Castiadas crolla, il Budoni si salva a Sanluri
Arzachena e Porto Torres gettano la maschera, Tavolara già in affanno
Porto Torres e Arzachena gettano subito la maschera, Selargius e Budoni preferiscono per ora il profilo basso, il Sanluri già sorprendente, il Tavolara mostra crepe e il Castiadas prova quanto è dura la vita da matricola. Nell'esordio del campionato di serie D tanti sono gli spunti per le sette squadre sarde presenti: subito tre derby e il solo Selargius a confrontarsi fuori dall'Isola; perciò gioie e dolori erano una logica conseguenza.
L'Arzachena mostra di non volere minimamente ripetere il torneo scorso concluso con la retrocessione ai playout. Il regalo del rispescaggio è stato bene accolto dal presidente Tonino Ragnedda che ha allestito un gruppo di tutto rispetto sotto la guida del tecnico Fabrizio Perrotti (ex Boville Ernica) il quale rifiuta l'etichetta di squadra favorita anche dopo il 4-1 al Castiadas. Passati appena 26' e il Biagio Pirina assiste già a tre gol con gli attaccanti a farla da padrona: al 10' Figos, ex Selergius e una delle tante novità della grande campagna acquisti, supera Asunis su assist di Sola (ex Sanluri). Il raddoppio arriva al 23’ ed è opera di Hasa, macedone proveniente dal Morolo, che capitalizza al meglio il servizio di Mastinu, autore di una prova maiuscola. Il 3-0 al 26' lo firma ancora Figos. Nella ripresa al 23’ il Castiadas accorcia le distanze grazie a Maccioni, che spinge in rete un traversone del nigeriano Zeigbo. Passano solo 3' e Figos suggella un'importante prestazione con una tripletta (assist di Hasa) per il 4-1 finale. Castiadas bocciato, al secondo 4-1 dopo quello rimediato in coppa Italia; per il tecnico-giocatore Piccarreta c'è ancora tanto lavoro da fare. L'Arzachena deve frenare i facili entusiasmi ma non può nascondersi se hai in squadra anche un fantasista come Angheleddu (ex Sanluri) e se ti sei regalato per l'esordio in campionato un puntello in difesa come Stefano Medda, ex Torres, Nuorese e reduce dalla promozione in serie B con la maglia del Pescara.
Al Nespoli aspetti il Tavolara delle tante stelle Varriale (ex Olbia e Alghero), Rais (ex Alghero), Borrotzu (ex Sanluri) e Palazzo (ex Olbia e Villacidrese) ma viene fuori il Porto Torres, matricola solo di nome ma già proiettata alle sfere alte del torneo. I rossoblù di Affuso gelano le ambizioni degli olbiesi con le reti di Oggiano (17’) e Atzeni (28’), incapaci di rientrare in partita fina al 39’ della ripresa grazie al gol di Varriale. Il tecnico Mariani già annaspa e il patron Pitta, desideroso di riportare la città di Olbia tra i professionisti, non vuole assolutamente stare nelle retrovie.
Il terzo derby non regala vincitori e vinti ma una bella sorpresa: il giovane e rinnovato Sanluri di Paolo Busanca non si arrende al più quotato Budoni di Raffaele Cerbone e addirittura vede sfumare al 91' una vittoria che aveva in pugno. I campidanesi sbloccano l'incontro all'8' della ripresa con Angelo Marci (ex Pro Patria), i galluresi restano in dieci uomini al 30' per l'espulsione di Olmetto ma con orgoglio e caparbietà ottengono l'insperato pari grazie al difensore Scugugia che risolve una mischia in area sviluppatasi dopo un calcio angolo. Un punto che il Sanluri ben accetta in attesa di rinforzare la rosa con gli innesti dell’attaccante Patrick Bordon (1988), sloveno passato a Lecce nel 2007 senza però lasciare tracce, e per il gaucho Maximiliano Mirabet (1982) cresciuto nell'All Boys, squadra ora nella serie B argentina, e con esperienze in Cile con la maglia del Santiago Morning (serie A).
Infine, il Selargius esce indenne dalla difficile trasferta laziale contro l'Anziolavinio, neopromossa con tanta voglia di bagnare l'esordio con una vittoria. Invece, l'undici di Virgilio Perra ha mostrato solidità e sicurezza nel gioco sfiorando più volte nella ripresa il gol-partita. Subito in campo i nuovi acquisti Mancusi, Palmisano e Roberto Puddu.