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Un Latte Dolce e amaro con Masala al Genoa, le giovanili vincenti e la retrocessione in Eccellenza
Serie D persa ma tre titoli regionali in bacheca

Un Latte Dolce e amaro con Masala al Genoa, le giovanili vincenti e la retrocessione in Eccellenza

Il Latte Dolce in Eccellenza e Alessandro Masala al Genoa sono le facce della stessa medaglia di una bellissima stagione per il club sassarese terminata col risultato più amaro: la retrocessione. Perché se i ragazzi di Pierluigi Scotto piangono per l'addio alla serie D dopo un solo anno, la società del presidente Roberto Fresu e del "deus ex machina" Alessio Marras può andare orgogliosa per aver mandato un suo giocatore in un club importante di serie A e può anche riternersi più che soddisfatta per i grandissimi traguardi raggiunti con il settore giovanile: vittoria del titolo regionale con i Giovanissimi di Giovanni Mallau, gli Allievi di Mino Sotgiu, trascinati alla vittoria da Simone Scotto figlio del tecnico della prima squadra, e gli Juniores (nel girone dei club con le prime squadre in serie D) di Luca Calledda.

 

Masala con la maglia n°8 e la fascia di capitano con la Nazionale U17

Masala in maglia genoanaAlessandro Masala che firma con i Grifoni genoani è la punta dell'iceberg di un lavoro certosino del settore giovanile organizzato da Pierluigi Scotto sin dal momento in cui è stato chiamato, sei anni fa, per allenare la prima squadra. I giovani che si mettono in mostra nelle categorie minori vengono subito aggregati nella squadra maggiore, crescono e si impongono come ha fatto il centrocampista classe 1996, titolare negli ultimi due campionati ed esploso in questa stagione dove ha collezionato convocazioni su convocazioni con la Rappresentativa di Serie D e poi con la Nazionale Dilettanti Under 17. Al Genoa aveva fatto tre stage un anno fa grazie ai contatti del tecnico Pierluigi Scotto, ben conosciuto dalla società rossoblù e dal responsabile del settore giovanile Michele Sbravati (più l'ex cagliaritano Francesco Bega) perché l'altro figlio, Luigi (attaccante), ha giocato nelle giovanili dei Grifoni e aveva una media-gol nettamente superiore a El Sharaawy. Alessandro Masala ha fatto il resto, confermando le enormi qualità in una stagione dove è cresciuta anche la sua visibilità e ora proverà a giocarsi le carte nel calcio che conta. Dietro di lui ci sono altri giovani di valore come i difensori classe '95 Alessandro Gambella e Andrea Chessa, e hanno mostrato enormi capacità anche glli attaccanti Salvatore Pinna (1996) e Sebastiano Onali (1997), quest'ultimo autore del gol decisivo nel derby con l'Arzachena.

 

Il pianeta Latte Dolce non può perciò ritenersi sconfitto perché in serie D, nell'ultima e importantissima gara dell'anno, quella dei playout persa 2-1 contro il Selargius, non è riuscito a mantenere la categoria che con tanto impegno, sudore e abnegazone Delizos e compagni hanno provato a conservare lottando duramente per dieci mesi. I sassaresi hanno comunque vinto per aver esportato in tutta la Sardegna e oltre Tirreno un modello vincente, con una prima squadra che ha giocato a testa alta in tutti i campi dell'Isola e del Lazio, mostrando orgoglio e organizzazione di gioco di prima fascia, e con un settore giovanile che ha primeggiato in ogni categoria. La retrocessione agli spareggi dopo una stagione conclusa con 43 punti, una quota utile in tutti gli altri otto girone di serie D per salvarsi, è stata una brutta botta per società, tecnico e giocatori. La grande amarezza del post-playout sta lasciando spazio ad una voglia di riscatto sempre più crescente. I dirigenti sono compatti e i giocatori motivati per riprendersi ciò che hanno inopinatamente perso in 90' ma il tipo di ripartenza dipenderà anche dalle decisioni dell'allenatore Pierluigi Scotto, ogni anno capace di alzare sempre più in alto l'asticella dei traguardi dei biancoblù passando dalla finale di Coppa Italia di Promozione persa contro il Pula nel 2011, alla vittoria del campionato di Promozione nel 2012 e poi la finale dei playoff nazionali di Eccellenza del 2013 contro il Montegranaro che ha permesso il ripescaggio in serie D. Potrebbe chiudere il ciclo e accettare di fare esperienze altrove in piazze come minimo di serie D oppure restare in sella per riportare i suoi ragazzi laddove credeva e sperava di poterli lasciare già in questa stagione.

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
Girone G