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Salvatore Bruno, difensore, Muravera
«Il pari con la Torres fondamentale, vogliamo i playoff»

Muravera, rientro con gol per Bruno: «Dedicato a Chiara, per me era un sorella. Me lo sentivo che avrei segnato, merito dell'assist al bacio di Nieddu»

Un mese e mezzo ai box per un infortunato muscolare, il rientro in un match difficilissimo in casa della Torres e il gol a 10' dal termine che consente al Muravera di uscire indenne dal Vanni Sanna e conservare le proprie ambizioni di playoff. La domenica di Salvatore "Toto" Bruno da soddisfacente diventa perfetta: «Ogni calciatore spera segnare al rientro, poi in un stadio importante e contro un grande avversario in lotta come noi per entrare nei primi cinque posti della classifica». Un gol speciale per una dedica altrettanto speciale: «Aspettavo da fare un gol importante per dedicarlo a Chiara, la figlia del nostro compagno e direttore sportivo Andrea Piccarreta (scomparsa in un incidente poco più di un anno fa, ndr), il suo volto ce l'ho tatuato addosso, perché per me era come una sorella e ritengo Andrea un padre. Gioco sempre con una maglietta sotto che ricorda lei ma la divisa di gara non ho potuto togliermela nell'esultanza perché sono in diffida». Il difensore-centrocampista siciliano di nascita ma sardo di adozione aggiorna il suo score stagionale: «Sarebbe il gol numero 4, diciamo 3 e mezzo perché contro il Guspini in casa la palla l'aveva toccata anche Andrea Massessi, per me un grande amico e un fratello, col quale posso dividere al 50% quel gol».

 

Un rientro che poteva essere anticipato di una settimana

«Mi sono infortunato nella gara con lo Stintino prima di Natale, ho saltato poi le sfide di inizio anno con Monastir, Sorso e Calangianus, l'altra domenica sono stato in panchina col Samassi dopo aver fatto la settimana tipo ma era meglio non rischiare. Non è stato facile stare fuori dal campo, vedevo i compagni in sofferenza e che mi chiedevano sempre come stessi e quando sarei rientrato. Anche dopo la gara con la Torres, negli spogliatoi mi ripetevano: "Meno male che sei tornato". Fa piacere avere la stima dei compagni, del proprio tecnico e della società. Non potevo che ripagarli con un gol importante che sentivo di fare proprio in quel momento»

Cioè, spiega meglio

«Spinola aveva fatto gol dopo un quarto d'ora della ripresa, superata la mezz'ora è stato espulso per un intervento a piedi uniti su Madeddu, nella nostra trequarti. Sono andato da Nieddu e gli ho detto: "Indirizza la palla sul dischetto, lì la prendo io sicuramente". Marco ha un pennello nella scarpetta e ha mandato la palla proprio dove la volevo io, un assist al bacio. Sono arrivato di slancio, in corsa, e ho impattato anticipando l'uscita di Pinna. Non credo abbia sbagliato il portiere, l'ha letto forse in modo diverso anche perché eravamo in 4-5 su quella palla e non era facile per lui calcolare bene i tempi di uscita»

Come giudichi la vostra prova?

«Buona. Sapevamo che il loro gioco prevede uno sfogo sulla fasce alla ricerca di Spinola e Diouf, veloci e bravi nell'uno contro uno. Sarritzu ha giocato dietro la prima punta, Chelo, ma secondo me in quella posizione è penalizzato e non si esprime al meglio come quando è in fascia. Ci aspettavamo i loro cambi-gioco, siamo rimasti coperti e, alla fine, Floris ha fatto poche parate. Certo, loro erano in casa e hanno premuto sotto la spinta del pubblico ma non abbiamo sofferto molto. Il gol poteva scompaginare i nostri piani, tra l'altro Maurizio ha toccato la palla in tuffo col palmo della mano ma il problema è che, sulla punizione da oltre il centrocampo, non dovevamo permettere a Spinola di fare lo scambio al limite per poi tirare, siamo andati a chiudere in ritardo. Il gol si poteva evitare. All'istante pensi sia finita, avendo perso nel turno precedente col Samassi, che sei in trasferta e in un ambiente in ebollizione. Però abbiamo tentato in tutti i modi di raddrizzarla, ci siamo buttati avanti e il gol è arrivato sugli sviluppi di una punizione conseguente all'espulsione di Spinola, il loro uomo più in forma»

Un gol e un pareggio di grande importanza per il proseguo

«Direi fondamentale, la Torres nella gestione Tortora in casa ha sempre vinto tranne la gara persa con l'Atletico Uri, che per me gioca il miglior calcio del girone; perciò non so in quanti faranno punti al Vanni Sanna. Ci aspettavamo la vittoria del Samassi contro il Calangianus e, se avessimo perso, la Torres sarebbe andata a +4 e il Samassi a +3. In questo modo siamo rimasti attaccati ai playoff, siamo settimi ma il secondo posto è lontano appena 6 punti. Ci teniamo stretto il pareggio in previsione del prossimo turno»

