«Siamo buoni ma non scemi e non giochiamo mai alla pari»
Tonara in emergenza, Verlezza: «Qualcosa non torna, nelle gare importanti sempre squalificati i perni della squadra»
Tre squalificati per la difficile sfida di domenica contro l'Atletico Uri e una sconfitta, quella di Monastir, che ancora brucia in casa di un Tonara che sa benissimo di aver lasciato per strada punti pesanti per la volata salvezza. E lo ha fatto un po' per non aver disputato la gara che aveva preparato e un po' perché all'appello manca un calcio di rigore nei minuti di recupero che avrebbe potuto dare un pareggio d'oro. Sul fallo non rilevato ai danni di Santoro è nata l'espulsione del difensore argentino che, ironicamente, ha applaudito il direttore di gara. Pochi istanti dopo, con la squadra sbilanciata, l'intervento oltre la metà campo di Fois su un avversario è costato il secondo cartellino rosso e, per di più, due giornate di squalifica al centrocampista. In precedenza era stato allontanato dal campo il tecnico Ivan Cirinà che il Giudice Sportivo ha poi graziato permettendogli, perlomeno, di affrontare la sua ex squadra dalla panchina.
Il presidente del club barbaricino Vincenzo Verlezza non nasconde tutto il suo disappunto per la direzione di gara che sta compromettendo il delicato finale di stagione: «Siamo delusi per quanto accaduto nella gara di Monastir ma non per la sconfitta in sé, visto che la squadra non ha offerto la sua migliore prestazione, piuttosto per le decisioni prese dall'arbitro. Zeutsa, in una fase concitata della gara prende un'ammonizione per aver risposto alla panchina avversaria, che stava sempre protestando mentre ad essere allontanato è stato poi il nostro tecnico. Santoro, è vero, ha avuto un comportamento irrispettoso nei confronti dell'arbitro ma se gli avesse fischiato il rigore sacrosanto ovviamente non sarebbe stato espulso. Fois ha fatto fallo non da ultimo uomo e, non si capisce perché, ha preso addirittura due giornate di squalifica. Noi siamo educati e non abbiamo mai esternato le nostre problematiche, neanche quando siamo stati penalizzati, come a Sorso, con un gol annullato e l'espulsione di Antonio Pili. Il nostro capitano è mancato in una gara importante come il derby contro il Taloro così come a Monastir»». Dispiaciuto e amareggiato il centrocampista classe '97: «Era un fallo normalissimo non da espulsione - dice Fois - Ho parlato direttamente con l'arbitro e mi ha detto che gli dispiaceva per avermi espulso a pochi secondi dalla fine. Ora mi vedo dare due giornate, mi cade il mondo addosso e mi passa la voglia di giocare a calcio. Mi sento preso in giro e penalizzato. Salterò anche la gara di Samassi, tornerò per l'ultima contro la Ferrini e, a questo punto, spero sia per noi decisiva per la salvezza».
Settimana scorsa lo stesso Monastir si era lamentato degli arbitraggi: «In tutti questi anni di presidenza - dice Verlezza - non mi sono mai lamentato ma, ad un certo punto, arrivi a dire che forse dovevamo farlo un prima anche noi. Mi mancano le spiegazioni sui gol annullati, rigori non dati e le espulsioni, se diamo fastidio ci mettiamo da parte». Sul discorso dei continui cartellini ricevuti il massimo dirigente vede un qualcosa di poco chiaro: «In tutte le gare importanti che affrontiamo ci ritroviamo squalificati i giocatori che erano in diffida. Non voglio pensare male, mi dà fastidio parlare degli arbitri perché lo sono stato e so cosa vuol dire confrontarsi a certi livelli e decidere in una frazione di secondo però adesso mi sorge un dubbio. Siamo buoni ma non scemi, qualcosa non torna, stranamente vanno a toccare sempre i giocatori con più personalità, i perni della squadra. Gli arbitri sono in buona fede ma siamo sempre noi a subire, non chiediamo di avere vantaggi, le gare si vincono sul campo ma non le giochiamo alla pari. Tra Sorso e Monastir ci mancano due punti che sarebbero stati oro e ci avrebbero dato un'altra prospettiva. Dobbiamo invece correre e stare attenti». Domenica a Tonara arriva l'Atletico Uri da affrontare senza Zeutsa, Fois e Santoro: «Siamo alla fine della stagione, mancano tre giornate e sono decisive. La situazione è delicata ma la squadra è a mille, anche in situazioni critiche è uscita a testa alta. I ragazzi stanno dando l'anima e il paese ci sta vicino ma se dobbiamo retrocedere dev'essere perché gli avversari sono più forti di noi e non per errori arbitrali. Noi non ci scoraggiamo, mi dà fastidio che una società come la nostra non riceve lo stesso rispetto che diamo».