Ossese e Iglesias la spuntano all'ultimo
Budoni e Latte Dolce scavano il primo solco, Tharros e Villacidrese sostituiscono Ferrini e Taloro nell'inseguimento
Percorso netto per il Budoni che coglie col Bosa la sesta vittoria di fila ma si ritrova sempre alle calcagna il Latte Dolce, vincente a Lanusei e ancora a -2 dalla capolista. Non reggono il passo Ferrini e Taloro, entrambe sconfitte e superate da Tharros e Villacidrese. Vedono l'alta quota Iglesias e Ghilarza, vince all'ultimo assalto l'Ossese in quel di Arbus e fa un balzo in avanti il Calangianus coi tre punti conquistati a Gavoi mentre l'unico pari di giornata è a Carbonia coi sulcitani in nove uomini già al primo tempo e capaci di impedire al Li Punti di festeggiare il primo successo in campionato. Ha riposato la Nuorese.
Corsa senza ostacoli per il Budoni che trova sempre modo di far gol anche se la coppia dei bomber Villa-Meloni viene scissa da mister Cerbone confermando il primo al centro dell'attacco con esterni Lancioni e Santoro, riproponendo Steri nel trio di centrocampo dove spicca sempre Scioni, prezioso nello sbloccare il risultato prima del riposo: angolo di Santoro, l'ex Nuorese attacca il primo palo e di testa infila la palla sull'angolo opposto. Il Bosa non si dà per vinto, cerca di agguantare il pari con Imoh ma poi si deve arrendere alla mezzora della ripresa alla prodezza di Santoro: l'attaccante si lancia in ripartenza, supera più avversari in velocità e poi scaglia una sassata con palla sotto la traversa. Faustico diventa il portiere meno battuto con 3 reti subite. Il Latte Dolce risponde con l'identico punteggio ma in trasferta e in quel di Lanusei cancellando il ko di fine marzo quando entrambe lottavano per la salvezza in serie D. Gli ogliastrini volevano riscattare il ko di tre giorni prima, sempre al Lixius, contro la Tharros e così partono forte centrando il palo con Novach. Il portiere Congiunti si oppone al tiro dalla distanza di Fernandez e poi ci pensa Piga a respingere la conclusione di Arangino. Ad inizio ripresa i sassaresi si rendono pericolosi con Serra mentre Congiunti ferma Usai, a metà frazione l'uno-due vincente: Cabeccia serve Kaio Piassi e il brasiliano batte Manis con un tiro angolato. Passano 10' e il raddoppio lo prepara Piga in fascia ma lo sigla Scognamillo. Quarta vittoria di fila per la squadra di Giorico che, però, domenica osserverà il turno di riposo.
La Ferrini perde l'imbattibilità a Oristano contro una Tharros in evidente crescita specie ora che può disporre di tutto il potenziale offensivo con la coppia Calaresu-Andrea Sanna a pieno regime, supportata dal trequartista Atzori e con la qualità aggiunta dell'interno di centrocampo Cristian Sanna. I cagliaritani erano accreditati della miglior difesa ma, in una sola gara, subiscono più gol (3) di quanti ne avevano finora incassati (2). Ad inizio gara buone chance per Usai (tiro urato), Calaresu (destro alto da pochi passi) e Camba (colpo di testa alto). Brividi in casa biancorossa per un intervento di testa fuori area del portiere Stevanato poi coperto da Lasi. Tetteh chiude su Matteo Argiolas che cercava il palo lungo da posizione defilata. Ad inizio ripresa destro di Andrea Sanna mandato in angolo da Galasso. All'8' lo stesso attaccante apre le marcature con un tocco preciso in area dopo lo splendido assist di Cristian Sanna. Poco dopo Galasso ferma il tentativo sotto porta di Sanna. Pinna manda in campo Rostand, Murgia e Atzei. D'Agostino manda fuori incredibilmente di testa sull'angolo di Usai e l'uscita a vuoto di Stevanato. Subito dopo Ferrini punita, punizione di Atzori, Calaresu sfiora di testa, Galasso respinge e Lasi insacca il tap-in. I cagliaritani non mollano, ci prova il neoentrato Fabio Argiolas ma, al 45', Andrea Sanna mette il sigillo, su assiste di Fadda, alla perentoria vittoria che vale il terzo posto per la squadra di Murru. Con gli oristanesi a quota 12 si issa anche la Villacidrese trascinata dal solito Palermo a segno con un'altra doppietta appena tre giorni dopo aver firmato la rimonta col San Teodoro. Contro il Sant'Elena la squadra di Mannu è fulminea con l'uno-due del bomber e capocannoniere argentino ad inizio ripresa, poi Aru ci mette il sigillo e quella di Delogu diventa la rete della bandiera dei quartesi che, finora, non hanno ancora vinto sul campo ma l'unico successo è arrivato per decisione del Giudice Sportivo. Perde la quarta piazza il Taloro caduta sul proprio campo di fronte ad un Calangianus che, finora, aveva raccolto molto meno rispetto al proprio potenziale tecnico. Al Maristiai torna da ex il portiere Forzati che subito si esibisce in un bell'intervento su Falchi ma la reazione giallorossa porta al gol di Sechi che si infila su un retropassaggio che l’assistente scambia in assist e segnala il fuorigioco che altro non fa che inibire la difesa rossoblù. La reazione della squadra di Fadda è veemente, piovono le occasioni fino al pareggio di Sanna, che devia di testa la palla su tiro di Trogu. Gara aperta anche nella ripresa, Mele firma il sorpasso ma il gol viene annullato, il capitano ci riprova ma Forzati dice no all'ex compagno. I ragazzi di Melino provano a sfruttare gli spazi impegnando Fadda che, però, deve inchinarsi a Spanu.
