Olbia, la dedica del presidente Marino: «La vittoria va a Carboni. Gruppo meraviglioso, si vince anche senza il fioretto». Mignani: «Ragazzi encomiabili»

Il Lanusei prosegue il silenzio stampa, nessuno può commentare la sconfitta con l'Olbia e, soprattutto, il gol annullato a Masia nel recupero. Parla invece il presidente del club gallurese Alessandro Marino che rivolge il primo pensiero al suo portiere: «La vittoria e dedicata a Werther Carboni, uscito per infortunio. È un ragazzo eccezionale che ha svolto un ottimo lavoro. Ci stringeremo attorno a lui sperando che rientri il prima possibile». Sul match: «Ci aspettavamo una partita dura perché soffriamo con squadre che fanno densità in mezzo al campo ma questa vittoria per come è arrivata segnerà questo meraviglioso gruppo. I ragazzi ci hanno messo il cuore. È stato molto importante l'innesto di Geroni, un giocatore d'ordine che sa dettare i tempi, una mossa intelligente da parte del nostro tecnico che ci ha permesso di tenere palla nonostante l'inferiorità numerica. I miei complimenti vanno anche a Pinna che da quando è arrivato ha sbagliato solo dieci minuti su tutte le partite giocate». L'Olbia insegue i playoff ma chi è davanti non molla. «I ragazzi hanno capito che è inutile fare calcoli - dice Marino - bisogna pensare di partita in partita come stanno facendo. È importante giocare con umiltà come hanno fatto oggi perché in questo campionato le partite si vincono così e non solo con il fioretto». Il mister dell'Olbia Michele Mignani si complimenta con i suoi giocatori: «Sono stati encomiabili, riversando in campo tutte le energie di cui avevano a disposizione. Hanno mostrato il loro carattere e la voglia di fare il risultato perciò è stata una grande gara sotto questo aspetto». Sull'ingresso di Geroni per colmare il vuoto lasciato con l'espulsione di Piredda: «Enrico è un giocatore importantissimo su cui facciamo grande affidamento. È entrato bene in partita dandoci proprio quello che ci era mancato in mezzo al campo nei primi 45' minuti. Ma non era certo una sorpresa; ha fatto lo stesso anche la settimana scorsa».

Andrea Deplano