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Presentato il progetto del CFT, un programma di attività settimanale, messo a punto dal settore tecnico della Lnd
A sa rodia l'educazione prima della tecnica

Presentato il progetto del CFT, un programma di attività settimanale, messo a punto dal settore tecnico della Lnd

"In questo percorso educativo, i calciatori potranno passare dai CTF alle Rappresentative Regionali U15 maschile e femminile, con i migliori destinati alle Nazionali di categoria" Lo ha dichiarato ieri Michele Uva dg della Figc inaugurando il Centro Federale Territoriale della FIGC presso i campi di Sa Rodia (Oristano), uno dei poli territoriali di eccellenza per la formazione tecnico-sportiva di giovani calciatori e calciatrici di età compresa tra i 12 e i 14 anni.

Il motore di questo progetto è il Settore Giovanile e Scolastico, ospitato dal Comitato Regionale Sardo presieduto da Andrea Delpin. Durante la conferenza stampa tenutasi presso la Sala Convegni dell’Hostel Rodia alla oltre a Michele Uva (Direttore Generale FIGC) hanno partecipato Guido Tendas (Sindaco di Oristano), Andrea Delpin (Presidente CR LND Sardegna) e Mauro Marras (Coordinatore SGS Sardegna), si è illustrato quanto questo programma si annuncia come il più grande investimento della Federcalcio dai tempi della costruzione del Centro tecnico di Coverciano, nel 1959. Una somma di corda 8,7 milioni di euro (entro il 2020) che produrranno a regime 200 Centri Federali Territoriali, sparsi da Nord a Sud, isole comprese. Dove la Figc, potrà contare sul sostegno di alcuni main sponsor, a partire da Puma, a cui si è aggiunta Fiat. Per arrivare in alto si è pensato a un format che prevede un programma settimanale (lunedì di lavoro), di durata stagionale (9 mesi), con 100 ragazzi e ragazze per ogni centro (reclutati in un raggio di 40 chilometri), che saranno forniti di un kit di abbigliamento federale. Ogni Centro sarà il punto di riferimento di circa 40 società del territorio, a cui apparterranno i giovani selezionati. Le sedute di allenamento comprenderanno lo sviluppo delle qualità tecniche individuali, con applicazione di situazioni di gioco. La Federcalcio poi vuole andare oltre: sulla stessa falsariga è in progettazione un’operazione simile dedicata al Futsal.

"Lo scopo principale - ha dichiarato Antonello Madau, segretario del CRS - è fare intraprendere un percorso di livello tecnico, ma soprattutto formativo efficace, che aiuti i giovani a crescere e a migliorare le performance. il momento di dare inizio alle attività tecnico-formative. A Sa Rodia, infatti, gruppi composti da ragazzi e ragazze individuati dal tecnici della Federazione in sinergia con le società non professionistiche con le quali sono tesserati, seguiti da allenatori della FIGC, avranno l’occasione di partecipare ad un programma di attività settimanale (ogni lunedì), messo a punto dal settore tecnico."

Il primo allenamento si è tenuto proprio lunedì, 29 febbraio. In forma ridotta, sotto la pioggia, ma comunque intenso, "Quasi a voler misurare - ha sottolineato Mauro Marras - la tempra dei circa 100 fra ragazzi e ragazze accorsi al centro". La novità di questo approccio sta nel fatto che; "Per la prima volta si punta anche all’universo femminile - come accenna la Psicologa Maria Luisa Cabiddu, collaboratrice del Settore Giovanile Scolastico al suo primo impegno - per cercare di chiudere il gap che separa l’Italia dal resto del primo mondo calcistico".Non mancherà l’aspetto socioculturale nella formazione dei giovani calciatori, tenuti a seguire un codice etico e di comportamento, allargato a genitori e società.

NELL'IMMEDIATO FUTURO. Naturalmente gran parte delle risorse (90%) saranno destinate a pagare la struttura. Il piano federale prevede infatti il coinvolgimento di 1200 tecnici qualificati, di 10 mila arbitri, di 200 dirigenti, con 30mila ore di lavoro sul campo, con ragazzi e ragazze tra i 12 e i 14 anni. In 10 anni la Figc conta di monitorare quasi 850mila calciatori/calciatrici, 110 mila dei quali saranno passati attraverso in propri Centri. Uno sforzo mai tentato prima, che parte da una realtà importante, visto che un quinto dei giovani italiani tra i 5 e i 16 anni è già tesserato per la Figc. Non è un caso che il motore di questo progetto abita nel Settore Giovanile e Scolastico.

In questo articolo
Argomenti:
Stagione:
2015/2016