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Francesco Loi, allenatore, Tortolì
Contro l'Anzio altro bivio decisivo, prima di Aprilia e del derby col Lanusei

Tortolì, a San Teodoro la vittoria della svolta o della tregua? La squadra sta con mister Loi ma per l'obiettivo-salvezza l'unità deve essere totale 

Si dice che le vittorie rimarginano tutte le ferite. Oppure rimandano solo la cicatrizzazione se il problema non è strettamente legato alle vittorie. Il Tortolì ferito dalle sconfitte (7 in 8 giornate) ma che vince l'importantissimo derby della disperazione contro il San Teodoro si sta avviando alla guarigione? Solo i prossimi impegni potranno dire quanto sia tornata solida o meno la posizione del tecnico Francesco Loi, in tribuna contro i galluresi per scontare la seconda delle due giornate di squalifica. 

Perché non c'è dubbio che la posizione dell'allenatore del "triplete" si sia, dopo il pari interno contro il Latte Dolce, via via indebolita nelle ultime quattro sconfitte di fila (Lupa Roma, Albalonga, Flaminia e Atletico) con le voci di un imminente esonero che stava per concretizzarsi proprio dopo l'ultima sconfitta in casa per 0-5 (contro l'attuale vice-capolista) e dopo le dimissioni portate in seno al direttivo da parte del direttore generale Giorgio Todde e del direttore sportivo Andrea Solanas. La "dead line" è stata poi spostata alla gara contro il San Teodoro, il primo dei tre scontri (e mezzo) diretti per la salvezza. E con essa si accavallavano le voci di possibili scenari in caso di sconfitta: nuovo allenatore (Virgilio Perra o Guglielmo Bacci tra i più papabili), soluzione interna (Mariano Murino, responsabile del settore giovanile, già guida dei rossoblù in Promozione ed Eccellenza) e un cospicuo mercato in entrata prevedendo, di contro, l'uscita di diversi giocatori voluti quest'anno da Loi o che seguono il mister da diverse stagioni. 

Voci che, come spesso accade nel mondo del calcio, sono arrivate nello spogliatoio dei rossoblù. Ma che non l'hanno scalfito. A San Teodoro è giunta una vittoria, la seconda stagionale, sofferta e in bilico sino alla fine come è nella logica delle cose vista l'importanza della posta in palio e che ha ribadito una verità: la squadra è al fianco dell'allenatore. Lo si è visto nella voglia di lottare quando i viola spingevano alla ricerca del pareggio (con Floris più volte miracoloso nei tiri ravvicinati) e lo si è visto nel gol del raddoppio di Gutierrez, con il difensore argentino insieme coi compagni a festeggiare la rete nella porzione di tribuna presidiata da mister Loi. Un segnale chiaro di unità di intenti e di vicinanza al tecnico per una settimana posto sulla graticola sebbene il presidente Giovanni Cualbu, a fine gara, abbia poi smentito le voci di panchina traballante e della posizione del tecnico mai messa in discussione. Il tecnico non ha parlato lasciando l'impianto gallurese non molto dopo il triplice fischio, soddisfatto probabilmente più della risposta data in campo dalla squadra che dai preziosissimi tre punti  

La storia della serie D dimostra che le squadre sarde che partono con l'obiettivo della salvezza sono destinate a soffrire fino all'ultima giornata, che hanno maggiori probabilità delle squadre laziali (superiori per budget, bacino d'utenza e orizzonti di mercato) di retrocedere e che può diventare un quasi successo anche arrivare a giocarsi la categoria in una sfida playout. Chi ha raggiunto il traguardo lo ha fatto quando tutte le componenti (giocatori, staff tecnico, società e pubblico) viaggiavano nella stessa direzione. Se quella imboccata dal Tortolì domenica scorsa è la giusta direzione lo si vedrà già nella prossima gara contro l'Anzio che potrebbe portare alla prima vittoria casalinga in serie D, ad effettuare il sorpasso in classifica sugli avversari e dare lo slancio giusto per la trasferta di Aprilia (schizzata al settimo posto con 20 punti) prima dello storico derby contro il Lanusei. Che apre dicembre, mese del mercato di riparazione.

In questo articolo
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2017/2018
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12 Andata