Emiliano Melis capeggia una folta pattuglia di altri evergreen
Tore Carboni e Mauro Ragatzu, la classe non ha fine: triplette vincenti con Bosa e Nuorese
Chiamateli immortali o usato garantito, sta di fatto alcuni 40enni, o giù di lì, stanno diventando i protagonisti di alcune squadre dell'Eccellenza. Nell'ultima giornata Salvatore Carboni ha riportato la vittoria a Bosa, dopo il ko a Ghilarza, demolendo il La Palma con una tripletta nel 4-1 ai cagliaritani e si porta in testa alla classifica cannonieri con 5 reti. Per l'allenatore-giocatore classe 1979, con quasi 300 gare nei professionisti e diversi campionati vinti con le maglie di Alessandria, Gela, Grosseto, Portogruaro, Pescara e Catanzaro, ogni stagione da 5 anni a questa parte è una nuova sfida per portare i rossoblù sempre più in alto nel panorama calcistico regionale. Per i planargiesi confermarsi in Eccellenza significa vincere il proprio campionato.
Sempre domenica Mauro Ragatzu, classe 1982 e autore anche lui di tre gol nel 3-0 casalingo al Guspini, ha cancellato lo 0-3 con l'Ossese di due settimane fa al Frogheri che aveva creato non poche ansie ai verdazzurri di Prastaro. Il 37enne bomber di Quartu, 4 gol in 5 presenze, è stato il trascinatore dei barbaricini nella prima vera gara in cui ha superato l'infortunio muscolare patito nella gara contro l'Atletico Uri alla seconda giornata quando chiese il cambio dopo 18' di gioco. In Coppa Italia ha segnato 2 gol in 2 gare. Con Luca Caboni forma una delle coppie più temute del campionato e quanto sia elevata l'intesa tra loro e quanto si stimino si è avuto conferma domenica quando, alla fine del primo, Caboni ha procurato il calcio di rigore lasciando al partner d'attacco l'onere e la gioia di ritrovare la via del gol dopo la rete all'esordio a Carbonia.
Nel big-match di giornata, a Cagliari, a guidare l'attacco della Ferrini c'era Emiliano Melis, classe 1979, che ha cercato di mettere in difficoltà la difesa del Carbonia agendo da falso centravanti. Non il ruolo che l'ha portato ad inizio carriera ad esordire in serie A nel Cagliari ma che sa interpretare benissimo dall'alto della sua grande intelligenza calcistica e professionalità. I biancorossoblù hanno perso la sfida-primato 2-0 ma sono l'autentica sorpresa di quest'avvio di campionato avendo come obiettivo la salvezza. L'anno scorso, durante il girone di ritorno, Melis ha accettato di dare una mano al suo ex compagno in rossoblù Sebastiano Pinna per mantenere la massima categoria regionale al club cagliaritano. In questa stagione per 6 gare è entrato a 15'-20' dalla fine mentre domenica ha vestito per la prima volta la maglia da titolare rispondendo presente. Presto sarà presente anche nel tabellino marcatori come da 20 anni a questa parte.
Ma il campionato di Eccellenza mette in evidenza altri evergreen di lusso, in alcuni casi prossimi alla quarantina. La San Marco cerca la salvezza e in difesa spicca il capitano Pierluigi Porcu, classe 1980, con oltre 550 gare giocate tra serie C1, C2, D, Eccellenza e Promozione, quest'ultima categoria conosciuta proprio con gli asseminesi trascinati a suon di gol (6) l'anno scorso nello storico salto in Eccellenza. L'omonimo Daniele Porcu, classe 1982, anche lui difensore centrale è il punto di riferimento del Monastir. Da lui parte l'azione della squadra di Manunza e qualche volta va in rete come è capitato nel successo a Bosa per 4-1. Domenica ha vinto il duello in campo ad Arbus con un altro classe 1982, Nicola Sogus, centrocampista di grande classe sempre tra i migliori a 37 anni. Coi granata gioca l'attaccante Christian Viani, classe 1980, un esempio di professionalità e sempre sulla breccia. L'argentino giunto in Sardegna nel 2004 col Sinnai è protagonista di campionati vinti o salti di categoria con le maglie di Castiadas, Porto Corallo, Lanusei, Tortolì e Muravera. Nel Taloro il capitano e anima della squadra è sempre Roberto Mele (1982) che vince sempre la battaglia con gli infortuni ed è in campo a trascinare i compagni di squadra. Quest'anno dovrà superarsi viste le iniziali difficoltà che stanno attraversando proprio i barbaricini ultimi in classifica. Vola da un palo all'altro a 38 anni Fabio Toro (1981), portiere del Guspini dall'alto rendimento in ogni gara con tanti campionati vinti in carriera (Progetto Sant'Elia, Pirri, Ferrini, Samassi e Arbus). Il pari età Simone Stocchino (1981), andato anche l'anno scorso in doppia cifra con il Guspini dopo la fortunata parentesi al Ghilarza, sta trovando poco spazio nel La Palma che spesso utilizza il fuoriquota in attacco come partner di Tronu. Domenica era assente a Bosa dove ha giocato titolare Giampietro Pischedda, centrocampista classe 1982, una colonna dei planarigiesi. Quando rimetterà piede in campo Christian Usai (1977), capitano del Porto Rotondo ai box per un infortunio, si confermerà il giocatore più anziano del campionato coi suoi 42 anni.
(nella foto Mauro Ragatrzu e Daniele Porcu nella recente sfida Monastir-Nuorese)