Il re del porno «Zola resta e avrà i rinforzi»
Sfuma il sogno di Cellino, il West Ham va a Sullivan e Gold
La Premier League non avrà il primo presidente italiano di un club. Svanisce così il sogno del patron del Cagliari Massimo Cellino di acquistare il West Ham. La proprietà del club londinese allenato da Gianfranco Zola passa a David Sullivan in coppia con David Gold, al termine di una settimana di frenetiche trattative, che aveva visto il presidente rossoblù favorito alla corsa finale rispetto anche al patron della Lotus Tony Fernandes per il fatto che l'offerta di Cellino prevedeva l'acquisto totale delle azioni del club.
Invece, come ha ufficializzato il West Ham stesso, «David Sullivan ha acquisito il 50% del West Ham e con effetto immediato assumerà il controllo operativo e commerciale del club». David Sullivan, che ha perfezionato l'operazione con il partner David Gold accollandosi anche tutti i debiti che ammontano a 120 milioni di euro, ha subito dichiarato: «Ho cercato di prendere il controllo del West Ham per 20 anni, ora non vedo l'ora di cominciare a lavorare. Zola resta, senza alcun dubbio, dopo aver parlato con lui cercheremo di portare qui i giocatori che servono alla squadra. La nostra priorità è garantire la permanenza del West Ham in Premier League». Complice questa empasse societaria gli hammers non stanno andando bene in campionato e, con 19 punti, condividono la terz'ultima posizione in classifica con Wolverhampton e Hull. Sullivan e Gold, fino allo scorso anno, erano stati proprietari del Birmingham City, altra società della Premier League ma, come ha confermato lo stesso Sullivan, il West Ham restava un obiettivo primario: «Mi è piaciuto guidare il Birmingham per 16 anni e mezzo, ma tutti lì sapevano che il mio vero amore era il West Ham». Sullivan, che nominerà Karren Brady (anche lei ex dirigente del Birmingham) vice presidente, mentre Gold farà parte del consiglio di amministrazione, si muoverà subito sul mercato per puntellare una rosa che lo stesso manager Gianfranco Zola reputa deficitaria. Sarà cambiato il direttore tecnico Gianluca Nani, futuro fuori dagli hammers anche per l’amministratore delegato Scott Duxbury e per il direttore finanziario Nick Igoe sempre che la Brady, come si dice, non assuma un incarico part-time. Zola invece, che con Cellino presidente sarebbe stato sostituito da Arrigoni, è confermato. «Al Birmingham - ricorda Sullivan - non cambiavamo tecnico frequentemente. In 16 anni e mezzo abbiamo licenziato due allenatori. Crediamo nella stabilità e siamo tifosi del West Ham, altrimenti non avremmo comprato il club».