giampaolo Aresu ciò che preoccupa maggiormente non è l'aver perso il primato solitario quanto le voci che iniziano a circolare con insistenza e che riguarderebbero questa corsa alla vittoria del campionato “alterata” da elementi esterni al calcio giocato. «Sto notando un certo accanimento, da diverse giornate, negli avversari quando giocano contro di noi – osserva il presidente del Muravera – e non mi riferisco di certo al Ploaghe che ha vinto una gara giocata in modo corretto, con un gran gol di Pulina mentre noi siamo stati sfortunati con i due pali presi da Nurchi e Cotza e le parate di Garau». Aresu non può e, forse, non vuole andare nello specifico ma qualcosa lascia intendere: «Più passano le giornate e più sentiamo delle cose che nulla hanno a che vedere con lo sport e la sana competizione. Noi cercheremo di vincere queste ultime tre gare per arrivare primi ma se saremo ancora a pari punti noi ci riterremo vincitori morali del campionato». Giampaolo Aresu non cita fatti e squadre coinvolte però una cosa l'assicura: «Finché sarò il presidente del Muravera non sentirete mai accostare il nome della mia società a gare vinte prima di giocare, non sentirete da nessun giocatore che non manteniamo gli impegni presi. La serie D è un bel traguardo ma non era il nostro obiettivo di inizio stagione e, soprattutto, non utilizzeremo stratagemmi particolari per ottenere il salto di categoria. Noi volevamo dimostrare che si può fare calcio di alto livello utilizzando otto giocatori del posto, abbattendo i costi e confrontandoci con gli avversari in modo corretto. Sarebbe ora di finirla con certe pratiche e metodi non regolari, gli spettatori pagano non per vedere gare decise a tavolino».
Nonostante la squadra abbia raccolto un solo punto nelle ultime due giornate, il presidente Aresu va in difesa dei propri giocatori e del tecnico Senigagliesi: «Ringrazio la squadra e l'allenatore, stanno dando tutto nonostante gli infortuni che nel corso dell'anno ci hanno fatto perdere per parecchi mesi giocatori importanti come Dessena, Onano, Todde e Porru, oppure altri come Sogus, Ezeadi, Chessa e Nurchi che non si sono mai tirati indietro pur non essendo al massimo della condizione. E poi siamo molto soddisfatti della crescita dei giovani poco reclamizzati ma all'altezza della situazione». Il Muravera due anni fa ha giocato due turni della fase nazionale della Coppa Italia Dilettanti, Aresu si congratula con il cammino fatto dal Lanusei: «Sappiamo bene le emozioni che danno queste gare e il prestigio di confrontarsi con avversari d'oltre Tirreno, faccio i complimenti al Lanusei per quanto fatto fino alle semifinali, ho assistito a tutt'e tre le gare giocate in casa e vinte dalla squadra di Francesco Loi, hanno tenuto in alto l'onore della Sardegna. Auguro agli ogliastrini il ripescaggio in serie D, un traguardo che la società del presidente Arras si merita perché si è dimostrata sempre seria e leale».