L'Arzachena rilancia l'obiettivo playoff con Baylon e Demartis

Due ritocchi importanti per tamponare l'emergenza e poter ridare fiato alle ambizioni di playoff. L'Arzachena tenta il tutto per tutto e, per stare in linea con la concorrenza, si rinforza in due reparti, la difesa e il centrocampo. Sono arrivati in Gallura e hanno già fatto il loro esordio nella sfortunata gara interna contro la Cynthia Genzano Carlo Baylon e Giacomo Demartis.

Carlo Baylon - È un difensore esperto classe 1982, nato ad Andria, che ha giocato in serie D con la Turris, il Savoia e la Scafatese, conquistando con questa ultima, la promozione in serie C2 nella stagione 2006/07. Dopo due anni tra i professionisti con Scafatese e Aversa, la scorsa stagione è stato con il Morolo (20 presenze, 1 gol) avversario del Boville Ernica allenato da Fabrizio Perrotti, attuale tecnico dell'Arzachena che ne ha espressamente richiesto l'acquisto. All'inzio di questa stagione, il 28enne difensore pugliese ha vestito la maglia del Pomigliano (serie D, girone H). Esordio di spessore al Biagio Pirina, dimostrando notevoli doti tecniche e una particolare abilità nelle palle alte.

Giacomo Demartis - è un esterno destro molto tecnico e veloce, classe 1984, cresciuto nelle giovanili del Cagliari con il quale ha esordito in serie B nel 2001. Poi esperienze in C1 con il Martina Franca (2004-05) e in C2 con il Belluno (gennaio 2005). Nel 2005/06 torna in Sardegna per giocare in serie D vestendo la maglia della Villacidrese (26 pr 6 gol), Tempio (31 pr 13 gol) e Como (30 pr 5 gol). All'Arzachena c'è già stato nel 2008/09, una buona stagione con 23 presenze e 6 gol all'attivo mentre l'anno dopo è arrivata la chiamata dell'Alghero (32 pr 5 gol) in Seconda Divisione con Ninni Corda. L'allenatore di Nuoro lo ha poi chiamato quest'anno al Tavolara prima che si svincolasse settimana scorsa. Buttato dal 1' dal tecnico Perrotti, il 26enne di Ossi è stato una spina nel fianco della difesa della Cynthia, sfiorando il gol in un due occasioni: traversa piena e destro schiacciato a pochi passi dalla porta avversaria. Fabio Salis