Tortolì-Samassi, i fratelli Usai contro. Antonio: «Punti pesanti e chi perde pagherà la cena». Luigi: «Vogliamo il riscatto, gli stringerò la mano»

Un anno fa indossavano la stessa maglia, quella del Monastir, poi a dicembre i fratelli Usai si sono divisi e Antonio (a sinistra nella foto) scelse il Tortolì e la serie D mentre Luigi (a destra nella foto) passò al Tonara. Ora si ritrovano l'uno contro l'altro perché il primo, classe '93, ha deciso di restare in Ogliastra dopo l'amara retrocessione e il secondo, classe '96, ha detto sì da una settimana al Samassi e ha fatto l'esordio mercoledì contro la Nuorese. 

«Avevo già parlato col Samassi a inizio luglio - racconta Luigi (nella foto a sinistra con la maglia del Samassi) - ma per altre ragioni non avevamo chiuso la trattativa. Ho fatto questa scelta perché il Samassi è una delle società più serie in Eccellenza e ora che sono qua, seppur da pochissimo, posso confermarlo. Avendo dei compagni di squadra come Angheleddu, Sogus e Uccheddu, i più "anziani" del gruppo e veri uomini di calcio, per me è stato subito facilissimo adattarmi. Ringrazio per la fiducia che mi ha dato mister Busanca sin da subito e ringrazio anche la mia ragazza perché mi ha supportato in questo ultimo periodo, non facile, quando mi allenavo da solo prima di firmare». Lo 0-3 con la Nuorese è un risultato troppo severo per i mediocampidanesi. «Il risultato non rispecchia la partita - continua il 22enne difensore - abbiamo giocato tutti uniti e con l'atteggiamento giusto ma, purtroppo, ci conosciamo da troppo poco. Partita dopo partita sono sicuro che miglioreremo perché questa squadra, seppur giovane, ha tante qualità». Il riscatto passa da una trasferta difficile: «Andremo a Tortolì a giocarci la nostra partita cercando di dare sempre il massimo come facciamo anche negli allenamenti».

Il Tortolì è reduce dalla sconfitta per 2-1 a Monastir e Antonio Usai non ha potuto giocare la sfida da ex per un fastidio muscolare: «Avrei voluto dare una mano ai miei compagni ma ero indisponibile. Abbiamo fatto bene, palleggiato e corso, poi poco prima del riposo abbiamo subito l’1-0 e ad inizio ripresa anche il rigore del loro raddoppio che, per quanto mi riguarda, era molto dubbio. C'è stata una buonissima reazione da parte nostra e il mio ex compagno Matteo Zanda è stato molto bravo a fare 3-4 parate decisive. Poi il 2-1 di Melis è arrivato quando mancava poco alla fine per riuscire a pareggiare». I rossoblù cercherano di muovere nuovamente la classifica in un match dai contorni particolari per il 25enne centrale di difesa: «Oltre ad essere una gara molto importante perché mette in palio punti pesanti, sarà per me particolare perché è una sfida in famiglia. Tutta la settimana ci siamo presi in giro, dopo la partita col Monastir sono rimasto a dormire a Cagliari da Luigi ma non mi è sembrato tanto d’accordo perché era già in clima partita». Il fratello minore ammette: «Giocherò per la prima volta contro Antonio e, ovviamente, in questa settimana non è stato facile. Di calcio abbiamo parlato poco perché ognuno si è tenuto i propri schemi per sé».

Guai ad uscire dal campo sconfitti. «Chi perderà sicuramente dovrà pagare la cena alla famiglia - chiarisce Antonio - e subirà prese in giro pesanti per parecchi mesi in casa. Spero, da fratello maggiore, di vincere io anche se non sarà facile perché il Samassi è una bella squadra». Luigi ribatte: «Sarà una bella esperienza e ci divertiremo sicuramente, spero che paghi lui la cena e gli stringerò la mano con il sorriso sia in campo che a casa. Ovviamente non sappiamo quando ci ritroveremo avversari perciò ci sfotteremo per molto tempo, è tutta la settimana che lo facciamo». La sfida in famiglia sarà vissuta anche da chi non scenderà in campo, in tribuna al comunale Sa Suergera di Girasole ci saranno i genitori Antonio e Luigi. Ma i fratelli Usai precisano: «Loro in questi giorni hanno usato poche parole: "Che vinca il migliore". E non litigate».