La Torres di Hervatin con Cherchi trequartista

Ieri l’esordio da tecnico al “Vanni Sanna”, oggi allenamento sul sintetico di Latte Dolce, domani ancora lavoro sull’erba dello storico impianto sassarese, quindi rifinitura fissata per sabato mattina al campo di Carbonazzi. Non conosce soste la prima settimana di Gianluca Hervatin alla guida della Torres. L’aveva detto l’ex attaccante del Parma che in questa prima fase d’approccio alla nuova esperienza si sarebbe buttato a capofitto nel progetto, per provare a conoscere a fondo i suoi giocatori, tecnicamente e personalmente. L’esame del campo andrà invece in scena domenica prossima, sull’ostico campo del Tortolì. Non sarà una passeggiata, sicuramente sarà un buon test. Quattro giorni sono pochi per riuscire a dare un’impronta forte ad una formazione, forse bastano però per cominciare a lavorare su ciò che è già noto (Hervatin ha seguito il campionato rossoblù e conosce già molti giocatori) poggiando magari su convinzioni tattiche ben definite.

Hervatin ama giocare con il trequartista, che alla Torres potrebbe essere Alessandro Cherchi. Nutrita la batteria di attaccanti fra cui scegliere, fra prime punte ed esterni, ridotte (causa squalifica di Salvatore Russo e Maninchedda) e semi obbligate le scelte difensive, da trovare e collaudare i tre centrocampisti che nel 4-3-1-2 hanno un ruolo fondamentale (Casisa e Salvio Russo potrebbero rispondere all’esigenza, Dore è al momento infortunato, ma le alternative possibili o adattabili non mancano). Ma, come ricordato dall’ex allenatore di Valledoria e Ittiri, non ci sono schemi assoluti. Una volta presa coscienza della materia a disposizione, si faranno tutte le valutazioni del caso, per adesso solo ipotesi e congetture da undici titolare.

Intanto, in riferimento alla gara Torres–Fertilia dell’ultimo turno, il Giudice Sportivo ha diffidato la Torres, comminando al sodalizio sassarese anche una multa da 500 euro, per lancio di oggetti vari all’indirizzo dell’arbitro e di un assistente, ad opera dei sostenitori della squadra. A riguardo la società rossoblù ricorda che la diffida, nel caso dovessero ripetersi episodi di questo tipo, comporta l’automatica squalifica del campo di gara.