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Acciaro, missione compiuta: «Un'impresa questa salvezza, merito di società, giocatori e tifosi»
Il mister: «Daremo il massimo nelle ultime 2 gare»

Acciaro, missione compiuta: «Un'impresa questa salvezza, merito di società, giocatori e tifosi»

Rammaricarsi per una gara recuperata a 5' dalla fine contro la vice-capolista Fonni nonostante il pareggio di Parisi sia un sollievo per la salvezza raggiunta. Il tecnico dell'Ilva Sandro Acciaro spiega come sia stata evitata la beffa nel finale della gara giocata domenica al Pietro Secci: «Siamo scesi in campo con scarsa concentrazione, e praticamente abbiamo iniziato a giocare dopo venti minuti, con gli avversari in vantaggio per effetto di un rigore che mi è parso dubbio; poi però abbiamo fatto la partita, col piglio giusto, dominandola, e francamente il pari mi sta stretto, perché meritavamo di vincerla, questa sfida». Il tecnico porta i numeri a conforto del suo pensiero: «Ci hanno penalizzato due conclusioni degli avversari, ma abbiamo sempre cercato il gol, e si è giocato in prevalenza nella loro area, come testimonia il conto degli angoli, otto a zero per noi. Ci è mancato un po' di cinismo sotto porta».

Parisi e Stuparu protagonisti - Diego Parisi sugli scudi per l'importante doppietta ma una delle chiavi di volta dell'incontro è stato il cambio tattico della formazione, con l'ingresso dell'attaccante Stuparu al posto del difensore Nutricati, infortunato, dopo mezzora. «Con Stuparu, avevamo quattro attaccanti in campo - continua Acciaro - il ragazzo era reduce da un periodo nel quale aveva bisogno di riposare, e domenica si è fatto trovare pronto, con ottime giocate ed un apporto considerevole. Benissimo tutto il gruppo, e determinante, coi suoi due gol, Parisi, una prima punta di peso e valore che ci dà sempre un importante riferimento avanzato».

 

Un finale di torneo al massimo - Traguardo salvezza già raggiunto ma, con due gare al termine della stagione (Malaspina fuori e Olmedo in casa), l'intento del tecnico maddalenino è quello di fare bene fino alla fine: «Cerchiamo di fare il massimo, per chiudere nel migliore dei modi un campionato che ci ha visti troppo a lungo a combattere per un obiettivo minimo, la salvezza, mentre abbiamo un organico che a mio parere potrebbe lottare per traguardi molto più importanti. Comunque è un grosso merito essere venuti fuori per tempo da una posizione di classifica che si era fatta molto delicata, tutto ciò con l'impegno della società, dei 25 giocatori, compresi quelli che non vanno nemmeno in panchina, e del nostro pubblico, sempre caldo e presente, con gli ultras in prima fila».

Mauro Coppadoro

In questo articolo
Allenatori:
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Stagione:
2010/2011
Tags:
Sardegna
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