Terza vittoria di fila per l'Iglesias che sembra essersi scrollata di dosso la ruggine di inizio stagione e sta prendendo un passo decisamente importante e consono al valore della propria rosa. Ma, contro il Monastir, non è stato affatto facile e ci ha dovuto mettere lo zampino il portiere Toro nella ripresa per evitare di andare sotto prima che Zedda decidesse il match nelle battute finale. La squadra di Madau è la prima a passare in vantaggio a metà primo tempo con l'argentino Magno, l'entusiasmo dura appena 3' perché Bratzu ristabilisce la parità. Poi ci pensa l'ex Fanni, che alla Kosmoto è stato importante nel salto dalla Promozione in Eccellenza e nelle successive salvezze (25 gol solo nel 2016-17), a portare avanti i rossoblù prima del riposo. I campidanesi non si danno per vinti, Magno firma il pareggio e poi Toro deve salvare il risultato prima del guizzo ad 1' dal 90' di Zedda che regala ai minerari la vittoria. Dieci punti in 4 giornate confermano il salto di qualità della squadra di Cuccu. In casa Kosmoto il bilancio è negativo per i punti conquistati ma non per il gioco espresso.
Venivano entrambe da una sconfitta e con match chiusi in inferiorità numerica ma il riscatto lo ottiene il Ghilarza che si impone a San Teodoro grazie al gol nel primo tempo del bomber Caddeo. I galluresi, senza gli squalificati Molino, Frisciata e Piemonte, cercano il pari con gli uomini più rappresentativo come Ruzzittu e Mulas ma i guilcerini mantengono il vantaggio che vale la terza vittoria in sei match. Con un gol di testa al 94' di Fabrizio Canu l'Ossese conquista la vittoria ad Arbus in un match reso complicato dalla prestazione dei granata che, seppur con tante assenze (le punte Galloni e Gaita, i centrocampisti Atzori e Lampis, il difensore Carrascosa), hanno tenuto in scacco i più quotati avversari specie al primo tempo. In mezzora la squadra di Floris sfiora il gol con Pedoni, palla mandata in angolo con un colpo di reni di Cherchi, e con Canargiu che, di piatto, manda fuori da distanza ravvicinata. I bianconeri vanno al tiro con Madeddu e ci prova di testa Virdis ma regge bene la difesa di Manfredi e Ibba. Nella ripresa la squadra di Loriga aumenta i giri, entrano gli attaccanti Foddai e Maganuco, il difensore Ubertazzi che porta all'avanzamento di Madeddu ma, soprattutto, del centrocampista Canu che si avventa di testa sul cross perfetto di Bilea per il gol da tre punti. Rammarico in casa mediocampidanese che vede sfuggire un punto strameritato dopo le due belle vittorie di fila.
Il Carbonia trae il massimo da una gara che, dopo mezzora, l'ha vista rimanere in nove per le espulsioni in rapida sequenza di Serra e Prieto. Il Li Punti trae, invece, il minimo perché col doppio vantaggio numero in un'ora di gioco non riesce a trovare il guizzo per la prima vittoria in campionato. Nei 30' giocati ad armi pari la squadra di Mingioni va ripetutamente al tiro con Muscas, Prieto e Hundt, poi reclama un calcio di rigore sul colpo di testa di Porcheddu con palla fermata da un braccio di un difensore avversario. La ripresa diventa un possesso palla dei sassaresi coi sulcitani a mettere a frutto gli allenamenti di difesa in sotto numero dove emerge l'attenzione dei vari Mastino, Hundt e Cappelli a difesa di un Idrissi chiamato poco in causa.