L'ex Carbonia vanta 300 gare e 48 gol in D, tra i riconfermati anche Masia
Muravera sugli scudi, ecco il regista Angheleddu: «Prendo questa opportunità con grande gioia»
Un nuovo acquisto e una nuova conferma. Il Muravera continua l'opera di rifinitura della rosa per il prossimo campionato e arricchisce la rosa con l'arrivo del regista Marcello Angheleddu (1984) e si assicura ancora le prestazioni del centrocampista offensivo Alessandro Masia (1995).
L'arrivo di Angheleddu è un'operazione intelligente perché rimette un giocatore di esperienza nella zona centrale del campo dopo l'addio a Stanislao Lepore. Il tecnico Francesco Loi conosce benissimo il 36enne originario di Decimoputzu avendolo avuto al Lanusei per due stagioni dal 2014 al 2016 con la promozione in serie D e la salvezza ai playout contro il Castiadas (62 presenze e 10 gol di cui 7 in serie D) e nel 2016-17 al Tortolì con la conquista del triplete in Eccellenza (campionato, Coppa e Supercoppa). Poi le strade si sono divise con il biennio fatto al Samassi e, nella stagione appena conclusa, la vittoria del campionato di Eccellenza col Carbonia con un altissimo rendimento in campo e la fascia di capitano al braccio. Non ricevendo però la conferma da parte del club sulcitano, il diesse Sebastian Puddu - che l'aveva portato in biancoblù l'estate scorsa - ha colto immediatamente l'occasione.
«Da qualche dirigente del Carbonia mi era stata data inizialmente la conferma, poi è cambiato qualcosa, è stato scelto il nuovo direttore sportivo (Colombino, ndr) che mi ha contattato e comunicato che non ero più nei loro piani per una serie di motivazioni che non sto qui a rendere pubbliche. Essendo sul mercato ho ricevuto con piacere, e li ringrazio, la chiamata di mister Loi, col quale ho condiviso belle stagioni a Lanusei e Tortolì, e quella del diesse Puddu, col quale ho avuto il piacere di vincere il campionato e la Coppa Italia a Carbonia».
Su questa doppietta Angheleddu pone l'accento: «Mi sarei aspettato, da parte di qualcuno della società del Carbonia, che si sottolineassero anche i meriti dei giocatori in queste vittorie; in privato qualche bozza di complimento è stata fatta, ma in pubblico no. E mi dispiace che non sia trovata nemmeno l'occasione, dopo il lockdown, di poter festeggiare la vittoria del campionato, questi successi sono un privilegio per pochi e non vanno mai messi in secondo piano. Per il resto ringrazio tutti i compagni che mi hanno accompagnato in questo percorso bellissimo, persone spettacolari; sono felice di aver fatto parte di un gruppo speciale. Se vinci Campionato e Coppa, con solo una sconfitta stagionale, non è un caso. Nello spogliatoio entravi e quando guardavi il tuo compagno di fronte avevi la consapevolezza che fosse più forte dell'avversario, magari non lo era in assoluto ma ti sentivi addosso quella forza, perciò mi dispiace che non siano stati riconosciuti i meriti della squadra».
Il futuro immediato è Muravera e serie D: «Prendo questa opportunità con grande gioia, entusiasmo e voglia di mettermi a disposizione in tutti i modi considerando la realtà dei fatti. Dalla serie D ci mancavo da un po' ed entro in un gruppo forte e coeso, ma si può essere apprezzati in tanti modi. L'importante è che, qualsiasi percorso si inizi, ci si immerga bene e ci si renda utili in tanti modi; in passato l'ho fatto giocando da difensore, in altre da trequartista o anche subentrando. Bisogna sempre capire dove si andando e in quale spogliatoio si sta entrando; in questo del Muravera, essendo formato da calciatori forti e che conosco bene, per me è molto stimolante». Angheleddu ha riconquistato la serie D sul campo: «In questi ultimi anni, in particolare l'ultimo, avevo la voglia di dimostrare che ancora potevo essere un giocatore importante. So bene che tra Eccellenza e serie D c'è tanta differenza a livello di ritmo, di fisicità e di mentalità, perché si passa da un contesto dilettantistico ad uno semi professionistico. Questo passaggio però è uno stimolo, non ho più la freschezza fisica di quando avevo 22/23 anni ma magari ora ho un'altra consapevolezza mentale».
Per Angheleddu si tratterebbe del 13° campionato di serie D, dopo i sei con l'Atletico Cagliari ad inizio carriera (2001-2006), uno con il Sanluri (2009-10), due con l'Arzachena (2010-12), uno con la Torres (2012-13, con vittoria del campionato), uno col Selargius (2013-14) e quello già ricordato col Lanusei (2015-16), portando l'esperienza di 300 gare disputate e 48 gol. In Eccellenza ha vinto i campionati con Atletico Cagliari, Sanluri, Tortolì e Carbonia più la promozione col Lanusei giunta tramite la Coppa Italia Dilettanti. Ritrova ex compagni come Floris (Lanusei e Tortolì), Vignati (Lanusei, Tortolì e Samassi), Bonacquisti (Arzachena e Selargius), Cadau (Torres), Nuvoli (Arzachena e Torres) e Nurchi (Samassi).
Per Masia, invece, si tratta di proseguire il cammino iniziato col Muravera lo scorso anno dicembre quando arrivò dal Tamai. Cresciuto nel Cagliari e con esperienze in serie C (Grosseto, Melfi e Tuttocuoio), ha vestito la maglia gialloblù per 7 volte, fino all'interruzione del campionato per il Covid-19. Piede sinistro e tecnica sopraffina, si destreggia bene sulla trequarti offensiva ma può svolgere i compiti di interno di centrocampo con grande qualità.