Prime squalifiche per le bestemmie, stop a Di Carlo e Lanzafame

Venti giorni dopo la riunione del consiglio federale della Figc e nella settimana dell’entrata in vigore delle sanzioni anti-blasfemia in campo, le bestemmie (e la prova televisiva) mietono le prime vittime. Il tecnico del Chievo Mimmo Di Carlo è stato infatti squalificato per un turno dal giudice sportivo per una bestemmia  pronunciata all’inizio del secondo tempo del match giocato contro il Cagliari. Stessa sorte per l'esterno offensivo del Parma Davide Lanzafame che, si legge nella nota, “al 15’ del primo tempo proferiva un'espressione blasfema, infrazione rilevata da un collaboratore della Procura federale”.

I provvedimenti non hanno però interessato solo la Serie A: per lo stesso motivo anche nel campionato cadetto sono arrivate le squalifiche per Giuseppe Scurto, difensore della Triestina e Vincenzo Sicignano, portiere del Frosinone che saranno costretti a saltare il prossimo turno di campionato. Con l’aiuto dei filmati forniti da Sky è stato invece scagionato il centrocampista del Chievo Marcolini. Alquanto curiosa la motivazione del giudice sportivo: “Il calciatore clivense - si legge nella spiegazione - uscendo dal terreno di gioco in conseguenza dell'espulsione inflittagli dall'arbitro pochi attimi prima, proferiva apparentemente un'espressione gergale, in uso nel Triveneto e in Lombardia, con becero riferimento a 'Diaz' e non a Dio (il diverso movimento delle labbra nelle pronuncia della vocale aperta 'A' rispetto alla vocale 'O' legittima quanto meno un’incertezza interpretativa)”. Sentenze che faranno discutere. E siamo solo alla prima settimana…

Silvia Dell'Orto