Lanusei, per Papini un gol-liberatorio: «Stare in panchina è sempre una sofferenza»
L'anno scorso protagonista della rimonta-salvezza con gol decisivi, anche questa volta Tommaso Papini vuole essere decisivo con la maglia del Lanusei, che ha rivoluto indossare dopo il poco spazio avuto alla Massese. Contro il Monterosi ha segnato il quarto gol in biancorossoverde partendo però dalla panchina. La rete del momentaneo 2-0 l'ha festeggiata sfilandosi la maglia e correndo sotto la tribuna. «È stata una liberazione - dice l'attaccante classe 1995 - stare in panchina è sempre una sofferenza. Questo gol ci voleva, negli allenamenti mi impegno al massimo e i tifosi mi sono sempre stati vicini. Il loro affetto si sente qui ci sono persone eccezionali e sono tornato a Lanusei proprio perché mi sono trovato bene l'anno scorso». Graziani ha ammesso che non è facile tenere in panchina Papini. «Col mister ho un buonissimo rapporto, io vorrei come tutti giocare 90' ma capisco le sue scelte, perciò devo farmi trovare pronto e cercare di migliorare in ogni allenamento. Lui ci sta insegnando tanto nell'atteggiamento e nelle fasi di gioco».
L'attaccante toscano ha messo lo zampino anche sul gol di Demontis con una sponda aerea sull'angolo di Pisanu. «È uno schema che proviamo in allenamento, sono stato fortunato a mettere la palla nel piede di Demontis». Doppietta mancata: «Ho preso la traversa con un colpo di testa, peccato potevo fare due gol ma l'importante era vincere e ho fatto pure la rete decisiva». Ora l'obiettivo è migliorare il rendimento esterno. «Bisogna fare qualche risultato positivo in trasferta - chiosa Papini - nel Lazio non si porta mai punti a casa ma alla salvezza ci stiamo arrivando piano piano».