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Prova di forza del Pula, la capolista vince a Cardedu con Pilleri e Lai
Gli ogliastrini reclamano un rigore sullo 0-1

Prova di forza del Pula, la capolista vince a Cardedu con Pilleri e Lai

La capolista Pula conferma di aver ripreso confidenza con la vittoria e sbanca il difficile campo del Cardedu con un 2-0 che permette ai biancorossi di continuare la corsa in vetta alla classifica e, soprattutto, mantenere inalterate le distanze dal Porto Corallo, vittorioso con identico risultato in quel di Lanusei.

 

Loi rinuncia a Fois, Zaccheddu perde Antinori - Il “San Paolo” di Cardedu si veste a festa per l’arrivo della capolista, al cui seguito si segnalano diversi e coloratissimi tifosi. Numerosi anche i sostenitori locali, accorsi allo stadio per incitare i propri beniamini e speranzosi di assistere ad un pomeriggio di grande calcio. Il tecnico ogliastrino Francesco Loi (in tribuna per squalifica), deve fare a meno del mancino di difesa Giancarlo Fois, alle prese con un problema muscolare; il difensore nuorese si accomoda in panchina per l’intera durata dell’incontro. Nelle file ospiti, oltre allo squalificato Luca Suella, si segnala l’assenza dell’ultim’ora dell’esperto portiere Michele Antinori, rimasto a casa febbricitante. Entrambe le squadre vengono schierate con un modulo piuttosto offensivo, un 4-2-4 che diventa 4-4-2 in fase di copertura.

Pilleri di testa sblocca l'incontro nel recupero - Fin dai primi minuti il Pula (in classica tenuta biancorossa) prende in mano le redini del gioco e attraverso la coppia di mediani Pilleri-Dentoni attua una fitta circolazione di palla. La prima vera conclusione arriva al 14’ con Pilleri, che dai 25 metri sfiora il palo alla sinistra di Raffone. Passano appena due minuti e Placentino serve un pallone interessante a Concas che sfiora la traversa con una poderosa inzuccata. Lo stesso Concas al 18’, impegna severamente Raffone con una punizione dal vertice alto dell’area di rigore, ma l’estremo di casa si protende in tuffo deviando in angolo. Il Cardedu (in completo nero con bordi dorati) risponde con alcune folate di Antonello Lai, ma la difesa ospite respinge regolarmente gli attacchi senza rischiare alcunché. Al 21’ diventa protagonista l’arbitro Porta, che non gradisce le pur pacate proteste del presidente del Cardedu Antonio Boi e lo invita ad abbandonare la panchina. Gli animi si surriscaldano sia in campo che in tribuna, dove si accende un piccolo parapiglia tra le due tifoserie, immediatamente placato dall’intervento di alcuni dirigenti locali. Alla mezz’ora il Cardedu esce dal guscio e si affaccia pericolosamente dalle parti di Arrus, ma Patteri non trova l’attimo giusto per servire l’accorrente Antonello Lai, completamente solo all’interno dell’area. Al 38’ l’arbitro Porta ammonisce il difensore del Cardedu Scattu, reo di aver contrastato irregolarmente uno scatenato Placentino. Nei minuti finali si gioca prevalentemente a centrocampo, senza che le due squadre trovino le verticalizzazioni importanti per pungere concretamente. Il primo tempo sembra si debba chiudere sul punteggio di 0-0, ma nell’ultimo minuto di recupero Pierluigi Pilleri sfrutta un lancio di Atzeni proveniente dalla sinistra e batte l’incolpevole Raffone con un preciso colpo di testa a fil di palo. Per i biancorossi pulesi il gol è un’autentica liberazione, per il Cardedu una mazzata dura da digerire.

