La società cerca il suo nuovo assetto
Torres, il punto: Una vittoria scaccianubi
La Curva Nord è ancora assente, protesta contro i provvedimenti presi contro alcuni dei suoi rappresentanti in seguito ai fatti del post Fertilia – Torres. La società, a riguardo, non fa sentire la sua voce mentre attende di trovare un nuovo assetto, fra dubbi e perplessità che vedrebbero Marras, presidente in pectore, forse sempre più lontano dal progetto rossoblu al maschile, Lorenzoni in ascesa e D’Onofrio defilato dopo un inizio propositivo ed energico. Una situazione in pieno divenire che però cozza con l’esigenza di dare stabilità ad un campionato che è arduo da affrontare di per sé, e non ha bisogno di complicazioni date dalle contingenze. A San Sperate contro il Villasimius, nell’ultimo impegno stagionale, la Torres orfana di Michele Tamponi dirottato in tribuna causa squalifica, trova ancora una volta in Tribuna la sua guida, giocatore di categoria superiore che sposato il progetto in estate sta facendo la sua parte, senza risparmiarsi e provando a dare la scossa con i suoi gol, 4 in totale, ad una brutta addormentata che stava precipitando in un sonno cronico. La classifica dice 11, la vetta presidiata dal Porto Torres degli ex Frau e Seba Pinna (e tanti altri), dista 9 lunghezze. Niente è perduto, ma occorre rimboccarsi le maniche ed arrotare gli scarpini, già da domenica prossima contro il Muravera di Lulù Oliveira. Quando non vinci, e la Torres il vizio l’aveva perso da tempo, dalla prima di campionato contro il Calangianus, il morale va giù, ma se non reagisci, ed anche questo è stato un passaggio del primo scorcio d’Eccellenza torresina, rischi di affondare. Giocatori che vanno, giocatori che vengono, da valutare, da firmare poi da amalgamare ed inserire in schemi che al mutar delle pedine rischiano di saltare. Però prima di saltare, e far saltare il banco, la Torres con un colpo di coda ha portato a casa una vittoria che non scaccia le nubi ma le allontana leggermente, in attesa dei classici ed attesi tempi migliori. Non le scaccia perché i problemi congeniti, restano. Perché gli infortuni e le precarie condizioni non aiutano. Perché i ruoli in campo vanno rispettati, vedi Maninchedda bene esterno di difesa, ma a volte per necessità ci si deve adattare e non si gioca al top. Perché mentalmente non si è solidi nelle convinzioni, ed a pagare sono i mezzi, le prestazioni. Perché serve serenità. Perché serve impegno. Da oggi pomeriggio quindi via alla ripresa degli allenamenti sul sintetico di Codrongianus. Rapida analisi con commento, correzione errori relativa al match con il Villasimius, lavoro atletico e tecnica col pallone. Recuperato appieno il numero uno Solimeno, hanno lavorato a parte con il fisioterapista D’Alessandro Muzzoni, Soggia, Auzzas, Soro e Cherchi. Fermo ai box solo il difensore Gallotta. Domani si replica, ma la replica più attesa dovrà arrivare domenica, contro un Muravera già nel mirino.