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L'Ilva scivola in casa della Tharros, solo un punticino per l'Ozierese, Bosa in rampa di lancio

Nuvoli e Borrotzu firmano il successo dell'Ossese; il Porto Rotondo pareggia in casa contro l'Usinese: capolista a +3

L'Ossese non poteva immaginarsi di certo un quadro migliore: la capolista infatti fa abbondantemente il suo dovere nella trasferta di Posada, travolto con un sontuoso 4 a 0, e allunga il suo vantaggio nei confronti del Porto Rotondo, +3, con i ragazzi di Marini che non vanno oltre il pari per 1 a 1 in casa contro la sempre ostica Usinese. Diventa nel frattempo rovente la lotta per il terzo posto, con Bosa e Ozierese che agganciano l'Ilvamaddalena, fermata da una Tharros ancora in piena corsa per la salvezza. Si chiude invece sul risultato di 0 a 0 il bel confronto tra Castelsardo e Fonni, con gli uomini di Coinu che hanno ancora tante chance da spendere nel finale di stagione nella lotta all'Eccellenza. In coda, da segnalare il colpo grosso in trasferta del Porto Torres nello scontro diretto contro il Cus.

Il pomeriggio dei bianco neri però non incomincia nel migliore dei modi, con un brutto quanto pericoloso incidente stradale che ha coinvolto dirigenti e giocatori nel viaggio verso Posada: mister Sechi si è trovato costretto a schierare, all'improvviso, una formazione d'emergenza, con il baby Nicola Martini tra i pali. L'avvio di gara è dunque condizionato dai fatti appena raccontati: la capolista fatica un po' a calarsi nei ritmi della gara, anche grazie all'ottima prestazione degli avversari; dopo dieci minuti ci prova Marco Contini, con un tiro che non crea problemi a Deledda; poco dopo è il turno di Nuvoli, a lato. Al 15', si fa vivo il Posada: magistrale contropiede di Sulas che dal limite colpisce una clamorosa traversa; la palla ritorna in campo con la difesa ospite che spazza. Nella ripresa l'Ossese cerca di cambiare marcia, e le sensazioni sono chiare sin dalle prime battute: Nuvoli lascia partire una grandissima conclusione che Deledda disinnesca in due tempi; al 12' il risultato si sblocca grazie al perentorio stacco di testa di bomber Borrotzu. Il raddoppio arriva nell'azione successiva: Dettori ruba immediatamente palla agli avversari e innesca la galoppata sulla fascia di Nuvoli, semina gli avversari e fulmina Deledda. Per il Posada è un uno-due terribile: i ragazzi di Farina accusano il colpo e passano ancora sotto; grande combinazione tra Borrotzu e Contini, con quest'ultimo che porta a tre le reti per i suoi. Al 75', Nuvoli trova la sua personalissima doppietta grazie ad un assist d'oro sfornato da Borrotzu. Lo stesso attaccante firma il suo personalissimo secondo gol poco dopo su assistenza di Onali, trasformato in un sontuoso pallonetto che chiude in bellezza una giornata forse più complicata del previsto.

Al secondo posto il Porto Rotondo, che però perde il passo rispetto alla battistrada, andando a pareggiare in casa contro una squadra difficile da affrontare, e da battere, come l'Usinese: la gara si mette subito in discesa per i locali, con la rete di Mulas che vale per il vantaggio flash. Gli ospiti hanno il merito di incassare e reagire bene al colpo subito e incominciano a guadagnare metri: un tiro cross di Silvetti colpisce la traversa della porta difesa da Melis, ma il punteggio non cambia. Ad inizio ripresa Ruzzittu chiama in causa Delogu con una pericolosissima punizione, lo stesso ci riprova poco dopo, ma senza particolare fortuna. Al 25', arriva il pari per gli uomini di Levacovich, con Merella che brucia sul filo del fuorigioco l'intero pacchetto arretrato avversario su assist di Saba. L'Usinese prende coraggio e ci prova ancora con Rusani, su punizione, che per poco non beffa Melis, costretto a ripetersi poco dopo sui tentativi di Saba; il portiere non può nulla sulla conclusione di Merella, poco dopo, ma l'attaccante si deve accontentare di un clamoroso palo. Il portiere di casa è ancora protagonista nel finale sull'ennesima staffilata di Saba; poi la partita si trascina verso il triplice fischio.

