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Taloro e il sogno del 2011: «Vincere per la prima volta la Coppa Italia»
Mister Fadda: «Riporterò il trofeo tolto nel 2008»

Taloro e il sogno del 2011: «Vincere per la prima volta la Coppa Italia»

È il sogno di tutta la Gavoi sportiva per il 2011, portare a casa il primo trofeo dopo 53 anni di storia: la Coppa Italia di Eccellenza. Il 19 gennaio (ore 16) il Taloro sfiderà in finale il Tortolì e il piccolo paesino (3000 abitanti circa), situato nel cuore della Barbagia, si prepara a questo grande evento per organizzare la carovana rossoblù per Dorgali, sede dell'ultimo atto della manifestazione. Il Taloro Gavoi è una società storica basata su un progetto che coinvolge tutta la popolazione, sono infatti circa 200 i cittadini che si sono associati per dare supporto alla società. In rosa ci sono praticamente solo ragazzi della zona tra cui molti gavoesi stessi, l’unico “straniero” è l’argentino ex-Ittiri Canessini. Ma, soprattutto, è un gruppo che comprende numerosi ragazzi giovanissimi e di valore assoluto: l’esempio lampante è Pietro Ladu, classe 1995, ma non sono da meno Roberto Marchi (1992), Andrea Mazzette (1994) e Federico Sedda (1993).

Finale raggiunta dopo 2 gironi di ferro per  dimenticare Macomer 2008 - La squadra di Gavoi conclude l’anno 2010 e la prima parte di stagione con un chiodo fisso in testa: la conquista della Coppa Italia di Eccellenza. I rossoblù si son qualificati per la finale regionale superando le due fasi a gironi, prima eliminando Nuorese e San Teodoro e poi Calangianus e la corazzata Fertilia, ora dovranno vedersela con il Tortolì . È la seconda volta che la squadra gavoese approda alla finalissima, ci era riuscita già nella stagione 2007/2008, ma non andò bene: infatti venne sconfitta per 2 a 1 sul neutro di Macomer dal Terralba dell’attuale mister del Taloro Vincenzo Fadda. È stato un cammino non semplice. Infatti, il primo girone è stato superato solo grazie alla differenza reti a spese della Nuorese, fermata sul pareggio a reti bianche; in quel caso è stata fondamentale la goleada rifilita al San Teodoro alla prima giornata (2 a 4). Il secondo girone, quello delle semifinali, ha visto primeggiare il Taloro grazie alla fondamentale vittoria in casa contro il Fertilia per 1 a 0, perché poi è bastato un altro pareggio, a  Calangianus stavolta per  1 a 1, per raggiungere la finalissima. Nel contempo, il Tortolì nell’ultima fase si era liberato di Carbonia e Samassi. Ora tutto il paese chiede a mister Fadda che porti a Gavoi la coppa che lui stesso "ha scippato ai rossoblù" (frase ironica che si sente spesso circolare in paese).

 

Vincenzo Fadda: «Voglio regalare la coppa a questo paese» - L’allenatore del Taloro vuole rimanere con i piedi per terra e pensare per ora al campionato, ma vuole realizzare un sogno di tuttà la collettività gavoese: «I ragazzi, in quest’ultimo periodo, durante gli allenamenti o nei momenti pre e post gara mi chiedono di riportare la Coppa Italia a casa. È una ferita ancora aperta quella del 2008 e penso che tutta la rosa lotterà con il coltello tra i denti per portare il trofeo a casa. Cerco però di farli rimanere concentrati perché il campionato è ancora lungo e dobbiamo uscire il prima possibile dalle zone a rischio della classifica, per confermare ancora la nostra società in Eccellenza». Il mister prima di pensare alla coppa vuole tornare alla vittoria in campionato dopo il pareggio in rimonta subito a Quarte contro il Sant'Elena: «In questo momento dobbiamo pensare solo alla gara del 6 gennaio contro il Samassi al Maristiai che deve servire ad interrompere il digiuno di vittorie che dura ormai da tre giornate».

 

Il ds Fabio Piras: «Deve essere il coronamento di un sogno» - Anche il direttore sportivo commenta con trepidazione e attesa la qualificazione alla finale: «Siamo molto carichi, non vediamo l’ora di andare a giocarci il 19 gennaio questo pezzo di storia e coronare il sogno di tutto un paese. Dopo più di 50 anni di storia e quasi 15 anni di Eccellenza, pensiamo che sia arrivato il momento giusto per fare un regalo alla nostra gente». Piras elogia il pubblico gavoese: «Al Maristiai ogni domenica ci sono sempre 500-600 persone e fuori casa abbiamo sempre 50-100 sostenitori al seguito, e per una popolazione come la nostra penso che sia un dato entusiasmante. Penso che la chiave di tutto ciò sia il fatto che vanno in campo praticamente sempre 11 ragazzi della zona e non può che essere un orgoglio per tutti».

 

A Dorgali il 19 gennaio (ore 16) l'atto finale - Il 19 gennaio, perciò, a Dorgali (ore 16) si stabilirà chi sarà il successore del Porto Torres. Il Taloro ci crede, l'intera Gavoi pure. Intanto, dopo la pausa natalizia i rossoblù dovranno affrontare una tre giorni durissima: come già detto anticipato, il 6 gennaio arriverà in casa il Samassi, poi il 9 la trasferta al Vanni Sanna per la sfida alla nobile decaduta Torres.

Andrea Piano

In questo articolo
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2010/2011
Tags:
Sardegna
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