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Vincenzo Spadafora
Serve nuovo protocollo e formula breve per finire i tornei

Sport dilettantistici, Spadafora spinge per la ripresa a metà gennaio: «Un incontro col Cts prima di Natale»

Per il calcio dilettantistico non c'è stato il regalo di Natale (già qui previsto) e il nuovo DPCM di giovedì 3 dicembre ha confermato la sospensione decisa lo scorso 24 ottobre (e poi confermata col DPCM 3 novembre) quando furono fermati tutti i campionati - dall'Eccellenza in giù, settore giovanile compreso - rimandando la decisione per la ripresa ad inizio 2021. La speranza di ripartire già nell'ultima parte dell'anno, dunque, è stata soffocata dai numeri dei contagi che, seppur in ribasso in quasi tutte le zone d'Italia, non sono stati tali da permettere le riaperture degli sport di contatto di interesse regionale. Ma, quando scadranno gli effetti dell'attuale DPCM, cosa accadrà dal 15 gennaio 2021 quando verosimilmente tutte le regioni saranno gialle? Si darà il via libera, ed eventualmente con quali novità si potranno fare allenamenti e partite ufficiali per non contribuire ad un nuovo innalzamento della curva dei contagi?

 

Un indizio lo ha dato il Ministro per le politiche giovanili e per lo sport Vincenzo Spadafora che, nell'intervista sul Foglio, alla domanda del direttore Claudio Cerasa su quando sarà possibile "tornare a fare sport a livello dilettantistico" e "quando torneranno ad essere aperte palestre e piscine" ha così risposto: «Ho chiesto al Cts di essere audito prima di Natale perché vorrei lavorare, con le regioni che continueranno a essere zone gialle dopo Natale, a una graduale riapertura degli sport di base, già da gennaio. Spero si possa fare, sarebbe un bel modo per provare ad aprire il 2021 con un sorriso in più».

Col Comitato Tecnico Scientifico il ministro Spadafora dovrà parlare sul come gestire l'impatto sui contagi che potrà avere il riattivare il calcio dilettantistico praticato da quasi 12mila società, da oltre 64mila squadre e con oltre 1 milione di tesserati, probabilmente attraverso l'aggiornamento del protocollo sanitario che appare fondamentale (almeno nella parte in cui si possano prevedere test rapidi obbligatori per ogni settimana sulla scorta di quanto ha appena deciso la Lnd per i 9 gironi della serie D) per portare a termine tutti i campionati.      

 

Dovrebbe essere, invece, compito del Consiglio Direttivo della Lnd nel provare a delineare ai singoli Comitati Regionali i possibili scenari - dal più ottimistico a quello più probabile - per la conclusione dei rispettivi campionati che sono stati interrotti a fine ottobre con situazioni molte diverse da regione a regione: 838 gare da recuperare su circa 6730 sfide programmate in un mese di calcio dilettantistico in ben 206 campionati - tra Eccellenza, Promozione e Prima categoria - sparsi nei 20 Comitati Regionali della Lnd (leggi qui).

Per quanto concerne la Sardegna, nell'ipotesi di una ripresa degli allenamenti collettivi al 15 gennaio potrebbero disputarsi le prime gare di recupero a partire da domenica 31 gennaio per riallineare le classifiche: il girone unico di Eccellenza ha visto 14 rinvii in 7 giornate; i due gironi di Promozione hanno visto 6 rinvii in 5 giornate (2 per il girone A e 4 per quello B), i quattro gironi di Prima categoria hanno visto 31 rinvii in 5 giornate (10 per il girone A, 3 per girone B, 13 per quello C e 5 per quello D) mentre in Seconda categoria ci sono stati 40 rinvii in 4 giornate distribuiti per gli otto gironi. Va da sé che la Promozione - cui mancano 29 giornate da disputare - potrà recuperare anche in un solo turno le 6 gare rinviate; più complicato per l'Eccellenza - cui mancano 27 giornate da disputare - che ha Taloro e Li Punti con 4 gare da recuperare, Sant'Elena e Arbus con 3.

 

In ogni caso, supponendo la ripartenza dei campionati dalla domenica 31 gennaio 2021 (ma ci sono i recuperi), e con la già decisa ipotesi di arrivare fino a fine giugno con le gare ufficiali, ci sono 22 domeniche fino al 27 giugno: la Promozione e la Prima categoria dovrebbero sfruttare 7 dei 22 mercoledì a disposizione per effettuare i 7 turni infrasettimanali (e i recuperi); l'Eccellenza dovrebbe sfruttare 5 dei 22 mercoledì a disposizione per effettuare i 5 turni infrasettimanali (e i recuperi). Il tutto se il programma scivolasse via senza intoppi, cosa possibile solo con un protocollo che riducesse al minimo i casi che portano ai rinvii. Diversamente, e al momento realisticamente, l'unica strada potrebbe essere arrivare almeno al giro di boa con la classifica allineata per poi chiudere i campionati coi playoff e playout ma studiando la miglior formula per rendere accattivanti le sfide che decideranno le promozioni e retrocessioni stagionali.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2020/2021