«Ora viene il bello abbiamo tutti scontri diretti»
Valledoria, un'altra impresa per la salvezza, mister Ventricini: «Bene con le grandi, contro il Latte Dolce un pari ottenuto con carattere. Altre tre vittorie ed è fatta»
Solo Ferrini e Tergu erano riuscite nell'intento di salvare la pellaccia sul campo del Latte Dolce, ora all'elenco si aggiunge anche il Valledoria che domenica ha fermato l'attacco della capolista e strappato un punto importantissimo per raggiungere l'obiettivo salvezza. Il tecnico dei doriani Giorgio Ventricini aveva fiducia di passare indenne una trasferta sulla carta proibitiva e allungare la striscia positiva a cinque risultati utili di fila: «Veniamo da un bel momento e stiamo attraversando un buon periodo di forma, quando ti trovi in situazioni di classifica critiche che l'avversario sia primo, quinto o ultimo devi fare punti. Domenica è uscito fuori il carattere della squadra e abbiamo fatto un'impresa visto che in pochi erano riusciti a passare indenni sul campo della capolista».
Una gara difensiva un po' per scelta visto il grande valore del Latte Dolce e poi per necessità dopo la prima delle due espulsioni
«Non è stata una gara prettamente difensiva, nel primo tempo per merito del Latte Dolce abbiamo avuto difficoltà ad attaccare, nel secondo tempo siamo andati meglio considerando che senza Franca e Pitruzzello abbiamo dovuto rivedere l'organizzazione in mezzo al campo con Dettori regista, di conseguenza è mancata la sua spinta in fascia. Nella ripresa comunque siamo andati meglio, avendo più occasioni e abbiamo anche segnato un gol annullato per un dubbio fuorigioco. Il pareggio è comunque meritato»
Il pareggio conferma la bell'accelerata con 11 punti nelle ultime 5 gare
«Con le squadre di alta classifica giochiamo bene, andiamo invece in difficoltà con le squadre di medio-bassa che puniscono i nostri errori. Quando ci lasciano giocare otteniamo risultati perché sappiamo giocar bene anche noi, contro chi si chiude subiamo le ripartenze. In queste ultime settimane abbiamo incontrato tutte squadre di vertice ma adesso viene il bello per noi, a partire dalla gara di domenica contro il Tonara, fondamentale per il nostro obiettivo salvezza. Pensiamo di mantenere la distanza dalla zona palyout, giocheremo senza 4 squalificati e sarà un problema, però è vero che nelle gare precedenti ci sono state delle defezioni che abbiamo superato, chi ha giocato non ha sfigurato facendo bene almeno quanto avrebbero fatto gli assenti»
Nel girone ritorno dopo 9 giornate avete fatto già meglio dell'andata: 17 punti contro 14
«I risultati non arrivavano e, rispetto all'anno scorso e all'inizio stagione, abbiamo cambiato modulo passando al 5-3-2 che poi diventa 3-5-2 con gli esterni che attaccano. A dicembre sono arrivati alcuni rinforzi come Franca, Pitruzzello e poi Seu, che ci ha permesso di giocare con due attaccanti. Abbiamo rivisto diverse cose, subivamo troppi gol, ora la difesa è più sicura, siamo più tranquilli e arrivano i risultati che ci avvicinano all'obiettivo salvezza»
Nel finale di campionato tutti scontri diretti, basterà per salvarsi vittorie in casa le gare contro Tonara, Porto Corallo, Castelsardo?
«Penso di sì, in virtù degli scontri diretti qualcuno si fermerà sicuramente. Credo che 9 punti siano sufficienti, salvo sorprese dell'ultimo momento, anche perché tra esigenza e necessità diverse si possono avere risultati che vanno oltre il pronostico. Noi, però, quei 9 punti contiamo di farli prima giocando in trasferta con Selargius e La Palma anche perché per salvarti non puoi pensare di vincere solo in casa, può nascere sempre una gara storta. Noi dobbiamo cercare di ottenere punti contro tutti, come abbiamo fatto con San Teodoro e Latte Dolce, pensando ad una gara per volta»
Contro il Tonara, nello specifico, che farete?
