Sestu già fuori, Cagliari oggi in semifinale

La voce "riposarsi" non è nell'agenda di Diego Podda. Ieri l'impegno dei quarti di finale, stasera - grazie alla vittoria acciuffata ai rigori - la semifinale contro, ma la mattina è buona per l'ennesimo impegno: la riunione delle squadre per l'organizzazione dei settori giovanili. Tra una presentazione e l'altra, c'è qualche minuto per commentare la giornata di ieri.

Diego, le cose non si erano messe bene per voi. Dopo pochi istanti, già sotto di due gol. Ti abbiamo visto chiamare un time out in tutta fretta: c'è stato un approccio mentale sbagliato da parte dei tuoi?

No, non direi. Al contrario, volevo ribadire la necessità di rimanere tranquilli. Capita di prendere due gol all'inizio, ma bisogna esser bravi a superare questi momenti, e non con i nervi.

Ed infatti, alla fine, l'avete spuntata. Tra i costi dell'impresa, l'espulsione di Despotovic, che - squalificato - mancherà oggi. Un'assenza che peserà?

Bè, sicuramente in queste manifestazioni, nelle quali si gioca ogni giorno, è importante avere a disposizione tutta la rosa, per poter distribuire al meglio il dispendio di energia. Ma io sono convinto che chi ieri ha giocato meno, oggi potrà darci una buona mano.

Con l'onere e l'onore di rappresentare la Sardegna. L'uscita del Sestu vi mette più pressione o può aiutarvi, avendo tutto il pubblico dalla vostra in un'eventuale finale?

Nessuna pressione ulteriore. Peccato per il Sestu: tutti avremmo voluto una finale tutta sarda. Speriamo di avere almeno una sarda in finale, cosa tutt'altro che scontata.