Selargius al bivio-salvezza, battere il Palestrina per assicurarsi i playout

La permanenza in serie D è strettamente legata alla gara di giovedì contro il Palestrina. Il Selargius quartultimo con 32 punti si trova di fronte a quello che è il più importante bivio della stagione. La squadra di Vincenzo Fadda ha 4 lunghezze di vantaggio sull'Arzachena, che occupa l'altro posto che porta alla retrocessione diretta, e 1 sul S.Maria Mole Marino, reduce però da 5 sconfitte di fila. A tre giornate dalla fine il vantaggio sugli smeraldini è importante ma ciò che preoccupa ora i granata è il distacco dalla quintultima, proprio il Palestrina, che sta crescendo a vista d'occhio ed è arrivato a 7 punti. Infatti, la squadra romana è a quota 39, insieme con il Latte Dolce ma in svantaggio negli scontri diretti coi sassaresi vittoriosi in entrambe le sfide, e il meccanismo che regola le sfide di playout prevede il loro annullamento se al termine del campionato vi sono più di 10 punti di differenza tra la 13ª (ora il Latte Dolce) e la 16ª (ora il S.Maria Mole Marino) ma anche tra la 14ª (il Palestrina appunto) e la 15ª (il Selargius).

Lo scontro diretto in casa ha un doppio e importantissimo risvolto per i selargini che devono mantenere, e possibilmente aumentare, il vantaggio su penultima (Arzachena) e terzultima (S.Maria Mole Marino) ma anche tenere entro i 10 punti il distacco dalla quintultima per avere la certezza di potersi giocare la salvezza attraverso la sfida playout, quasi certamente in trasferta. Perdere col Palestrina significherebbe lasciar scappare gli avversari e avvicinarsi alla retrocessione diretta (quella per eccesso di distacco), anche se il Latte Dolce ha un match difficilissimo in casa del Terracina; battere la squadra di Salvatore Cangiano altresì potrebbe voler dire avvicinarsi agli avversari fino a -4 e, di conseguenza, avere la certezza dei playout perché nella peggiore delle ipotesi (Selargius perdente con Lupa Roma e Maccarese e Palestrina vincente con Astrea e Porto Torres) il distacco almeno coi romani non potrebbe mai superari i 10 punti, sempreché i granata non subiscano nel frattempo sorpassi da S.Maria Mole Marino e Arzachena.

Perciò la gara di domani pomeriggio al Virgilio Porcu potrebbe già configurarsi come un anticipo di playout anche se poi, accreditando il Palestrina delle vittorie contro Astrea (possibile, se domani i ministeriali vincono o pareggiano col Sora) e Porto Torres (certa, visto il valore dei turritani), non è detto che gli arancioverdi restino alla 34esima giornata ancora quintultimi perché costringerebbe Latte Dolce (39 punti) e Budoni (40) a vincere due delle prossime tre sfide, e Astrea, Anziolavinio e Maccarese (tutte a quota 44), più Sora e Isola Liri (entrambe a 43) a vincere almeno una gara. La condizione mentale delle due squadre è poi nettamente diversa: il Selargius arriva da due sconfitte di fila, quella pesante in casa contro il Fondi e quella sfortunata a Sora, tutt'e due col solito denominatore comune delle assenze pesanti. Domani non ci saranno di sicuro Bonacquisti e Garau infortunati e Francesco Melis e Giron squalificati, poi c'è da capire in quali condizioni fisiche saranno Figos e Angheleddu (in panchina per far numero a Sora) ed Emiliano Melis impiegato domenica negli ultimi 15' di gara. Senza questi uomini cardine diventa difficile confrontarsi poi con un avversario che arriva da 13 punti conquistati nelle ultime 5 partite, battendo negli scontri diretti Isola Liri, Arzachena e S.Maria Mole Marino, pareggiando in casa dell'allora capolista San Cesareo e vincendo domenica scorsa in rimonta col Cynthia, la squadra più in forma del momento. Determinanti saranno i due centrali Porcu e Piselli nel fermare il capocannoniere del girone Michele Gallaccio (23 gol) e Andrea Sanna, l'attaccante capace con le sue accelerazioni di inventarsi gol spesso decisivi per la sorte del Selargius. Vincere diventa perciò determinante, perdere ancora sarebbe demoralizzante, pareggiare lascerebbe tutto ancora nell'incertezza.