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Rinascita Porto Torres, dopo un anno di astinenza i rossoblù si stanno abituando a vincere
Cualbu e Biccheddu i registi della ripartenza

Rinascita Porto Torres, dopo un anno di astinenza i rossoblù si stanno abituando a vincere

Un anno ad ingoiare rospi e vagonate di gol, mercoledì scorso finalmente il Porto Torres ha riassaporato il gusto della vittoria ad Alghero e domenica ha ottenuto il bis in casa (si fa per dire perché si giocava a Olmedo) contro il Porto Corallo. L'ultima vittoria in senso assoluto e, soprattutto, sul proprio terreno risaliva al campionato di serie D contro il Latte Dolce, un 3-0 del 15 settembre 2013 e firmato da Cro, Mattia Floris e Manca.

 

Giorgio Biccheddu e Mauro Cualbu, le anime del Porto TorresLa grande fuga. Dopo quella illusoria vittoria, il club turritano aveva intrapreso una parabola discendente rischiando pure di scomparire dal panorama calcistico, dopo che il presidente Enrico Piras aveva lasciato la carica nell'ottobre scorso e si era avuto la conferma che i tanti impegni economici presi coi giocatori non potevano essere onorati. Così a dicembre si arrivò al fuggi fuggi generale con ben 17 giocatori svincolati (Galasso, Ledda, Cro, Fabio Floris, Catalano, Spina, Cossu, Niedda, Moretti, Gianni, Mattia Floris, Delrio, Budroni, Sias, Bazzoni, Manca, Frau) ma nel contempo la decisione della società - formata dal presidente Nuccio Ventura, dai vicepresidenti Mauro Cualbu e Giorgio Biccheddu e dai dirigente accompagnatori Massimo Dedola e Antonio "Lello" Piras - fu quella di proseguire la stagione con i giovanissimi del vivaio, con qualche svincolato presente sul mercato e affidandosi all'allenatore Gabriele Batteta (ex mezzala di Fertilia e Porto Torres), che ha avuto il compito di dare una dignità alla squadra che spesso chiudeva i match con sei, sette e pure otto gol sul groppone. La faccia ce la mettevano i dirigenti rimasti, che dovevano fare salti mortali per organizzare le trasferte ogni qualvolta si varcava il Tirreno ma con in testa l'obiettivo di chiudere la stagione, salvare il titolo sportivo e provare a ripartire dall'Eccellenza con basi più solide.

 

La ricostruzione. Così è accaduto in estate, durante la quale si è arrivati - dopo Ferragosto - a nominare il nuovo presidente, Antonio Scaramella (con Salvatore Sanna segretario e Pietro Saiglia cassiere) mentre il duo Cualbu-Biccheddu aveva confermato il mister Batteta costruendo una squadra quadrata con tanti graditi ritorni e, soprattutto, nativi di Porto Torres. Ecco quindi che ai nastri di partenza dell'Eccellenza i rossoblù si sono presentati avendo tesserato il portiere Manuel Pierangeli, i difensori Mario Niedda, Alessandro Cossu, Giancarlo Caravagna, i centrocampisti Antonio Bonetto, Alessandro Gadau, Stefano Demurtas, Roberto Puggioni, Andrea Coghene, l'attaccante Gianni Cocco. In più il riconfermato difensore Tomaso Nieddu, ex Como e Sanluri, e l'attaccante canadese Cody Ruberto, a segno ad Alghero e poi contro il Porto Corallo. Già dopo la sfida vinta al Mariotti, Mauro Cualbu aveva esternato tutta la sua felicità: «Vincere dopo un anno è una gioia immensa. Grazie ragazzi, grazie mister e grazie a tutti i dirigenti». Un urlo liberatorio dopo tanto penare, un urlo di gioia raccolto poi dal neo-presidente Anontio Scaramella, che ad Alghero ha vissuto la prima vittoria da massimo dirigente: «Grazie ragazzi, vittoria sofferta ma meritata. Non fatemi piu soffrire così, ho una certa età. Forza Porto Torres, sono felice». Anche il dirigente Lello Piras, lo scorso campionato ad accompagnare la squadre nelle ultime trasferte e anche in questa stagione in società, sprizza gioia da tutti i puri: «Ci meritavamo la vittoria ed è arrivata speriamo ora ne arrivino altre. Non voglio fare il salto di categoria ma stare in questa degnamente con amici giocatori e dirigenti ci divertiremo. Complimenti a due persone veramente in gamba per le prime vittorie, il presidente Antonio Scaramella come e l'allenatore Gabriele Batteta, se lo meritano e ce lo meritiamo. Grazie a tutti i ragazzi del Porto Torres».

 

Il futuro. Con le due vittorie di fila, il Porto Torres è risalito fino al quinto posto, con la grande compagnia di Porto Corallo, La Palma M.U., Valledoria e Castelsardo ma pur sempre in piena zona playoff. Una crescita continua che dovrà ora passare per il difficile esame a Castiadas, squadra costruita per vincere ma in difficoltà di uomini e risultati dopo le ultime due sconfitte. I ragazzi di Batteta si troveranno un avversario voglioso di agganciarli in classifica ma sapranno vendere cara la pelle perché chi è rimasto a Porto Torres dopo aver passato le pene dell'Inferno nell'ultimo anno non ha più paura di niente se non il desiderio di festeggiare in continuazione causa una prolungata astinenza da serie D.

In questo articolo
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2014/2015
Tags:
Sardegna
Girone G