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Serie D
Fadda: «Queste partite non si possono pareggiare»

Torres fermata dall'Astrea e dal fango, Sanna: «Un'occasione persa ma su quel campo disastroso era impossibile giocare»

C'è amarezza nelle parole di Marco Sanna, il tecnico della Torres sperava di poter giocare la gara con l'Astrea potendo sfruttare le armi migliori: il fraseggio e il gioco palla a terra. Invece i rossoblù, sul terreno fangoso di Casal di Marmo, per guadagnare metri sono stati costretti ad alzare la palla: «Bisognava farlo - spiega l'allenatore rossoblù a RadioTorres - perché in un campo disastroso non era possibile giocare. Abbiamo fatto molta fatica, la gara si è fatta difficile contro una discreta squadra, che ha pensato più a difendersi che attaccare. Ha costruito delle buone azioni ma sono state pochissime, noi ci abbiamo provato fino all'ultimo ma l'Astrea si è difesa bene e qualche volta ha rilanciato specie nella ripresa, abbiamo rischiato di prendere gol ma anche di farlo». Ai fini della classifica il pareggio in casa dell'ultima della classe non era stato messo in preventivo: «È un'occasione persa perché pensavamo di fare meglio, non voglio dare la colpa al campo ma dovevamo essere più cattivi e determinanati. E, probabilmente, giocare meglio tecnicamente». Oltre alle assenze di Musto, Casini e Biondi al 40' del primo tempo si è aggiunta anche quella di Lisai. «Giancarlo è il nostro punto di forza - ammette Sanna - è uscito per una botta al costato, al suo posto è entrato Marcangeli che ha altre caratteristiche, è un '98, ha fatto benissimo ma questo non è bastato. Ci abbiamo provato su calci piazzati e su qualche azione manovrata ma era impossibile mettere palla a terra e quando l'alzavamo loro fisicamente ci sono ed è stata dura». 

 

Massimo Fadda, ad inizio ripresa, ha salvato il risultato con alcuni interventi decisivi su Carlini. «Ho fatto il mio dovere - dice nel dopogara come riporta RadioTorres - bravi anche i difensori ad essere pronti sulla mia respinta». Il portiere non nasconde il sui disappunto per il risultato: «Dovevamo stare più attenti e uniti. Con tutto il rispetto per l'Astrea ma queste partite non si possono pareggiare. Siamo stati un po' sfortunati lì davanti e il campo non ci ha aiutato per niente. Pochi tiri in porta? No, il loro portiere ha fatto qualche intervento. Rincorrere non è facile, al minimo passo falso si è subito giù». Michele Chelo è stato chiamato a sostituire il bomber Musto ma, insieme con gli altri trequartisti, ha concluso poco: «Io ho cercato di dare quello che potevo - dice l'ex Selargius a RadioTorres - ma non è andata come speravo, lavorerò per fare meglio. Il campo ci ha un po' scombussolato i piani impedendoci di giocare com'è nostro solito, con palla a terra e verticalizzazioni filtranti. L'Astrea ha fatto una gara maschia, combattendo su tutti i palloni, il calcio è così. Ora ci aspettano due settimane di lavoro dove cercheremo di rimettere in ordine le idee e riprendere assolutamente la strada giusta». L'attaccante classe 1993, ex Primavera del Cagliari, non demorde: «L'obiettivo è di vincere tutte le partite poi si vedrà, quando si indossa questa maglia bisogna crederci sempre e tentare di vincere ogni gara. Dobbiamo ritornare sulla nostra strada, con la mentalità giusta che oggi è mancata un poco».

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2015/2016
Tags:
Sardegna
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