Si infiamma, decisamente, la corsa per il terzo posto: il Bosa rifila ben quattro reti nel match casalingo contro l'Ovodda e si porta al terzo posto. Buona gara dei locali, che si fanno vivi per la prima volta dalle parti di Ladu con Pinna, ben imbeccato da Mulas, ma il portiere dei barbaricini si rifugia in angolo. Sugli sviluppi del corner, ancora Pinna a colpire di prima intenzione con la sfera che sbatte sul palo e termina in fondo al sacco. Passano quindici minuti e il Bosa acciuffa il raddoppio con una brillante intuizione di Ruggiu che su punizione beffa Ladu con una conclusione improvvisa. Nella ripresa il copione non cambia: Bosa sempre in attacco con Mulas che semina il panico nella difesa avversaria ma non riesce a superare Ladu; poi ci provano Mattiello e Angioi, ma il terzo gol arriva soltanto nel finale, con Carboni che realizza con una bella girata su assist di Pischedda. Chiude il conto Simula, nel finale, che mette la ciliegina sulla torta.
Solo un punto invece per l'Ozierese di Cantara, che si divide la posta in palio con l'ostico Bonorva: lo zero a zero permette ai bianco rossi di continuare a vivere un momento ricco di serenità, con dieci lunghezze di vantaggio nei confronti della zona calda; il pareggio sa invece di occasione sprecata per i locali, che non sono riusciti a sferrare il colpo decisivo durante i 90'. La partita è nervosa, bloccata a centrocampo, con poche occasioni da segnalare: nemmeno l'espulsione rimediata nella ripresa da Scanu ha spostato gli equilibri, con gli ospiti che si sono affacciati in avanti con alcuni acuti di Deriu, ma senza esisto, mentre i padroni di casa possono sicuramente recriminare per il calcio di rigore fallito da Apeddu.
Va decisamente peggio all'Ilvamaddalena, che cade al cospetto di una squadra assetata di punti come la Tharros: gli oristanesi si prendono i tre punti in palio, pesantissimi, e ora possono continuare a spingere con rinnovata fiducia a caccia di una salvezza che mai come ora appare alla portata. Succede tutto nella ripresa, con gli ospiti che potrebbero passare in vantaggio ma falliscono un calcio di rigore con De Santis, provvidenziale Mele nell'occasione. Il gol che decide la contesa arriva al 60': Atzeni, su punizione, mette in serissima difficoltà Filinesu che respinge come può ma sulla sfera si avventa Pibiri che insacca. La replica dei maddalenini arriva puntuale, ma Pisano colpisce una clamorosa traversa; sull'altro fronte Atzeni sfiora il punto del raddoppio, ma il punteggio non cambierà più.
Si chiude a reti bianche anche il confronto tra Castelsardo e Fonni: un peccato per gli uomini allenati da Coinu, che in caso di vittoria avrebbero trovato il terzo posto in solitaria. Partenza veemente per la compagine di casa allenata da mister Sanna, con Pala che dopo un minuto di gioco colpisce la traversa, di testa, su cross di Abozzi. Carta, davvero devastante sulla corsia di propria competenza, innesca ancora Pala, che però ha un conto aperto con la sfortuna e colpisce il secondo legno della sua gara; sul proseguo dell'azione Marco Canta trova il tempo per concludere a rete ma il Fonni si salva in extremis. Nel finale di tempo arriva la replica degli ospiti con Tolu che di testa manda la palla a sbattere sul palo. Nella ripresa la partita si mantiene viva: traversa per Pili dopo due minuti di gioco, Peana ci prova allo scadere con un perentorio stacco di testa ma il punteggio non si sblocca.
Nell'anticipo andato in scena sabato, la Dorgalese travolge di fronte al proprio pubblico, con un sontuoso e larghissimo 8 a 1, la Macomerese: mattatore dell'incontro Cadau, con ben quattro reti; sugli scudi anche Malatesta, tripletta, e Congiu, che chiude il quadro per i suoi. Di Cossu il gol della bandiera per gli ospiti.
Nell'altro anticipo, il Porto Torres non lascia scampo al Cus, sempre inchiodato all'ultimo posto della classifica, trafitto per ben 5 a 1 dai ragazzi di Batteta. Gli ospiti innestano il turbo nel finale di frazione grazie alla doppietta messa a segno da Serra, nella ripresa si scatena Riu, due gol anche per lui, con Bernardini che nel finale ripristina le distanze dopo il gol di Schieda per i sassaresi su rigore.

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