«Sicuramente non possiamo permetterci di perdere. Siamo in casa e si punta a vincere, dare sei punti ad una diretta concorrente renderebbe il compito tutto più facile per noi e difficile per loro, ma se non riesco a vincere non dobbiamo assolutamente perdere e farci agganciare. Con chi è sotto in classifica e in generale negli scontri diretti non puoi permetterti di perdere, questo tipo di errore l'abbiamo già fatto e non dobbiamo più ripeterlo, ad inizio girone di ritorno abbiamo battuto l'Atletico Uri e vinto a Calangianus ma ci siamo poi rimessi nei casini perdendo due scontri diretti di fila in casa col Monastir e a Gavoi col Taloro bruciando quanto di buono avevamo fatto anche alla fine dl girone andata»
Molte squadre che lottano per salvarsi hanno cambiato tecnico, il Valledoria ha anche perso 7 gare di fila: mai temuto di perdere la panchina?
«È chiaro che nel calcio quando non arrivano i risultati si pensa al cambio dell'allenatore ma io ho avuto sempre massima fiducia da parte dei dirigenti, siamo così riusciti a lavorare serenamente, benché giravano chiacchiere intorno alla squadra secondo le quali io avevo qualche giocatore contro. La società ha capito che non c'era nulla di vero, riteneva che la mancanza di risultati non era un problema dell'allenatore ma perché incappavamo in errori individuali. Ci sono annate dove alla minima disattenzione prendi gol, la squadra si è sempre allenata con impegno per correggere gli errori, su questa base la società ha deciso che avrei dovuto continuare il lavoro e, grazie a questa decisione, abbiamo ottenuto i frutti. Bravi i ragazzi e grandi meriti alla società che ha sempre creduto potessimo risollevarci»
Probabilmente perché la storia del Valledoria di Ventricini dice che nel ritorno ci sono le grandi accelerate
«Infatti va dato merito al lavoro del nostro preparatore atletico Gavinuccio Piras, anche domenica i dirigenti e l'allenatore del Latte Dolce si sono complimentati con noi, ci hanno visto bene fisicamente e hanno riconosciuto che la squadra corre. Noi quasi mai siamo partiti sparati e, alla lunga, usciamo sempre fuori, memori di questi precedenti la società sapeva che saremmo migliorati anche di condizione»
Tutti stanno dando il massimo, spicca Ferreira con 13 gol di cui alcuni bellissimi
«A Valledoria Patrick rinasce sempre, qui gode della stima di tutti, si sente a casa ed è coccolato. È giusto che sia così, perché lavora molto per la squadra e ha fatto gol importanti per lui e per noi. In questa fase del campionato poi è stato agevolato dal fatto che gli abbiamo messo a fianco Seu, un giovane di Valledoria che arriva dalla Primavera del Cagliari. Prima, tutto l'attacco era incentrato su di lui, le nostre difficoltà cadevano sulle sue spalle, ora ha una mano in più. La squadra poi si sente più sicura in fase difensiva e giochiamo sulle ripartenze sapendo bene che Patrick sugli spazi diventa devastante»
Dietro Ferreira c'è Nicola Dettori a quota 7 e poi 10 giocatori con un gol, è un problema l'assenza di altri "cannonieri" in squadra?
«Ci è mancato qualche rigore e qualche gol su palla inattiva, pensavo e speravo in un contributo maggiore sotto porta da parte dei centrocampisti e difensori, se fossero arrivati da loro qualche altro gol saremmo stati più su in classifica. Le occasioni ci sono state ma ci sono annate particolari, il meglio l'abbiamo ottenuto con le reti di Ferreira quasi sempre decisive ma si sarebbe potuto avere qualche gol in più dagli altri»