Il patron del Tavolara: Ce la giocheremo con tutti
Pitta si gode la vittoria nel derby di Coppa contro l'Olbia: «Anche i ricchi piangono»
Se potesse vincerebbe tutte le partite ma sa che è impossibile. Intanto intasca il primo derby della stagione, seppur in Coppa Italia, a parziale compensazione per il deludente esordio in campionato. Il presidente del Tavolara Giovanni Antonio Pitta si gode ancora l’1-0 di mercoledì al Nespoli: «È stata una combinazione anche se possiamo dire di averli dominati. Abbiamo giocato un bellissimo secondo tempo, quel vecchio cavallo pazzo di Palumbo ha fatto gol e giocato veramente una grande gara»
Presidente, un risultato importante per voi?
«Senza dubbio, la Coppa Italia per me vale quanto il campionato, chi la vince sale di diritto in serie D. Sarà difficile ma niente nella vita è impossibile»
Cosa ha pensato dopo aver vinto?
«Che anche i ricchi piangono (il riferimento è al russo Tariko entrato in società all’Olbia, ndr)… »
Cosa le ha dato più fastidio mercoledì?
«Che loro siano venuti con il dente avvelenato per batterci, siamo cugini e questa accesa rivalità non dovrebbe esserci anche perché poi molti dei nostri e loro ragazzi sono amici»
A proposito di amici, con l’Olbia ora giocano Siazzu, Di Gennaro e Manis. Come ha trovato i suoi ex giocatori?
«Siazzu è entrato negli ultimi 30’ ma non ha fatto vedere granché. Stesso discorso per Di Gennaro, se ha delle doti nascoste le faccia vedere, per noi non ci sarà nessun problema. Manis, invece, è il solito bravo portiere»
A fine gara che ha fatto?
«Sono entrato nello spogliatoio dei cugini per sapere se i giocatori dell’Olbia stavano tutti bene…»
Immagino siano stati dispiaciuti?
«Ci sono rimasti maluccio per non dire altro. Però potranno riscattarsi in campionato, lì sarà un’altra gara da giocare»
Perché l’Olbia è più seguita del Tavolara?
«Per tradizione, al Nespoli c’era tanta gente, l’ottanta per cento dei presenti era per loro. Trovo però che non sia giusto che si parli sempre e solo di Olbia, ora siamo due squadre sullo stesso piano, entrambe competitive, anzi, noi partiamo con un piede avanti perché già uno scontro diretto l’abbiamo vinto»
Però loro in campionato hanno vinto, cosa non è andato per voi contro il Fertilia?
«Non dobbiamo dimenticare che abbiamo iniziato la preparazione 15 giorni dopo tutte le squadre. Era solo la prima gara, i giocatori avevano le gambe imballate e non si conoscevano nemmeno tanto bene»
E’ arrivato Di Pasquale che giocatore è?
«Un valido attaccante ma non l’ho ancora visto bene, mi sono lasciato consigliare da chi di calcio ne sa bene come mister Tatti»
Si diceva che il tecnico era già a rischio e che avevate contattato Giovanni Pittalis
«Sono voci assolutamente false. Tatti è una brava persona e un amico di famiglia. Sono finiti i tempi in cui saltano e si riprendono gli allenatori. Quest’anno farò da bravo»
Regalerà altri giocatori a mister Tatti?
«Dovremmo prendere altri due fuoriquota da fuori un ‘92 che giocava in C1 e un ‘93. Poi non temiamo nessuno»
In definitiva che Tavolara ha costruito?
«Non vorrei sbilanciarmi più di tanto. Il pallone è rotondo, l’anno scorso dovevamo fare bene e poi siamo retrocessi. Vedremo di giocarcela con tutti, sempre al massimo, perdere non piace a nessuno»