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Parla il bomber Marco Ladu: “La vittoria della Castor è dedicata a Milia”
“Possiamo toglierci grosse soddisfazioni”

Parla il bomber Marco Ladu: “La vittoria della Castor è dedicata a Milia”

Marco Ladu, bomber della Castor Tortolì, 21 reti nella scorsa stagione, domenica scorsa non è potuto scendere in campo a dare una mano ai suoi compagni nella difficilissima e vittoriosa trasferta sul campo del Villagrande a causa di una contrattura, ma ci ha comunque aiutato a fotografare il buon momento che la sua squadra sta vivendo: dopo 180 minuti di campionato sono già 4 i punti ottenuti, 3 le reti realizzate e 2 quelle subite.

Ciao Marco, per prima cosa dimmi come stai. Pensi di recuperare per il prossimo turno?
“Sto combattendo contro una contrattura, sto facendo delle sedute di fisioterapia; cercherò di fare il possibile per esserci ma è ancora presto per saperlo con certezza, vedremo.”

 

Domenica è arrivata la prima vittoria del nuovo campionato. Che partita è stata? Raccontaci un po' le tue impressioni.
“Una bella partita, combattuta da entrambi le parti.
Una buona direzione di gara, e dico questo nonostante siano stati espulsi due dei nostri.
Generalmente ci si schiera contro gli arbitri, invece quello di domenica è stato un arbitraggio giusto: sono state due mancanze nostre e sono state sanzionate.
Un mio compagno ha preso una doppia ammonizione perchè non aveva i parastinchi; l'altro invece è stato punito con il cartellino rosso diretto per un fallo da ultimo uomo.
La partita si era messa male perchè il Villagrande è sceso in campo con grande determinazione e si è resa protagonista di un ottimo avvio; loro hanno trovato una splendida rete con Edoardo Melis, che ha spedito la palla all'incrocio dei pali; fortunatamente noi siamo riusciti a reagire.
Abbiamo avuto prima la possibilità di acciuffare il pareggio con un calcio di rigore ma siamo stati sfortunati: l'arbitro l'ha fatto ripetere, dopo che avevamo realizzato il primo tentativo, e l'abbiamo sbagliato.
Non ci siamo arresi, continuando a macinare gioco, e abbiamo trovato prima il pari e poi la rete del provvisorio 2 a 1 con delle bellissime azioni.
L'espulsione, per la questione dei parastinchi a cui accennavo prima, ci ha complicato sicuramente un po' la vita e scombussolato ovviamente tutti i piani: abbiamo subito il secondo gol e in seguito la seconda espulsione.
La vittoria che siamo riusciti a strappare, in nove, ha quindi un po' il sapore del miracolo: negli ultimi anni la Castor non era mai riuscita a vincere sul difficilissimo campo del Villagrande, siamo ovviamente molto felici.”

 

Domenica, pochi minuti dopo il termine della gara, mi parlavi di una dedica speciale.
“Si, il nostro pensiero va a Gian Mario Milia, un nostro compagno di squadra che aveva disputato l'ultima partita con noi proprio contro il Villagrande; è purtroppo venuto a mancare a febbraio e questa vittoria la dedichiamo a lui.”

Castor Tortolì
Cosa è cambiato tra la prima e la seconda giornata secondo te? State meglio a livello fisico o le ragioni sono più psicologiche?
“Nel primo turno probabilmente abbiamo pagato un po' l'emozione dell'esordio casalingo: c'era il pubblico delle grandi occasioni e questo forse ci ha frenato un po'.
Abbiamo comunque, secondo me, giocato bene, creando tante occasioni, ma in avanti siamo stati un po' imprecisi e sfortunati: abbiamo colpito una traversa e sfiorato il gol in diverse circostanze.
Un altro aspetto che ha influito è stato il fatto che la partita fosse molto spezzettata, questo non si concilia con le nostre caratteristiche.
Fortunatamente ci siamo riscattati domenica.”

 

Quali sono gli obbiettivi per quest'anno?
“Speriamo semplicemente di fare un bel campionato: abbiamo tanti giovani in squadra e tanti nuovi elementi rispetto all'anno scorso; è ovvio che ci voglia del tempo per trovare il giusto affiatamento, per oliare i meccanisimi tattici e per riuscire a proporre al meglio l'idea di gioco che il mister ha in mente.
Dalla nostra, abbiamo sicuramente la tranquillità: non siamo costretti, a differenza di altri, a raggiungere per forza l'obbiettivo della vittoria finale; noi puntiamo a migliorare il sesto posto dell'anno scorso, cercando di disputare una bella stagione.”

 

Per la terza giornata, è in programma la sfida interna contro la Kosmoto Monastir. Quali sono le insidie legate ad una gara del genere?
“Mi hanno parlato bene della Kosmoto Monastir: sono una squadra molto preparata e competitiva.
Domenica vincevano due a zero contro lo Jerzu, poi non so cosa sia successo nel secondo tempo.
Noi dobbiamo pensare domenica dopo domenica, gara dopo gara, cercando di fare più punti possibile per raggiungere subito la salvezza.
A marzo e ad aprile vedremo la nostra situazione in classifica e, nel caso, proveremo a toglierci qualche altra bella soddisfazione.”


Il vostro è un bell'esempio di calcio 'fai da te', se mi passi il termine; riuscite ad organizzarvi in maniera professionale anche senza avere grosse risorse economiche alle spalle. L'aver messo in piedi un organico competitivo è una delle prime battaglie che avete vinto.
“Tutti i ragazzi che fanno parte della squadra non lo fanno per denaro ma per passione, gli stessi giocatori si occupano delle questioni amministrative e ricoprono alcuni ruoli nell'organigramma societario; la nostra società l'anno scorso è stata salvata dal fallimento a due giorni dalla scadenza delle iscrizioni; quest'anno giocatori e dirigenti si sono rimboccati le maniche e hanno cercato di allestire un organico che possa crescere nel tempo e diventare una bella e solida realtà. Speriamo di continuare in questo senso.”

 

Il supporto dei tifosi, si sa, è fondamentale. Ti senti di lanciare un appello ai vostri sostenitori?
“Ai nostri tifosi chiedo soltanto di starci vicini; siamo una bella squadra ma abbiamo bisogno del loro calore e del loro supporto per toglierci assieme grandi soddisfazioni. Li aspetto numerosi già a partire da domenica.”

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