Olbia, Marino: «Un'utopia rispettare i protocolli sanitari, la situazione in serie C è drammatica ma Spadafora parla solo di A e di dilettanti»

Il presidente dell'Olbia Alessandro Marino, ospite del programma di Sportitalia, ha parlato della fattibilità o meno della ripresa del campionato: «Ci stiamo muovendo con i tempi giusti e stiamo cercando di capire se la ripartenza sia una cosa possibile o meno. Ovviamente questo è legato al protocollo sanitario. Per la nostra categoria sembra un'utopia rispettare i protocolli sanitari».

Nel caso di sospensione si è prospettata la promozione delle prime tre in classifica in ciascun girone e sorteggiare la quarta promossa. «Ci sono tanti modi di interpretare quello che bisogna fare, abbiamo cercato di studiare le modalità per sancire le promosse. Il sorteggio? La motivazione di base che c'era sotto era quella di non penalizzare nessuno, siccome non si può giocare adesso l'unico modo era quella di trovare delle soluzioni a tavolino».

Le difficoltà economiche e la tutela per la Lega Pro. «A prescindere della soluzione che troveremo, in realtà le difficoltà non svaniranno anche se cercheremo di essere saggi. La situazione che ora registriamo è drammatica, le risorse che prima venivano utilizzate come extra per le squadre dalle imprese dei presidenti sono esaurite. Faccio un appello al ministro Spadafora che, a mio grossa sorpresa, parla di Serie A e delle sue complicazioni e poi parla del dilettantismo ma non l'ho mai sentito parlare della Serie C. Non ho capito bene se non gli interessi oppure non sia conscio delle difficoltà che ha questa Lega rispetto a tutto il valore che genera anche dal punto di vista sociale».

I numeri dell'Olbia che punta sui giovani: 30 esordienti nei professionisti, 13 sardi esordienti nei professionisti, 6 convocati nelle nazionali giovanili, 10 approdati nelle categorie superiori. «La sere C in passato era vista una categoria solo per over, un vecchio modello mentre da qualche anno la nostra mission in serie C sono i giovani, per creare una categoria distintiva di giovani di valore, non parliamo di giovani che fanno un tentativo nel professionismo ma hanno una prospettiva e in serie C possano trovare il giusto trampolino di lancio. Facciamo parte di un ingranaggio di un sistema federale più ampio, dobbiamo fare la nostra parte per portare questi ragazzi nelle nazionali maggiori. Noi dell'Olbia valorizziamo tanti giovani del territorio, non possiamo attingere a bacini diversi, in Sardegna ci sono solo due squadre professionistiche e noi siamo gli unici del Nord Sardegna. Agiamo così e lo facciamo con molto piacere».