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Stanley Lohoues, attaccante, Castiadas
Lentini è il centravanti, Tesfai unico superstite

Nel Castiadas nuovo di zecca spicca il talento di Lohoues e Serra e l'esperienza di Basualdo e Rolandone

Non aveva giocato alcuna gara di Coppa Italia (per rinuncia), ha ricostruito quasi interamente la rosa dello scorso e, soprattutto, ha fatto un mercato con diversi giocatori che per la prima volta si affacciano nella realtà sarda. Il Castiadas è stata la vera sorpresa della prima giornata dell'Eccellenza, quella che incuriosiva più di tutti perché si alzavano i veli alla squadra costruita dalla nuova società presieduta da Celestino Recupito e con in panchina Antonio Prastaro. L'ex tecnico della Nuorese ha dato fondo a tutte le sue conoscenze in tanti anni di calcio per mettere su una squadra logica la cui forza verrà misurata col passare delle giornate. L'esordio dei sarrabesi è stato più che convincente con un 3-0 al Monastir mai messo in discussione dai campidanesi arrivati all'Annunziata con una difficoltà cronica di organico.

 

Tra i pali del Castiadas si è rivisto Matteo Forzati (1995), di ritorno dal prestito col Lanusei e già avuto da Prastaro ai tempi di Tonara. Sugli esterni di difesa si sono visti i fuoriquota Gabriele Serra (2002) e Lorenzo Maccis (2001), reduce dal campionato di serie D col Latte Dolce. Al centro si muovono Lucas Basualdo (1988), giramondo argentino che vanta esperienze in campionati professionistici in Sud Corea (Daegu), in Cina (Tianjin Teda), in patria (Argentino de Quilmes , Sol de Mayo e Independiente de Rio Colorado), in Bolivia (Municipal Tiquipaya e Aurora) e in Brasile (Portuguesa), e Gianmarco Giglio (1999), scuola Lecce e due anni fa col Nardò in serie D (27 gare). Il terzo difensore Cristiano Carbone (1991), lo scorso anno al Paterno, nell'Eccellenza abruzzese e categoria che l'ha visto giocare circa 200 gare sommando quelle con Taurisano, Martina Franca, Aurora Marconia, Hellas Taranto, Montalto, Castellaneta, Scalea, Sporting Viagrande, Termoli e Assisi, oltre alle 32 presenze in Serie D fatte con Città di Jesolo e Ostuni.

 

Perno del centrocampo è Gianluca Rolandone (1989), 80 gare nei professionisti (Pro Vercelli, Canavese, Bellaria, Portogruaro) e già visto due anni fa comandare il gioco della Nuorese che vinse la Coppa Italia di Eccellenza e raggiunse la finale playoff. Nella costruzione del gioco ha un validissimo aiuto in Andrea Porcheddu (1999), scuola Cagliari e un anno di Lega Pro con l'Arzachena, lo scorso anno per un mese tra le fila della Nuorese. Fanno ritorno in neroverde l'esterno sinistro Nicola Manca (1998) e l'esterno destro Lorenzo Melis (2001), lo scorso anno con Prastaro alla Nuorese.

 

In attacco si riparte da Musie Tesfai (1993), unico e vero reduce della scorsa stagione con 9 reti all'attivo nelle 23 gare disputate sino allo stop. Il centravanti è il palermitano Antonio Lentini (1996), autore del primo gol stagionale dei sarrabesi e con esperienza nell'Eccellenza siciliana più un'esperienza con la Leonfortese in serie D. I colpi "mancini" arrivano dai sinistri terribili di Federico Serra (1997), 1 presenza in serie A col Cagliari e una carriera interrotta da un brutto infortunio ma sempre con colpi importanti come dimostrato due anni fa col Monastir, e di Stanley Lohoues (2000), francese con nazionalità ivoriana in arrivo dal Racing Club de Strasbourg Alsace, quinta divisione del calcio transalpino, e già in gol contro il Monastir.

In questo articolo
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2020/2021