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Pozzebon incrocia le dita: «Il Chievo? Sarebbe il coronamento di un sogno ma ancora mancano le firme»
Il bomber dell'Olbia in trattativa con i veronesi

Pozzebon incrocia le dita: «Il Chievo? Sarebbe il coronamento di un sogno ma ancora mancano le firme»

È il trascinatore dell'Olbia in serie D con 12 gol in 15 partite e delle sue ottime prestazioni si è accorto il Chievo Verona, club di serie A sempre attento a catturare i migliori talenti della Lega Nazionale Dilettanti. Per Demiro Pozzebon, attaccante classe 1988, si profila un futuro nei professionisti se la trattativa per passare al club di Luca Campedelli non subirà brusche interruzioni. «È vero - conferma il bomber romano di 25 anni - c'è una trattativa tra Chievo e Olbia ma non c'è ancora niente di definitivo, la notizia è venuta fuori forse un po' troppo presto perché ancora non si è raggiunto un accordo e, finché non si arriva ad una firma, non mi faccio nessuna illusione». Per l'attaccante cresciuto nelle giovanili del Lecce, e con esperienze fatte alla Cisco Roma, Viterbese, Ostiamare, Luco Canistro, Montevarchi, Monteriggioni, Atletico Arezzo e Sansovino, si tratterebbe di una grande chance anche se poi il Chievo lo girerebbe ad una società di Lega Pro: «Sarebbe il trampolino di lancio per il calcio professionistico e il coronamento di un sogno che hanno tutti i giocatori dilettanti ma, ripeto, finché non ci sarà nero su bianco non mi faccio illusioni. Ora sono concentrato per fare bene con l'Olbia».

 

Contro il Selargius è arrivata la risposta sul campo che chiedeva la società

«Esattamente, è stata la vittoria di gruppo, tutti noi volevamo venir fuori dalla crisi che ha portato al cambio dell'allenatore. Abbiamo fatto bene, segnando tre gol e concedendo all'avversario solo un'unica chance quando hanno segnato il momentaneo pareggio»

Cosa vi sta dando Oberdan Biagioni, ex allievo di Zeman al Foggia

Lavoriamo intensamente durante la settimana, ama il gioco aggressivo fatto di corsa e intensità. Vuole che la squadra sia spavalda e giochi alto. Contro il Selargius abbiamo creato tanto nonostante un campo pesante e concesso pochissimo»

Per Pozzebon il lavoro di Biagioni non è una novità

«È vero, l'ho avuto all'Ostiamare quando avevo 17 anni. Mi diede subito fiducia e fece un buon campionato segnando 7 gol da attaccante esterno. Non sapevo che la società stesse scegliendo lui per il dopo Giorico, sono stato contento di averlo ritrovato, il suo gioco favorisce noi punte»

Quando mancano i risultati paga spesso l'allenatore ma sempre con Giorico siete stati anche primi

«Infatti il problema non era del mister. Con lui in panchina non eravamo dei fenomeni prima e né brocchi dopo. Le espulsioni e le tante assenze ci hanno condizionato il cammino dopo aver perso lo scontro diretto con la Lupa Roma, avevamo probabilmente perso fiducia e il problema è diventato mentale. Ora ci siamo quasi tutti e col Selargius si è visto che al completo abbiamo delle qualità, solo tutti insieme possiamo dare una svolta al campionato, poi si vedrà in che posizione chiuderemo a fine stagione»

Alle porte c'è un altro derby in casa dell'Arzachena

«Ugualmente difficile perché loro non meritano il terzultimo posto così come il Selargius non merita la penultima posizione. Hanno cambiato un po' a dicembre e hanno un buon organico, se sono lì qualche difetto ce l'hanno e noi dovremo essere bravi a sfruttarli. Affronteremo il derby col piglio giusto per dare continuità alla vittoria di domenica scorsa»

Al Biagio Pirina poi siete di casa

«È stato il nostro campo quando il Nespoli era inagibile per l'alluvione. E poi è a 20' di macchina da Olbia, spero che arrivino tanti tifosi anche se domenica pomeriggio c'è Cagliari-Juventus in tv che potrebbe far stare a casa qualcuno»

A guidare l'attacco dell'Arzachena c'è un certo Siazzu, sorpreso dal veloce ambientamento che ha avuto?

Assolutamente no, Gianluca ha qualità ed esperienza. Come attaccante non si discute anche in serie D e lo dimostra il fatto che abbia segnato 3 gol in 3 gare»

A Olbia formavate una gran coppia-gol anche se si diceva che avevate poco feeling

«Abbiamo un bel caratterino tutt'e due ma andavamo d'accordo altrimenti non avremmo segnato quasi 50 gol in due in tutta la stagione. Va preso con le molle, io l'ho fatto e in campo ci aiutavamo per il bene nostro e dell'Olbia»

Doppietta al Selargius e 12 gol, l'obiettivo stagionale qual è?

«È un gran bel bottino e spero di farne tanti altri da qui alla fine del campionato ma non voglio parlare di cifre, potrei dire 20 o 30 ma porta male. Intanto punto sempre a fare buone prestazioni perché facendo quelle aumentano le possibilità di fare gol»

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2013/2014
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2 Ritorno
Girone G
Intervista