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Raffaele Cerbone, allenatore, Budoni
«Non sono entrato indebitamente nel suo spogliatoio, né gli ho rivolto frasi irriguardose»

Budoni, il tecnico Cerbone contro la squalifica di tre turni: «L'arbitro ha palesemente dichiarato il falso. Basta con questo abuso di potere, è una vergogna»

Prima il disappunto per una sconfitta in casa contro l'Albalonga che il suo Budoni poteva evitare, tre giorni dopo lo stato d'animo di Raffaele Cerbone è un misto tra incredulità e rabbia per quanto letto nel comunicato ufficiale. Nel concitato finale del match contro la vice-capolista, il tecnico dei galluresi è stato allontanato dall'arbitro Marco Emmanuele della sezione di Pisa ma ciò che ha fatto sobbalzare dalla sedia l'ex attaccante di Venezia, Chievo, Empoli e Brescia è stato quando ha letto che il Giudice Sportivo l'ha appiedato per tre turni con queste motivazioni: "Allontanato per proteste nei confronti dell'Arbitro, al termine della gara entrava indebitamente nello spogliatoio arbitrale e rivolgeva espressione irriguardosa".

 

«L'arbitro ha palesemente dichiarato il falso - attacca subito Cerbone - ho chiesto prima cortesemente spiegazioni sul motivo del mio allontanamento dal campo visto che nasce mentre richiamavo un mio giocatore, Malesa, su una punizione fischiata a nostro favore. Mi ha detto: "Mister venga dentro e le spiego, non fuori". Perciò, per prima cosa non sono entrato indebitamente nel suo spogliatoio. Poi mi ha rassicurato: "Tranquillo mister, scriverò che ha solo protestato". E, invece, salta fuori che gli avrei rivolto una espressione irriguardosa. È la bugia più grande e clamorosa in 32 anni che faccio calcio, una vergogna». Il tecnico del Budoni non ci sta più e vede nero per il finale di stagione: «Ora basta, sono stanco di subire continue ingiustizie, non posso permettere che passi questo messaggio. In questa stagione non avevo preso nemmeno una giornata di squalifica e ora starò fuori un mese considerando anche la sosta. Mi attiverò subito affinché venga tutelata la mia immagine. Un provvedimento inqualificabile che mi stupisce e mi fa riflettere: sono anni che lo dico e non mi sbaglio, qui c'è un disegno contro le squadre e gli allenatori sardi, un abuso di potere da parte degli arbitri nei confronti dei club isolani. È giusto che intervenga la Federazione sarda nelle sedi opportune». Cerbone parla della classifica del girone G. «La gente se lo chiede come mai tutte le sarde sono invischiate nella lotta per non retrocedere. Non è vero che siamo le più scarse, la gare sono equilibrate, a parte il 7-0 subito dalla Nuorese ma può starci un passaggio a vuoto. Non è solo una differenza tecnica, tutti fanno finta di non vedere quello che succede nel rettangolo di gioco, non si può andare avanti così, sono stanco di subire queste angherie clamorose e offensive». Il finale di stagione si fa sempre più incerto. «A questo punto - chiosa Cerbone - per le prossime gare sono portato a pensare di tutto. Ciò che vedo da anni mi fa passare la voglia di fare l'allenatore. Che senso ha farsi il mazzo ogni settimana negli allenamenti? Per non parlare dei sacrifici delle società nel portare avanti un campionato così dispendioso. È una vergogna».

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2017/2018
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