«Grande prova, ragazzi disponibili e si sacrificano molto»
Torres, la prima gioia con Graziani: «È solo l'inizio, la strada è lunga e bisogna lavorare duro»
Al terzo tentativo Archimede Graziani centra la vittoria ed è la prima stagionale della Torres. Contro il Gladiator, tre punti importantissimi accompagnato da una prova convincente frutto di un nuovo lavoro e modulo che sta premiando lo sforzo del gruppo rossoblù. L'ex tecnico di Avellino e Lanusei commenta ai microfoni di Torrestv il 2-1: «I ragazzi stanno lavorando molto bene durante la settimana, i risultati e le prestazioni che andiamo a fare sono frutto di quel lavoro. Va dato grande merito ai ragazzi che si sono messi a disposizione e si sacrificano su tante cose. Sono felice per la vittoria ma lo sono dentro, chi sorride sempre per me è un ebete. L'importante è aver dato una grande valutazione alla prova dei giocatori».
Il primo gol l'hanno costruito e realizzato i due esterni del centrocampo a cinque: scatto di Melli a destra e rete di Bilea che chiude l'azione da sinistra. «A qualcuno è sembrato strano che sabato pomeriggio facessi un allenamento di 3 ore e mezzo, ma non contano i giorni perché quando c'è da provare qualcosa si prova. E poi è finito fuori questo. Finché i giocatori non fanno certe cose è inutile mangiarsi le mani dopo se non si prova prima. Ancora una volta sottolineo che se io mi permetto di fare queste cose vuol dire che ho grande disponibilità da parte loro».
La Torres resta vigile sul mercato. «Cosa manca? Ci penserà la società - continua il tecnico - io so solo che riprendiamo a lavorare. C'è grande sintonia col direttore e, soprattutto, col presidente, loro sono al corrente di tutto. Ma non è neanche facile migliorare questa squadra, formata da giocatori molto interessanti. Dobbiamo ora recuperare lavoro sul lavoro collettivo. Noi abbiamo intrapreso un cammino, che è solo all'inizio, ma la strada è lunga e dobbiamo percorrere tanti chilometri per arrivare lontani. E questo tragitto lo percorreremo solo facendo un duro lavoro. Poi più avanti, quando le cose saranno normali, dirò cosa penso dell'inizio».