Pari nel derby a Castelsardo, Budoni sciupone
Sanluri, Selargius e Arzachena, tonfi che fanno male
Due pareggi, uno nel derby, e tre pesanti sconfitte. La sesta giornata di ritorno per le sei compagini sarde è deludente e rischia, per molte di loro, di compromettere un'intera stagione.
Il Sanluri si ferma dopo una striscia di 10 risultati utili consecutivi. A Latina paga l'inattività dovuta al rinvio della gara tanto attesa col Fondi, la grinta della squadra pontina che ripresentava in panchina il tecnico Giancarlo Sibilia, ex Villacidrese ed esonerato alla 4ª giornata, e le decisioni dell'arbitro Greco di Lecce che nega alla mezzora un evidente calcio di rigore per fallo su Del Grande pronto a calciare a rete. Ai ragazzi di Petrone deve aver fatto male l'effimero assaggio della vetta, svanito mercoledì con la vittoria nel recupero del Fondi (4-0 proprio al Latina) che ora, col successo per 5-0 sull'Astrea, ha allungato a +5 in classifica. Il Latina ha fatto proprio l'incontro al 22' della ripresa grazie a Basilico, lesto a metter dentro un cross di Tirelli dopo la respinta di Carnevali sul colpo di testa ravvicinato di Moretto. L'espulsione di Cammarosano 2' dopo lo svantaggio ha stroncato ogni velleità di rimonta dei biancorossi, scivolati al terzo posto dopo il sorpasso operato dal Flaminia.
Quel sorpasso che non è riuscito al Selargius, sconfitto a Gaeta dopo aver consegnato un tempo in mano agli avversari in crisi d'identità. Di Pietro prima fallisce un rigore (parato da Crobeddu) e poi realizza il vantaggio al 25', Ezeadi raddoppia al 38' con i ragazzi di Perra ancora assenti. La strigliata negli spogliatoi del tecnico granata e gli innesti di Chessa e Meloni svegliano i campidanesi che accorciano le distanze con Figos, abile a girare in rete di testa l'assist proprio di Meloni. Ci pensa però Sanna a complicare il tentativo di rimonta lasciando la squadra in inferiorità numerica (espulso per doppia ammonizione) 3' dopo aver conseguito il 2-1. A nulla sono valsi i tentativi disperati nel finale di Meloni e Piselli col Selargius che perde pure la quinta piazza, l'ultima utile per i playoff, che passa in mano al Pomezia. E il Gaeta scappa.
Trionfale ritorno in Gallura dell'ex tecnico dell'Olbia Lillo Puccica che, alla guida della Viterbese, sbanca il Biagio Pirina di Arzachena. Secondo stop di fila per gli smeraldini inghiottiti nuovamente nella zona calda dopo lo splendido strappo compiuto dal tecnico Leggieri che aveva incamerato 10 punti nelle prime quattro gare della sua gestione. I laziali hanno meritato la vittoria freddando Maniero e compagni già al 4' con Foderaro. Per l'Arzachena preoccupa non tanto la sconfitta quanto il passo indietro sul piano del gioco (il portiere Murtas ha salvato la porta in almeno tre occasioni). È anche vero che mister Leggieri ha pagato le assenze di Malu, Mascia e Pirina e le precarie condizioni fisiche di La Rosa (reduce da una settimana di influenza), Marini (partito dalla panchina), Mastinu e Angioni (al rientro dopo i gravi infortuni).
Nel derby della paura Castelsardo e Tavolara non pungono. E se gli olbiesi avevano la scusante delle indisponibilità di tre big come Riccardo, Palumbo e Di Gennaro, appiedati dal giudice sportivo, ai castellanesi è mancata un po' di fortuna nelle poche occasioni che si è creato il talentuoso Sias ma anche quella cattiveria di chi si gioca importanti chanche salvezza. Ai rossoblù di Sanna la vittoria manca dalla 13ª giornata, 2-1 casalingo con l'Astrea del 29 novembre, e in 10 gare hanno raccolto appena 5 punti. Il punto conquistato (22 in tutto) serve a tenere il passo del Boville Ernica (26) ed accorciare su Astrea e Cynthia Genzano (25) entrambe sconfitte. I ragazzi di Addis, invece, allungano la striscia positiva a sette gare (3 vittorie e 4 pareggi) e restano imbattuti nel 2010.
Il Budoni, invece, getta al vento una vittoria che aveva in mano dopo un primo tempo scintillante contro le Rondinelle. Non basta la doppietta di Costanzo, che al 21' corregge di testa un tiro sporco di Meloni e al 46' gira di tacco il cross di Olmetto. Una sciagurata ripresa consente alla squadra di Latina di accorciare le distanze al 9' con Corsetti, che trasforma un calcio di rigore (grossa ingenuità di Anselmo), e di pareggiare al 30' con Eramo, che mette dentro di testa la punizione calciata dalla trequarti da Padalino. I ragazzi di Bagatti restano in ultima posizione seppur agganciando il Rieti a quota 20 punti. La salvezza resta a portata di mano dei galluresi che però, in futuro, non dovranno più sciupare occasioni del genere.