E i galluresi devono saldare ancora gli stipendi
Alghero, Villacidrese e Olbia iscritte, ora hanno 7 giorni per la fidejussione da 200mila euro
Lo si sapeva in anticipo che nessuna delle squadre sarde di Seconda Divisione avrebbe rispettato tutti i passaggi per l'iter dell'iscrizione. Alghero, Olbia e Villacidrese avevano per tempo lanciato il grido d'allarme: «Senza i soldi della Regione non possiamo iscriverci al prossimo campionato». I rispettivi presidenti Corrado Sanna, Franco Rusconi e Siro Marrocu si erano incontrati ad inizio giugno per analizzare le conseguenze alle quali andavano incontro dopo l'approvazione, da parte del Governo, del Decreto Legge sulla manovra anti crisi che impedisce alle amministrazioni pubbliche di effettuare spese per le sponsorizzazioni.
La prima scadenza da rispettare, quella del 25 giugno, era relativa al deposito delle liberatorie dei tesserati circa il saldo degli stipendi dovuti a tutto il 30 aprile. Alghero e Villacidrese vi hanno provveduto per tempo, l'Olbia non ce l'ha fatta.
Entro le 19 del 30 giugno andava presentata in Lega la domanda di iscrizione, corredata dalla documentazione prescritta: tassa di iscrizione (31mila per la Prima Divisione e 27mila euro per la Seconda Divisione), fideiussione (400mila euro per la Prima Divisione e 200mila euro per la Seconda Divisione) e attestato di idoneità dell’impianto sportivo.
E qui si complica la vicenda perché se tutt'e tre le squadre sarde hanno presentato la domanda di iscrizione, con l'Olbia che è riuscita all'ultimo istante a versare gli assegni di 27mila, nessuna però ha ottenuto i 200mila euro di fideiussione. Ora, il mancato completamento di alcune di queste procedure (l'Olbia non ha neppure depositato le liberatorie dei tesserati) non comporta l’automatica esclusione dal campionato, ma una penalizzazione in termini di punti (da 1 a 6 a seconda della gravità delle carenze sanzionabili) da scontare nella prossima stagione. Il tutto a patto, però, di presentare, entro il 7 luglio la documentazione carente richiesta dagli organi di controllo federale. Infatti, bisognerà attendere quella data per avere la certezza che l’intera documentazione richiesta sia stata prodotta e depositata in modo completo entro il termine perentorio del 30 giugno, cioè quando la Co.Vi.So.C. comunicherà, alle società interessate all’ammissione ai prossimi campionati professionistici, l’esito dell’istruttoria.
In caso di carenze, e i tre club sardi abbiamo visto quanto lo siano, hanno tempo fino alle ore 13 del 10 luglio per depositare il ricorso, allegando tutta la documentazione richiesta dall’organo verificatore. Il verdetto definitivo giungerà entro il 15 luglio, quando la Covisoc invierà il proprio parere vincolante al Consiglio Federale che, il 16 luglio, assegnerà o meno le Licenze Nazionali per la prossima stagione.
In buona sostanza Alghero, Villacidrese e Olbia sono riuscite a conquistarsi i tempi supplementari. Le prime due sono alla disperata ricerca dei 200mila euro per la fideiussione mentre lo sforzo dei galluresi si aggira attorno al milione di euro perché ci sono da saldare ancora le spettanze relative agli stipendi dovuti a tutto il 30 aprile (stessa disperata situazione di Potenza e Cassino). Il conto alla rovescia è già iniziato.
Entro metà luglio si saprà se la Sardegna avrà ancora squadre a livello professionistico, oltre al Cagliari, e se saranno ancora tre. Di sicuro, però, partiranno ad handicap. Ma già questo sarebbe una grande vittoria visto che tre società gloriose di Prima Divisione, quali Mantova, Gallipoli, Perugia e Rimini sono già scomparse. Hanno già salutato la Seconda Divisione anche Scafatese, Pescina, Monopoli e Itala San Marco. Otto posti subito liberi. Per ora. Altre società come l’Arezzo, il Foggia, la Cavese, la Salernitana, il Manfredonia, il Legnano e la Pro Vercelli stanno cercando fino all'ultimo di raddrizzare una situazione quasi compromessa. Questo è l’ultimo anno per la Lega Pro in cui verranno effettuati i ripescaggi. Dalla prossima stagione le squadre che non si iscriveranno non saranno sostituite e quindi il numero delle formazioni diminuirà. Le squadre eventualmente ripescate dovranno sborsare un milione e 200mila euro (400 di fideiussione alla Figc, 400 di fideiussione alla Lega Pro e 400 a fondo perduto per i giovani) per la Prima Divisione e 600mila euro per la Seconda (200 di fideiussione alla Figc, 200 di fideiussione alla Lega Pro e 200 a fondo perduto per i giovani).