 

Scudu reclama un rigore, Lai raddoppia e chiude in conti - Nella ripresa gli uomini di Francesco Loi entrano in campo con maggiore convinzione, ma la prima occasione è ancora di marca ospite, con Placentino che di punizione esalta le doti di Libero Raffone, costretto al secondo miracolo della partita. Al 9’ ghiotta occasione per il Cardedu: Cristian Lai si presenta davanti al portiere ospite Arrus, ma perde l’attimo per battere a rete e, grazie ad un provvidenziale intervento di un difensore biancorosso, fallisce la più chiara delle occasioni. All’11’ il fattaccio: Erik Scudu entra in area di rigore dopo una travolgente azione sulla fascia, scodella la palla al centro, ma Dentoni in scivolata colpisce la palla con la mano favorendo l’intervento di un compagno che allontana il pericolo. Veementi le proteste dei padroni di casa, ma l’arbitro Porta fa correre ignorando quanto appena accaduto. La partita è bella ed avvincente, ma le conclusioni pericolose latitano. Il Cardedu ci prova al 28’ con una punizione bomba di Cristian Lai, respinta però dalla folta barriera biancorossa. Con il doppio cambio in casa Cardedu, inizia la girandola delle sostituzioni. Al 35’ violento scontro in area tra Pechia ed Erriu, entrambi costretti al forfait da lì a poco per loro forti contusioni al capo, ma fortunatamente senza conseguenze importanti. Al 41’ il Pula mette in ghiaccio la partita con un’altra azione contestata dai locali: Falco sradica la palla dai piedi di Deplano con un presunto fallo, serve il liberissimo Nicola Lai che con un preciso piatto destro fulmina il neoentrato Bonicelli. Gioco, partita, incontro. L’ex Muravera sigilla definitivamente il risultato, condannando oltremisura un volenteroso, ma meno brillante del solito, Cardedu. Nei minuti di recupero, c’è solo spazio per l’espulsione del difensore di casa Federico Scattu, punito dall’arbitro con il secondo giallo per un fallo sulla trequarti ai danni di Piroddi.

 

La rabbia del tecnico di casa Francesco Loi - «Abbiamo giocato alla pari contro la capolista. Purtroppo, però, abbiamo giocato con l’uomo in meno perché l’arbitro giocava con loro. Oggi nel secondo tempo abbiamo espresso un buon calcio, anche se meno fruttuoso del solito, ma è difficile fare risultato quando non ti vengono concessi i rigori più limpidi. Tra l’altro, è disarmante quando questo succede con l’arbitro ad un metro di distanza dall’accaduto. Onore ai vincitori. Penso che oggi – continua Loi – questa designazione sia stata fatta volontariamente per danneggiarci, mancava davvero poco che il direttore di gara ammonisse anche le porte d’ingresso del campo. Ha distribuito cartellini gialli ai nostri giocatori solo perché gli è stato dato del tu, quando, invece, chiamava i giocatori del Pula per nome. Porgo le mie scuse ufficiali al designatore arbitrale, ma la scelta di oggi è stata infelice, visti i precedenti con il signor Porta di Oristano. Comunque sia – conclude Loi – avremo modo di rifarci al più presto». Il presidente ogliastrino Antonio Boi, espulso, se la prende con l'arbitro: «Ogni domenica leggevo con curiosità le critiche che venivano avanzate agli arbitri che di volta in volta si rendevano protagonisti nelle partite del Pula. Ebbene, talvolta pensavo fossero esagerate, ma oggi abbiamo avuto tutti la prova che la classe arbitrale va in favore della capolista. Io sono stato cacciato – rincara il presidente del Cardedu – solamente per aver chiesto in maniera civile un arbitraggio più equo, ma il direttore di gara con fare minaccioso mi ha spedito in tribuna. Nell’episodio del rigore negato, si è giustificato con i nostri ragazzi dicendo che il giocatore del Pula non poteva tagliarsi la mano, parole che inevitabilmente dimostrano che ha visto il fallo, ma non lo ha voluto fischiare per non andare contro il Pula».

 

CARDEDU: Raffone (26’ st Bonicelli), Scattu, Staffa, Pechia (47’ st Doneddu), Deplano, Sonis, Lai A., Lai C., Scudu, Magari (26’ st Melis), Patteri. A disp. Fois, Boi R., Mameli, Boi F. All. Carta (Loi squalificato)

PULA: Arrus, Uccheddu, Atzeni, Pilo, Erriu (39’ st Crobeddu), Pilleri, Placentino (33’ st Picciau R.), Dentoni, Falco, Concas (29 st Lai), Piroddi. A disp. Colizzi, Festa, Salonis, Picciau G. All. Zaccheddu

ARBITRO: Porta di Oristano. Assistenti Marongiu e Porcu di Tortolì

RETI: 47’ pt Pilleri, 41’ st Lai

Roberto Secci

In questo articolo
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Stagione:
2010/2011
Tags:
Sardegna
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