Il tecnico cagliaritano soddisfatto dei suoi
Tre domande a Diego Podda all'indomani della vittoria contro il Futsal Tridentina
Il bello delle gare in notturna per un allenatore è che dopo, se hai vinto, dormi bene. O anche se l'adrenalina ha la meglio, le immagini che ti frullano in mente mentre ti rigiri sul cuscino sono dolci e piacevoli. Come il sapore dei punti conquistati.
Che, nel caso del Cagliari, sono ora dodici e significano addirittura primo posto, sia pur con una o due partite in più rispetto alle avversarie.
All'indomani della netta vittoria sul Tridentina, abbiamo chiesto a Diego un commento sulla partita.
"Queste sono le vittorie che mi piacciono di più" - esordisce Podda - "perché arrivano contro avversari che ti creano difficoltà. Si presentano con un punto in classifica e mettono in campo ritmo e organizzazione che potresti non aspettarti. Ma la nostra voglia di far bene va oltre l'avversario, è legata a noi stessi, all'ambizione di crescere, migliorarci, divertirci.
L'abbiamo vinta bene, mettendo in campo testa, tecnica, tattica e cuore. Una vittoria che ci serviva per chiudere bene la prima parte, adesso quattro trasferte nelle prossime sei partite per provare a centrare qualificazione alla Coppa e soprattutto per capire ancora meglio come siamo fatti".
Dopo sei gare, che tipo di evoluzione hai visto nella tua squadra? Come ti senti rispetto al programma che avevi in mente ad inizio anno?
"Credo che ci siano margini di miglioramento importanti sia dal punto di vista individuale che collettivo. Pur avendo già un'identità nella quale ci si ritrova con convinzione, diversi giocatori possono migliorare il proprio rendimento, mi riferisco soprattutto ai nuovi, per i quali però è solo questione di tempo. La crescita individuale farà migliorare il collettivo, andando a perfezionare alcuni aspetti del nostro gioco, in primis l'intensità difensiva, già apprezzabile, ma migliorabile, considerando la mia mentalità e quella di un gruppo agonisticamente molto forte. Il programma iniziale lo stiamo rispettando in pieno, la classifica è quella che ci meritiamo, l'obiettivo è migliorare ogni cosa".
Hai diversi giocatori che l'anno scorso disputavano campionati regionali. Sanno pagando pegno alla doppio salto di categoria?
"Ho giocatori che devono adeguarsi a ritmo, categoria e metodo, ma gran parte di questo adeguamento per certi aspetti c'è stato. Manca la parte applicata ai massimi livelli, come la capacità di esprimersi al top contro avversari di livello, contro i quali serve esperienza e quella arriva solo con il tempo".
Grazie Diego!