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«Aver vinto 27 partite su 30 è un qualcosa di eccezionale»
Il tecnico Zaccheddu esalta il 2010 del suo Pula

«Aver vinto 27 partite su 30 è un qualcosa di eccezionale»

La potenza dei numeri ad incoronare una squadra eccezionale. Il 2010 del Pula è un qualcosa di difficilmente ripetibile e, probabilmente, da guinnes dei primati per un campionato di Promozione. In 30 gare, 27 vittorie, 2 pareggi (Villanovatulo e Barisardo) e 1 sconfitta (Asseminese). La squadra che nel girone di ritorno dello scorso campionato è andata a mille è stata poi ritoccata in estate per mantenere un rendimento elevatissimo nella prima parte di questa stagione. Andati via alcuni elementi importanti come Amedeo, Gomez, Delogu e Nuvoli, sono arrivati giocatori di categoria superiore come Antinori, Pilleri, Placentino, Concas e, negli ultimi giorni, Lai. La guida è sempre la stessa, quel Giampaolo Zaccheddu, allenatore esperto e vincente, che esalta il 2010 del Pula: «Sì è incredibile ciò che abbiamo fatto, perché alle 13 vittorie di questa stagione si sommano le altre 14 della seconda parte dello scorso campionato. In quest’annata solare abbiamo fatto un qualcosa di eccezionale»

 

Mister, si aspettava di chiudere l’anno con 40 punti sui 42 a disposizione?

«Mi aspettavo di fare certamente un campionato di vertice perché la squadra è altamente competitiva però di vincere 13 partite su 14 proprio no»

In questo meraviglioso 2010 è mancato il salto di Eccellenza sfumato per un solo punto

«Mah, l’anno scorso era destino che doveva finire così dopo una brutta partenza e una rincorsa iniziata tardi. Il Villacidro poi non mollava mai, perdeva una gara ma si riprendeva subito e, non avendo mai avuto un calo prolungato, ha vinto con merito. La squadra quest’anno ha trasformato la rabbia per quel mancato traguardo in furia agonistica perché vuole fortemente il salto di categoria»

In queste prime 14 giornate c’è stata una partita chiave

«Sicuramente la vittoria contro il Porto Corallo. La squadra di Marco Cossu veniva da una striscia importante di risultati e all’inizio ci ha fatto soffrire. Averli battuti in casa loro è stata una bella prova di forza, abbiamo dimostrato che, oltre a saper giocare al calcio, nelle partite che contano riusciamo a togliere fuori qualità caratteriali importanti»

Alla ripresa del campionato il big-match col Quartu 2000 che vi segue a 8 punti. Uno scontro diretto decisivo, se lo vincete il campionato sarà vostro

«Io dico che il campionato finisce il 17 aprile, abbiamo un vantaggio notevole ma giocheremo per vincere proprio per metterci al riparo da eventuali sorprese. E’ chiaro che battendoli il distacco salirebbe a 11 punti, un divario importante nonostante un girone di ritorno tutto da giocare»

Quindi il Pula, benché sia forte di un bel vantaggio, non giocherà aspettando l’avversario

«Non è nelle caratteristiche della nostra squadra giocare di rimessa. In ogni caso avremo molto rispetto del Quartu 2000 che, bisogna dirlo, sta facendo un campionato straordinario al pari del Porto Corallo. Basta vedere i numeri dell’altro girone, con 32 punti sarebbero primi con 5 punti di vantaggio. Il fatto che il Pula abbia conquistato 40 punti su 42 sta offuscando probabilmente il loro altissimo rendimento»

Si affronteranno il miglior attacco, il Pula con 47 reti all’attivo, e  la miglior difesa, il Quartu 2000 con 7 reti al passivo. Quale reparto prevarrà?

«L’obiettivo nostro è essere primi anche nei gol subiti. Ci stiamo riuscendo perché abbiamo migliorato la fase difensiva, ora c’è maggiore equilibrio rispetto alle prime giornate e, infatti, in queste ultime 5 partite Antinori è rimasto imbattuto. Vedremo chi la spunterà»

In una precedente intervista l’allenatore del Quartu 2000, Marco Piras, ha dichiarato che festeggiare adesso è prematuro. L’ha trovata una considerazione un po’ polemica nei vostri confronti?

«Ho profonda stima di Marco Piras che sta facendo un bellissimo lavoro, penso sia stata una dichiarazione interpretata male. Noi non stiamo festeggiando e lo dimostriamo ogni domenica affrontando le partite sempre con lo stesso impegno, in squadra ci sono tanti giocatori di esperienza che sanno che nel calcio vale il detto “Mai dire mai” perciò non pensiamo assolutamente di aver già vinto. L’ambizione resta sempre il salto di categoria»

Cosa vuol dire l’acquisto di Nicola Lai, l’ultimo arrivato in una squadra già con una rosa molto importante

«È un investimento fatto dalla società in proiezione futura, è un giocatore relativamente giovane (24 anni, ndr), di categoria superiore che si inserirà certamente bene. Non avevamo l’urgenza di fare un ulteriore acquisto ma Lai è la pedina giusta da inserire nel nostro scacchiere. E poi la nostra rosa non è così vasta, in panchina abbiamo quasi tutti fuoriquota»

Lai colma un po’ il vuoto lasciato da Concas, ma quando rientrerà dall’infortunio sarà difficile gestire tutti questi giocatori importanti?

«Gabriele per fortuna recupererà molto presto e noi continueremo a fare le rotazioni. Ho la fortuna di allenare ragazzi intelligenti e preparati, sanno benissimo che nel calcio di oggi non si gioca più in undici solamente. Per chi persegue obiettivi  di vittoria come il Pula deve poter disporre di alternative valide»

Come sta affrontando il Pula questa sosta per ripartire senza scompensi di rendimento?

«Intanto abbiamo avuto la necessità di staccare la spina, abbiamo lavorato escluso quei tre giorni a cavallo del Natale ma senza fare grandi richiami di preparazione. Questa sosta cadeva a pennello perché abbiamo un po’ liberato la mente dopo un dicembre pieno di impegni infrasettimanali»

Chiusura d’anno con un’amichevole importante contro il Selargius, squadra che milita nel campionato di serie D. Quando si potrà vedere il Pula in quelle categorie?

«Io sono di Selargius, ho giocato e allenato il Selargius. I loro dirigenti sono miei amici ed è stato un piacere averli incontrati. Per arrivare a competere con loro ci vuole una programmazione seria, come quella che sta facendo il Pula. Pensare ora ad un campionato come la serie D è prematuro, io mi auguro comunque che ci possa arrivare prima o poi»

Fabio Salis

In questo articolo
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2010/2011
Tags:
Sardegna
14 Andata
Girone A