San Marco, Antinori: «La squadra è più competitiva, vorremmo fare un campionato senza sofferenze»

La prima uscita è stata una vittoria di misura per la San Marco in casa del Monastir ma già tornare a giocare dopo oltre sei mesi diventa una vittoria per tutti. Il tecnico degli asseminesi Bebo Antinori evidenzia l'aspetto principale della gara di Coppa Italia: «Riniziare a giocare è una cosa bellissima, speriamo di proseguire su questa strada perché vorrà dire che i problemi saranno passati. Noi abbiamo fatto meglio la ripresa che il primo tempo, dove il Monastir ci ha messo in grande difficoltà. Poi abbiamo preso le misure e abbiamo gestito il pallone subendo meno. Il gol di Fanni? Queste giocate ce le ha, l'abbiamo preso per questo. L'1-0 in trasferta conta relativamente, anche se poi noi siamo sempre in trasferta ed è un problema nonostante gli sforzi incredibili della società. Partiremo dallo 0-0 e provando a fare la partita, siamo un po' indietro dal punto di vista fisico e una settimana in più di allenamenti ci farà bene».

I leoni protagonisti sul mercato. «Ci siamo mossi, nel limite delle nostre possibilità, molto bene, allargando la rosa e dando qualità nei reparti dove eravamo carenti. Rispetto all'anno scorso, pur perdendo due giocatori importanti come Carboni e Frederich, andati in serie D, abbiamo una squadra più competitiva e ci aspettiamo di fare un campionato senza sofferenze particolari». 

L'inizio campionato un tour de force. «Avremo cinque gare in due settimane ma questo non ci spaventa e ci fa piacere, perché quando sei in un campo di calcio devi essere solo contento».

Il problema dei contagi in squadra. «Vedendo il caso dell'Ilva, fermi da oltre 15 giorni e con un calciatore ancora in quarantena, prevedo che i rinvii delle gare durante il campionato saranno all'ordine del giorno. E non so come si potrà gestire coi tanti turni infrasettimanali. Il problema maggiore sono i protocolli che, nei dilettanti, sono difficili da attuare, così come le conseguenze per la squadra e società dopo un caso di positività al Covid-19, si bloccano lavoratori e studenti per due settimane in attesa dei tamponi».