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Luigi Pinna, difensore, Carbonia
Stop calcio dilettantistico, decide il Consiglio Federale

Un anno fa la pandemia fermò i campionati: l'ultima gara ufficiale in Sardegna fu del Carbonia in Coppa Italia

L'anniversario per il calcio dilettantistico sardo è stato lunedì 1 marzo, perché le ultime gare ufficiali dei campionati relativi alla stagione 2019-20 si disputarono il primo giorno di marzo ma, tecnicamente, il calcio isolano fu fermato per l'emergenza Covid-19 ufficialmente il 5 marzo, attraverso il comunicato del Comitato Regionale che decise «di sospendere e rinviare a data da stabilirsi le gare in programma nella giornata odierna del 5 marzo 2020 di qualsiasi ordine e/o categoria sia Dilettanti che di Settore Giovanile». Una decisione presa in concomitanza con la sospensione in tutto il territorio nazionale della didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, università compresa.

 

Il giorno prima fu giocata in Sardegna l'ultima gara ufficiale, il match di Coppa Italia Dilettanti tra Carbonia e Real Monterotondo finita 1-0 allo Zoboli col gol di Kassama (qui la cronaca del match) che sancì l'eliminazione dei sulcitani al primo turno nazionale dalla manifestazione tricolore in virtù del ko per 3-1 all'andata (nella foto il colpo di testa di Luigi Pinna). Poi l'Italia intera entrò in lockdown dal 10 marzo e solo il 20 maggio la Figc decide di "interrompere definitivamente lo svolgimento delle competizioni sportive organizzate dalla Lega Nazionale Dilettanti, sia a livello nazionale che territoriale, relative alla stagione sportiva 2019/2020".

 

Trascorsa l'estate, la nuova stagione in Sardegna è partita con le gare di Coppa Italia di Eccellenza e Promozione nei giorni del 12-13 settembre mentre i campionati sono partiti il 26-27 settembre per poi fermarsi dal 26 ottobre fino a oggi. Perciò, da quel 4 marzo 2020 in poi il calcio isolano ha potuto far disputare appena 7 giornate nel campionato in Eccellenza, 5 giornate in quelli di Promozione (due gironi) e Prima categoria (quattro gironi) e 4 giornate in quello di Seconda categoria (otto gironi), dovendo recuperare 50 gare calendarizzate nei primi tre campionati regionali (leggi qui).

 

Nell'ultimo Dpcm, il primo del governo Draghi, che entra in vigore dal 6 marzo 2021 e produrrà gli effetti fino al 6 aprile, è stata confermata la sospensione degli eventi e delle competizioni sportive degli sport individuali e di squadra, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato mentre restano consentiti soltanto gli eventi e le competizioni sportive, riconosciuti di preminente interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici, con provvedimento del Coni. E proprio domani il Consiglio Federale della Figc discuterà, tra i vari ordini del giorno, anche "dell'attività dilettantistica: determinazioni in merito alle competizioni della stagione sportiva 2020/21".

 

Ad un anno esatto dallo stop dei campionati dilettantistici, il Consiglio Federale dovrà fare i conti con il prolungamento della sospensione degli sport di contatto fino a Pasqua che, unita all'aumento dei contagi del virus su tutto il territorio nazionale, potrebbe segnare la fine anticipata della stagione 2020-21. Resta uno spiraglio solo per il campionato di Eccellenza sul quale c'è un accordo col Coni per elevarlo a competizione di "preminente interesse nazionale" ma un'eventuale ripresa comporterà l'adozione di un protocollo sanitario, la partecipazione su base volontaria col blocco delle retrocessioni e un nuovo format. Un percorso molto tortuoso sul quale in molti si chiedono se ne varrà davvero la pena per creare le promozioni e tenere la regolarità anche della serie D che, altrimenti, andrebbe a valutare l'annullamento delle retrocessioni a campionato in corso. 

 

 

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2020/2021
Tags:
Coppa Italia