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Fabio Puledda, difensore, Atletico Uri
«Con lo Stintino un pari giusto, a Monastir per vincere»

Atletico Uri, Fabio Puledda ha scelto bene: «Il club punta sui giovani, siamo un gruppo formidabile che può togliersi grandi soddisfazioni»

L'Atletico Uri è una splendida realtà del campionato di Eccellenza e, tra le sue fila, sta disputando un grande inizio di stagione Fabio Puledda, centrale difensivo classe '98 dei giallorossi che domenica hanno imposto il primo pareggio alla capolista Stintino. «Siamo stati molto sfortunati – ammette il 19enne – siamo andati sotto dopo soli 16' di gioco ma siamo stati bravissimi a reagire creando tante occasioni da rete sia nel primo che nel secondo tempo. Ci abbiamo sempre creduto e i nostri sforzi sono stati premiati dal gol del pareggio di Mura quando mancavano quindici minuti alla fine. Il pari è giusto ma obiettivamente se avessimo portato a casa l'intera posta in palio non avremmo rubato nulla». Puledda, rende comunque onore all'avversario: «Lo Stintino è una grande squadra e anche contro di noi lo ha dimostrato. Ha una grande organizzazione di gioco e giocatori importanti, Secchi è un ottimo portiere, poi Doukar è un grande attaccante, contro di noi ha segnato un gol incredibile riuscendo a centrare la porta da posizione defilata. Sono partiti molto bene in questo avvio di stagione e, a mio avviso, in questo momento meritano di stare in testa alla classifica. Sono certo che si toglieranno qualche altra soddisfazione nel proseguo della stagione».

Quarto posto solitario con 12 punti e semifinale di Coppa Italia portata a casa grazie alla doppia vittoria sul Ghilarza. Anche per l'Atletico Uri la stagione sembra essere nata sotto i buoni auspici: «Le cose stanno andando per il verso giusto. Per prima cosa siamo un bel gruppo, composto da persone formidabili, la squadra punta sempre a vincere ogni domenica. Peccato per aver perso alcuni punti per strada, per esempio contro il Sorso in trasferta, una gara che sembrava destinata a finire in parità ma che purtroppo abbiamo perso allo scadere. Malgrado tutto, il nostro inizio di stagione è positivo e speriamo di continuare così fino alla fine». Nel turno infrasettimanale di domani, l'Atletico Uri cercherà di dare continuità al suo momento positivo nell'impegno in trasferta contro la Kosmoto Monastir: «Sarà una partita molto difficile. Loro saranno carichi e motivati dopo la vittoria in casa del Guspini Terralba. Hanno fatto più punti in trasferta che sul proprio campo dove ancora non hanno vinto. Quindi dovremmo fare molta attenzione,  noi andremo lì per vincere e dimostreremo che possiamo giocarcela con tutti non essendo inferiori a nessuno».

Nato calcisticamente nella Nostra Signora d'Italia di Olmedo (paese in cui abita), i trascorsi di Puledda nelle giovanili sono con Alghero, Torres 2000 e Cagliari. Col club rossoblù ha giocato negli Allievi e nella Primavera, nella passata stagione è andato in prestito al Latte Dolce in serie D, ad agosto ha scelto l'Atletico Uri: «L'Eccellenza è un campionato totalmente diverso dalla serie D ma sono consapevole che in qualunque categoria tu giochi e in qualunque squadra tu vai, il posto da titolare te lo devi saper guadagnare, lavorando con umiltà e spirito di sacrificio. Una volta terminato il mio prestito al Latte Dolce, mi hanno cercato diverse squadre di serie D ed Eccellenza, alla fine ho preferito approdare in una società che ha dei sani principi e che punta molto sui giovani come l'Atletico Uri. Poi, come ha dimostrato nelle passate stagioni, è una compagine molto competitiva, basti pensare che lo scorso anno è arrivata sesta e finalista di Coppa Italia, due anni fa ha conquistato la finale playoff regionale. Sono sicuro che se questo gruppo continuerà a lavorare così come sta facendo ora, potrà togliersi qualche soddisfazione».

Cresciuto come mediano davanti alla difesa, può ricoprire più ruoli anche in difesa come sta facendo proprio con l'Uri. «Sono un giocatore duttile – si definisce Puledda – che si mette sempre a disposizione del mister. Ho inoltre la fortuna di giocare in un gruppo molto unito. Domenica me la sono cavata bene come centrale difensivo, ma il merito è di tutta la squadra che ha fatto una grande partita. La difesa è stata molto attento, sopratutto nelle palle inattive sulle quali lavoriamo molto in settimana. Con il mio compagno di reparto Roberto Sini poi c'è molto affiatamento, è un punto di riferimento utile anche per noi giovani, così come altri elementi di esperienza che abbiamo in squadra come Mereu, Piras, Cuccu, Puddu e i due Tedde, Matteo e Luca». Andrea Benenati

In questo articolo
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2017/2018
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7 Andata