«L'infortunio di Pisano ci ha scioccati»
Quartu 2000 al secondo posto, Meloni non si scompone: «Prima la salvezza, poi si vedrà»
Il Quartu 2000 vive immerso in un vero e proprio sogno ad occhi aperti: dopo la strepitosa, quanto inaspettata, vittoria dello scorso campionato di Prima Categoria, la compagine guidata da mister Claudio Meloni si sta rapidamente ambientando in una dimensione tutta nuova come il torneo di Promozione, riuscendo, aspetto sicuramente non secondario, a togliersi già diverse soddisfazioni in termini di punti ma soprattutto di prestazioni convincenti.
Il successo all'esordio contro la Villacidrese ha contribuito a galvanizzare l'ambiente, mentre quelli con Narcao e Carloforte hanno il sapore dolce della conferma. Tranquillità e serenità aiutano a lavorare meglio, si sa, anche se gli imprevisti, nel calcio come nella vita, sono dietro l'angolo: l'ultima gara infatti ha lasciato strascichi pesanti, con il gravissimo, drammatico infortunio rimediato da Francesco Pisano, per lui rottura di tibia e perone, che ha letteralmente scioccato i compagni del ragazzo, oltre ovviamente allo stesso tecnico e a tutto lo staff.
«Avrei rinunciato volentieri ai tre punti pur di non assistere all'incidente di Francesco, è stato bruttissimo, mi dispiace da morire per quello che è successo. Farei di tutto per averlo di nuovo assieme a noi, è un ragazzo d'oro, di soli trent'anni, non si meritava assolutamente una cosa del genere: tutti noi speriamo possa riprendersi al più presto». Parlare di calcio, dopo vicende simili, è veramente difficile, ma il tecnico ci prova ugualmente: «Per il resto, siamo contenti, è normale, ma dobbiamo necessariamente continuare a volare bassi. Il secondo posto attuale non può farci dimenticare che il nostro obbiettivo è e rimane la salvezza; arriveranno dei momenti difficili anche per noi, questo è sicuro, ma riuscire a mettere fieno in cascina già dalle prime giornate è un fatto positivo».
In casa Quartu 2000 tengono quindi i piedi ben piantati per terra, ma la sensazione, dopo cinque giornate, è che questo gruppo abbia tutte le carte in regola per ritagliarsi un ruolo da protagonista.
«In effetti, possiamo vincere e perdere con chiunque, se giochiamo con la giusta concentrazione però diventiamo un avversario temibile, e domenica lo abbiamo dimostrato ulteriormente: siamo stati in grado di ribaltare lo svantaggio, reagendo piuttosto bene ad una situazione particolarmente difficile, considerando che Madau è stato espulso dopo 15' e questo ci ha costretto a giocare praticamente tutta la partita in dieci uomini». E' il segno chiaro ed evidente del fatto che la squadra sta bene, sia per quanto riguarda le gambe ma anche e soprattutto nella testa: la determinazione, in questo senso, può diventare l'arma in più dei quartesi. «Ho la fortuna di allenare dei ragazzi che non mollano mai, remiamo tutti dalla stessa parte anche nei momenti delicati; è indice di grande compattezza».
Il tecnico sta riuscendo nell'impresa di far sentire ciascun giocatore al centro del progetto. «Ho a disposizione un gruppo molto omogeneo, sono tutti allo stesso livello e chi scende in campo da il massimo per non far rimpiangere gli assenti. I nuovi arrivati si sono integrati bene con lo zoccolo duro, possiedono una cultura del lavoro eccezionale, si allenano a mille e si frequentano anche fuori dal campo, aspetto importantissimo per l'affiatamento. I fuori quota probabilmente sono la nostra fortuna più grande: in Promozione possono fare la differenza, e stanno dimostrando di avere doti notevoli. Per quanto mi riguarda, sto cercando di fare meno danni possibile (ride); è facile gestire una rosa come questa, credimi».
Il cammino dei bianco-verdi sino a qui è stato eccezionale, con un'unica battuta a vuoto: «Contro il Girasole abbiamo perso meritatamente: l'approccio alla gara è stato assolutamente negativo, una partita nata e finita storta». Discorso diverso per il pari rimediato nel derby con il Sant'Elena. «C'è ancora un pizzico di rammarico: vincevamo per 2 a 0, ma abbiamo subito la rimonta pagando a caro prezzo due disattenzioni difensive, su calcio piazzato, una cosa sicuramente su cui dobbiamo migliorare. Realizzato il 3 a 2, pensavamo di avercela fatta, mancavano tre minuti, ed invece le cose sono andate diversamente da come ci auguravamo». Dieci punti rappresentano comunque un bottino di tutto rispetto. «Ma dobbiamo continuare su questa strada, me lo auguro almeno: con la salvezza in tasca poi, potremmo anche pensare di sollevare l'asticella dei nostri obbiettivi. E' un po' quello che è successo l'anno scorso: non eravamo di certo tra i favoriti per la conquista del titolo, ma le cose sono girate tutte nel verso giusto, condizione imprescindibile per riuscire a fare bene».
Sale intanto l'attesa in vista del prossimo turno, con il calendario che riserva una sfida decisamente impegnativo per i ragazzi di Meloni: il Guspini probabilmente è l'avversario peggiore che si possa affrontare in questo momento, e la vittoria per 4 a 0 contro la forte Villacidrese parla chiaro in questo senso.
«Sono una buona squadra, allenata da un ottimo tecnico, nonché grande amico: con Pinna, da ragazzi, andavamo insieme a piedi al campo della Ferrini, ci conosciamo da una vita. E' molto preparato, e vanta esperienze importanti in categorie superiori, da giocatore prima e in panchina poi. Stanno attraversando un buon momento, e il risultato di domenica lo conferma: la Villacidrese lotterà per vincere il campionato, fermarli non sarà facile per nessuno. Per il resto, conosco poco dei nostri avversari, ma devo per forza di cose pensare ai miei problemi, a partire dalle assenze di Pisano e Madau; sarà una gara difficile, ma proveremo a fare del nostro meglio».