Nuorese, Mariotti gonfia il petto: «Sconfitti ma non ridimensionati, sono orgoglioso di questi ragazzi»

La Nuorese esce dallo stadio Gran Sasso d'Italia del L'Aquila con la consapevolezza che la strada intrapresa dalla squada guidata da Marco Mariotti è quella giusta. Quando c'è il gioco, c'è la personalità e non si vince o si è sfortunati o si è incontrato una grande squadra. O anche entrambe le cose visto come in 2' gli abruzzesi hanno determinato il match e vista la ripresa dei barbaricini costringendo sulla difensiva gli avversari. «È stata un'ottima Nuorese - dice Mariotti nel dopo gara - ma come sempre, perché cerchiamo di giocare al calcio in tutti i campi». È mancato il gol perché, come ricorda il tecnico romano, «stiamo cercando di rafforzare molto il reparto d'attacco dove non abbiamo un peso specifico, in avanti giochiamo con dei '97 e '98. Ma sono molto contento dalla prestazione, a prescindere dall'errore del gol del vantaggio e che subito dopo ci ha condizionato nell'occasione del raddoppio, la squadra ha tenuto bene il campo, c'è stato il palo di Molino pur concedendo al L'Aquila qualche ripartenza come è normale che fosse. Sono orgoglioso di questi ragazzi».

PROVA DI MATURITÀ. Che hanno preso alla lettura le richieste di Mariotti: «L'Aquila ha un'altra struttura di calcio, prima della gara ho detto ai ragazzi: "È bello confrontarci con le squadre che hanno una storia, andiamo là senza paura". Penso che la squadra l'abbia fatto per tutti i 90', questo è quello che voglio dai giovani, ne abbiamo in mezzo al campo e davanti ma non ha importanza, devono pensare solo a giocare al calcio, se poi gli altri sono più forti battiamo le mani». Infine, l'allenatore verdazzurro toglie fuori un po' di orgoglio: «Usciamo sconfitti ma non ridimensionati dobbiamo ripartire dal secondo tempo e da tutte le certezze che ci siamo costruiti durante la partita. Sono molto contento, mettere dietro L'Aquila nella propria metà campo non so in quanti ci riusciranno».