Che prevede due scontri diretti, Stintino-Atletico Uri e Sorso-Samassi

«La speranza è che vengano fuori due pareggi, in caso di nostra vittoria guadagneremmo due punti a quattro squadre. Ma non sarà facile battere la Ferrini, una squadra organizzata, con grandi giocatori e bravi giovani, e un allenatore molto preparato. Li abbiamo già incontrati nel doppio turno di Coppa Italia e abbiamo rischiato in entrambe le partite, nel ritorno addirittura la qualificazione è arrivata nel recupero con Massessi dopo che eravamo stati in vantaggio noi. Quelle gare ci serviranno da lezione, la squadra cagliaritana non va mai sottovalutata ma noi dobbiamo vincere per forza»

Il discorso primo posto, invece, è chiuso?

«Assolutamente sì, non ci può e non deve pensarci più nessuno. Il Castiadas, come ha detto bene il loro tecnico, ha il destino nelle loro mani. A questo punto, a 9 giornate dal termine e con 11 punti di distacco sulle seconde, solo loro possono perderlo e non lo perderanno statene certi. Non si faranno sfuggire questa grande occasione, la squadra è organizzata, ha nomi importanti e i numeri dimostrano che sono i più forti. In annate del genere, poi, deve andarti tutto bene, ad esempio hanno incontrato il Tonara che preparava la finale di Coppa Italia e aveva diverse assenze, è stato un punto importante perché quando pareggiano le inseguitrici perdono»

Di conseguenza la lotta playoff si infiamma

«Ci sono sei squadre per 4 posti. Dal canto nostro ci aspettavamo la rimonta del Samassi perché ha giocatori di categoria superiore e noi lo sappiamo bene perché diversi di loro sono stati con noi in serie D. La Torres è una società blasonata, abituata ad altre categorie e spinta da un pubblico che altri non hanno. Lo Stintino è lassù dall'inizio della stagione e ci rimarrà fino alla fine, l'Atletico Uri per me gioca il miglior calcio del girone, il Sorso lo davo favorito per la vittoria finale ma ha avuto molti inconvenienti e ora è al quarto posto. Non c'è una posizione già sicura, si vedrà domenica per domenica, non c'è niente di certo se non che non ci sarà un distacco tale da annullare qualche semifinale playoff. Vedo molto equilibrio nelle gare e, fino all'ultima giornata, è tutto in gioco, un bene per il campionato»

Anche perché dall'ottava posizione in giù sono tutte in lotta per la salvezza

«Ricordo che l'anno scorso, all'ultima giornata, si sarebbe potuta creare un'ammucchiata a 38 punti e leggevo di una miriade di classifiche avulse. Bisogna stare sempre sul pezzo anche quando incontri le squadre impegnate per evitare la retrocessione diretta o uscire dai playout. Il Monastir che abbiamo incontrato da poco, con i rinforzi di dicembre, è da playoff. La Ferrini ha lo stesso organico e manterrà il margine dalla zona payout. Il Tonara avrà ora almeno due gare di Coppa Italia che ti impegnano fisicamente e mentalmente ma si giocheranno qualificazione e la salvezza in casa, quella è la loro forza spinti dal loro pubblico. Il Guspini, col carattere che gli ha infuso mister Piras, sarebbe stato molto più su in classifica se ci fosse stato dall'inizio. Il Calangianus che è venuto da noi qualche settimana fa si è indebolito rispetto all'andata e non è un caso che abbia perso alcune posizioni. Con l'Orrolese abbiamo pareggiato a fine girone d'andata, si impegnano, non mollano e creano sempre grattacapi. Il Valledoria è un po' cambiato da quando li incontrammo a novembre, sta vincendo in casa e ora si giocherà tutto nello scontro diretto col Calangianus»

Come finirà, invece, la stagione tribolata del Muravera?

«Abbiamo iniziato allenandoci in 4 in attesa di un ripescaggio in serie D che non è mai arrivato e ha bloccato la programmazione della stagione. Stando in Eccellenza dovevamo ottenere un buon piazzamento per non rischiare nella zona bassa e, invece, siamo qui a giocarci i playoff, un grande traguardo che, a questo punto, vorremmo tagliare per la gente che ci sta vicino e gli sforzi societari fatti. Rispetto all'andata ci siamo rinforzati, Nieddu è un bomber di grande livello, Floris è un portiere esperto che guida il reparto, dispiace per l'infortunio di Pioli e spero recuperi prima possibile, Chris El Hadji ha quelle doti fisiche che in avanti ci mancavano, è tornato Suraji un 98' che aveva fatto bene in serie D. Non dobbiamo fermarci, rimanere così umili e concentrati, poi le somme le tireremo alla fine del campionato»

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2017/2018
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